Danza macabra
/ 19647.120 votiUn giornalista squattrinato, Alan Foster, si reca in una locanda londinese per incontrare e intervistare lo scrittore Edgar Allan Poe. Durante la conversazione tra i due uomini interviene una terza persona, Lord Thomas Blackwood, che propone una scommessa al giornalista: quella di passare, in completa solitudine, la notte del 2 novembre nel suo castello abbandonato. Alan accetta, ma non ha idea di cosa lo aspetti.
schizoidman ha scritto questa trama
Titolo Originale: Danza macabra
Attori principali:
Barbara Steele
Georges Rivière
Margrete Robsahm
Arturo Dominici
Silvano TranquilliUmberto Raho, Giovanni Cianfriglia, Benito Stefanelli, Sylvia Sorrente, Salvo Randone, John Peters
Regia:
Antonio Margheriti
Sceneggiatura/Autore: Bruno Corbucci, Giovanni Grimaldi
Colonna sonora: Riz Ortolani
Fotografia: Riccardo Pallottini
Produttore: Leo Lax, Marco Vicario, Giovanni Addessi, Franco Belotti, Walter Zarghetta
Produzione: Francia, Italia
Genere: Horror
Durata: 87 minuti
Dove vedere in streaming Danza macabra
Danza macabra è uno dei gotici italiani più famosi, un buon manifesto per il genere anche se i suoi cinquantasei anni se li porta tutti.
L’incipit è invitante (un omaggio a “Berenice” di Edgar Allan Poe), le atmosfere sono molto curate (l’inquietante castello con annesdo cimitero, gli spiriti in pena che si manifestano allo scoccare della mezzanotte con le loro passioni mai sopite) e la fotografia è magnificamente realizzato.
Il finale è poi perfetto per una storia macabra come è questa.
Ottime le performance degli attori, su tutte quella dell’immancabile Barbara Steele, la regina del gotico.
Non sarà un film di Mario Bava ma è ugualmente un gotico italiano di ottima qualità.
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Gotico tricolore che merita assolutamente la visione. La cosa che mi ha sorpreso di più è il coraggio di Margheriti nell’utilizzare l’espediente della bolla spazio temporale per mostrare la “danza macabra” degli spiriti. Oggi non ci stupiamo più di niente ma qui stiamo parlando di un film girato nel 1964. Una soluzione del genere avrebbe potuto creare confusione in un pubblico poco smaliziato ma Margheriti è bravissimo nel gestire la narrazione.
La recitazione d’impostazione teatrale si presta al tipo di storia raccontata…e poi c’è Barbara Steele…adoro questa donna.
Assieme a “Suspense” e “Gli invasati” tra i miei gotici preferiti.
Voto: 8
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