Recensione su The Blair Witch Project

/ 19995.5375 voti

20 Maggio 2015

Al di là dell’alone di culto e del caso mediatico a cui è stato soggetto, questo film è degno di attenzione per esser riuscito con poco o niente a stravolgere il suo genere di appartenenza. La scelta di non rivelare l’antagonista, e in genere di mostrare alcun tipo di scena macabra a cui il cinema horror era stato abituato a partire dai film di Corman o giù di li, è esemplificativa nel rivelare la potenza che può esser restituita al mezzo cinematografico nel momento in cui cessa appunto di mostrare; è cosi lasciato spazio alla libera interpretazione dello spettatore, indotto prima di tutto ad immaginare che a vedere, e dunque ad essere partecipe nella ricostruzione di ciò che allo schermo viene nascosto.
Il feeling che si crea è puramente soggettivo, il terrore psicologico.

Lascia un commento