Recensione su Pulp Fiction

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Siete tutti dei pecoroni / 7 Febbraio 2016 in Pulp Fiction

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Sono giunto ad una conclusione: siete dei pecoroni.
Il recente tentativo di ampliare la mia cultura cinematografica mi ha spinto negli ultimi mesi a confrontarmi con tutti i “pilastri” del cinema moderno e Pulp Fiction è stata una tappa obbligata.
Recensioni, online o meno, sono concordi: questo film è un capolavoro.
Sfortunatamente, le motivazioni si perdono sempre nell’astratto, considerando aspetti che in altri film neanche vengono considerati.
“Cast stellare!”, “Tarantino!”, “Dialoghi pazzeschi!”, “Cult assoluto!” ma soprattutto un bel “10, il film parla da solo”.
E quindi? Questo dovrebbe fare di esso il film per eccellenza?
Il cast è senza alcun dubbio di qualità, ma non può bastare questo: la saga di Ocean’s altrimenti sarebbe considerata una delle migliori di sempre.
E poi Uma Thurman qui è sexy come un palo.
Non ho niente contro Tarantino, anzi, mi sono gustato tutte le sue pellicole. Ma questa non è certamente la più riuscita.
Questo film ha una trama completamente scarna (eh ma non capisci la tecnica narrativa!) e con pochi colpi di scena davvero inaspettati, a meno che io non debba iniziare a considerare il rintanarsi in bagno ogni 5 minuti con conseguente rischio di perdere la vita/salvarsi come la miccia per la pelle d’oca. La tecnica narrativa si può anche salvare: particolare, forse la prima del genere. Accetto anche che questo punto possa essere considerato da alcuni (matti) un grosso “up”, ma dubito che sia un lato così considerato dalla grande maggioranza degli spettatori.
La lentezza. Oh che lentezza. E le scene inutili. Dio quante scene inutili. Si potrebbe benissimo tagliare un’ora di film qua e là senza problemi. I dialoghi sulla pancetta, le scene in taxi che sembrano portare a chissà che (con uno sfondo nero con qualche lucina che dovrebbe rappresentare il paesaggio??), e gli pseudo fermo-immagine con “grandi dialoghi” in sottofondo.
I dialoghi sono interessanti? Sì. Si ricordano finito il film? Ni. Imperdibili ed emozionanti ma allo stesso tempo realistici come da alcuni descritti? NO.
E allo stesso tempo si possono trovare centinaia di film che dipingono meglio sia la vita da “gangster” sia quella di tutti i giorni. Per non parlare di queste “droghe” e dei loro a/e…ffetti.
L’unica crisi di astinenza sembra essere quella per la tazza del cesso.

“Bellissimo questo film, 10!!!”. Perché? Boh, tutti dicono così…
Esattamente come è successo per “La Grande Bellezza” e mille film prima di questi.

5/10

24 commenti

  1. Jack / 7 Febbraio 2016

    Ovvio che una recensione con le seguenti argomentazioni: ‘Uma Thurman qui è sexy come un palo’ e che considera un film riuscito se ha dei colpi di scena (Nolan sarà al pari Bergman per te se la metti così) e che dice che si poteva tagliare almeno un ora, non ha senso.
    Nulla è intoccabile anzi, però
    sarebbe meglio argomentare validamente, poi ognuno ha i suoi gusti.

  2. TraianosLive / 7 Febbraio 2016

    Behhh Behhh sono un pecorone. Meglio pecorone che capra.

  3. Andrea Richeri / 7 Febbraio 2016

    Ha molto più senso il commento di un ragazzo/uomo che ha come immagine del profilo una foto di Tarantino, che ha dato a tutti i suoi film valutazioni sopra l’8 e che è completamente incapace di dare valutazioni obiettive all’opera di un suo mito… Trovo abbastanza ridicolo il tuo attaccarti a ciò che non capisci. Il commento su Uma è ovviamente messo a sottolineare come il cast non sia tutto e come lei, nelle scene in cui dovrebbe apparire sexy all’interno del film per restare nel personaggio che “ci sta provando”, ci riesca con la stessa bravura di un palo… E per la seconda parte, quindi nessun film dovrebbe essere tagliato? Tutti perfetti così?
    Forse commentare validamente (e ricordandosi dove ci vanno gli apostrofi) sarebbe ancora meglio!

  4. Jack / 7 Febbraio 2016

    Forse non credere che questo sia un sito di critici sarebbe meglio. Posso benissimo non essere oggettivo quando si parla di un regista che è molto nelle mie corde. Poi se giudichi un film su quanto è ‘sexy’ un personaggio…
    Inoltre non vorrei dire ma non mi sembra proprio il massimo andare a spulciare le mie valutazioni rinfacciandomele, perché ognuno come ho detto molto educatamente prima, ha i suoi gusti. Non ti vengo a dire che ‘300’ è un aborto cinematografico e tu gli hai dato un bel 8, o ‘La teoria del tutto’ è un abominio tecnicamente e moralmente e tu gli hai dato un altro corposo 8. Non sono un critico e non giudico i gusti degli altri come hai fatto tu, ho solo detto di argomentare una recensione in modo quantomeno significativo. Se non vuoi farlo non c’è problema, ma almeno l’educazione usiamola.

