Recensione su Top Gun: Maverick

Un film che ha quasi tutto: la storia, i personaggi, la nostalgia, lo spettacolo (gli attori hanno volato davvero sui caccia F-18, anche se ovviamente non li pilotavano), la suspense, un pizzico di commozione e – naturalmente – le star, con Tom Cruise e Jennifer Connelly lì a dimostrare che le leggi inesorabili della biologia possono anche avere delle eccezioni.

Pochissimi i difetti: Val Kilmer in un ruolo decisamente punitivo, una storia d’amore che avrebbe potuto essere più appassionata (cosa fa la paura di ottenere un rating restrittivo!), qualche sviluppo della trama un po’ troppo prevedibile. Manca il guizzo, la trovata originale – tanto che un critico se n’è inventata una con l’interpretazione un po’ demenziale secondo cui Maverick sarebbe morto in realtà alla fine del volo sperimentale nel preambolo del film, e il resto si svolgerebbe in un purgatorio in cui gli tocca espiare gli errori di gioventù. No, il film non ha significati nascosti, purtroppo (o per fortuna); è soltanto molto, molto divertente.