Recensione su Shutter Island

/ 20107.91445 voti

finale terribile / 8 Agosto 2011 in Shutter Island

E’ un film che mi ha lasciata perplessa, la messa in scena è smagliante, alcune inquadrature, alcune scene sono molto belle (l’arrivo sull’isola, molte scene di guerra), ma non ho capito bene il senso e molto poco mi è rimasto del film. Si capisce molto presto che c’è qualcosa che non va, Di Caprio è troppo disturbato già sul battello, Ruffalo non si guarda mai intorno, guarda sempre lui, come se fosse lui il suo unico interesse, ha molte difficoltà a togliersi la pistola il che è strano assai. La storia si incupisce sempre più, Scorsese dissemina indizi, il bicchiere che non c’è, ti dice chiaramente che Di Caprio sta affrontando se stesso dentro quell’isola (ogni momento è un contraltare della sua memoria confusa), ma in fondo noi non stiamo affrontando noi stessi.
Benchè la citazione al silenzio degli innocenti regga tutta l’ambientazione nel settore C del manicomio è proprio quel luogo che secondo me ne esce ingiustificato e poco analizzato.
Ho trovato coinvolgente l’idea della guerra come sfondo indissolubile della tragedia, benchè la figura di von Sydow sia un po’ telefonata, indissolubile anche alle paure, agli orrori, la vicenda privata però è molto fredda.
Terribile il finalino del “ora vi spiego come sono andata veramente le cose” che Scorsese cerca di salvare con l’ultima frase di Di Caprio.
Un film dal buon mestiere in cui Di Caprio mi è piaciuto, ma dalla storia poco coinvolgente e a mio parere molto forzata

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