I guardiani del destino

Un film piacevole, compatto, che evita quasi del tutto i tranelli che una trama del genere presenta di solito: le contraddizioni eccessive (aiuta il fatto che il tutto rimanga un po’ sul vago) e la retorica spiritualistica. Certo, il film è molto leggero, e il lieto fine – sostanzialmente un deus ex machina, alla lettera – tradisce una certa pigrizia nella sceneggiatura; cosa peggiore, l’interpretazione di Emily Blunt, che sembra per qualche ragione a disagio, e la cui alchimia con Matt Damon (che invece è in parte) pare del tutto assente. Simpatica la trovata delle porte.

Film tra il romantico e il fantastico con due buoni protagonisti. Il film dà l’idea che l’amore sia più forte del destino “avverso” o che ci è stato scelto. Matt Damon, candidato senatore, incontra la bella Emily Blunt nel bagno degli uomini; se ne innamora ma alcuni “strani” personaggi gli proibiscono di vederla. Interessanti le figure dei “Guardiani del destino”, quasi inevitabile trovarne uno positivo (Anthony MacKie), uno neutro che cerca solo di svolgere il suo lavoro e infine quello “bastardo” (Terence Stamp).
Buon mix tra romanticismo, qualche scena d’azione (poche) e qualche momento un pò più ironico.