  5. hartman / 7 Febbraio 2016

    La grandezza di Pulp Fiction, o per meglio dire la Rivoluzione di Pulp Fiction, sta proprio in quei dialoghi di cui tu non ti capaciti: un gangster movie in cui si parla di un panino del MacDonald? Un film in cui i gangster discutono sull’opportunità o meno di lasciare le mance ai camerieri (Reservoir Dogs)?
    Negli anni cinquanta sarebbe stato inconcepibile, negli anni settanta sarebbe stato troppo.
    Con Pulp Fiction il realismo tarantiniano viene definitivamente sdoganato e ci si chiede come fosse possibile che non ci sia arrivati prima…

    • Andrea Richeri / 7 Febbraio 2016

      Se a te basta questo per dare 10 ad un film io accetto la tua valutazione. I dialoghi. Wow. Per me non sono abbastanza, tutto qua. Ma grazie per la tua delucidazione:)

      • hartman / 7 Febbraio 2016

        Figurati, siamo qui per discutere di cinema, con serenità e appoggiando ciascuno le proprie convinzioni.
        Io francamente non ho ancora dato il voto a Pulp Fiction, ma quando penso a quel film non posso negare che Tarantino sia stato il più grande innovatore (da un punto di vista a-tecnico, bensì contenutistico, ed escludendo il cinema di nicchia) del mondo del cinema dagli anni Novanta a questa parte…
        Così come Il Laureato aveva rivoluzionato il cinema classico hollywoodiano e Godard quello francese, europeo e mondiale.
        Potrebbe essere un esercizio interessante, te la butto lì, vedere un gangster movie anni Trenta (quello per eccellenza è lo Scarface di Howard Hawks), poi uno degli anni Cinquanta (ad esempio La sanguinaria), e quelli della svolta anni Settanta (lasciando perdere Il Padrino, che fa storia a sè, si potrebbe guardare Mean Streets di Scorsese).
        Alla luce di tali film, ripensando a Pulp Fiction il senso rivoluzionario di quest’ultimo non potrà che balzare agli occhi in maniera evidente… poi che possa piacere o meno, quello è un altro discorso… ci sono film che hanno rivoluzionato il cinema ma che non sono esattamente entusiasmanti (penso al Soldato blu che ha rivoluzionato il genere western)…

  6. Andrea Richeri / 7 Febbraio 2016

    Mi piace come nessuno di voi stia commentando smentendo qualcosa di ciò che ho detto. “Eh no ma non si può dire che si deve tagliare un’ora film”… Mmm, perché no? Perché non è lento come lo trovo io questo film? Perché Uma non può avere recitato male la sua parte? Peché non si può dire che alcune parti, come tutto ciò che è legato all’orologio è noioso e sotto il livello del resto del film che probabilmente sarebbe anche fruibile? Restate nel gregge, ma si può pensare con la propria testa anche lì dentro.
    Per fortuna decidete voi cosa è un aborto cinematografico e cosa no… Dove sta l’argomentazione nel tuo commento?

    • Jack / 7 Febbraio 2016

      Allora, ma dopo aver scritto la tua esaustiva e ineccepibile recensione la hai almeno letta?
      Io ho giocato al tuo stesso gioco: ho espresso quelli che sono i miei gusti senza argomentarli come hai fatto tu. Dire che un film si doveva tagliare non ha senso, se il regista lo ha voluto così è così, poi sta a te dire se è interessante come Tarantino riesca a mantenere alta l’attenzione quando due persone parlano di massaggi ai piedi oppure svenarsi da quanto sono lunghi e insensati i dialogni. Poi io non ho detto che non puoi dire una cosa ma se fare una semplice affermazione come: ‘Una doveva essere sexy in quel punto ma non lo è’ (parafrasando ciò che hai detto) è argomentare qualcosa non viviamo sullo stesso pianeta. Se ci sono errori di battitura fammelo notare altrimenti non potrò dormire tranquillo, mi raccomando neh!

  7. Andrea Richeri / 7 Febbraio 2016

    *dialoghi

    Allora vai a spulciare tutte le recensioni qua sotto e a commentare i vari “Il film parla da solo! Il mio preferito :)” o “Bellissimo! Lo consiglio” e non solo chi ha dato giudizi-non argomentati- negativi sul tuo Quentino Tarantino, ti aspetto eh! 😉
    Ah, se mi spieghi come commentare in modo esaustivo degli attori oltre ad un “non ha, con la sua performance, espresso quello che avrebbe dovuto esprimere in quella scena , a pare mio”, mi fai un favore!

    • Jack / 7 Febbraio 2016

      Il bello è che non capisco perché porvi un certo tipo di astio nei miei confronti solo perché ho una foto profilo con Tarantino e perché (non sia mai) mi piacciono tutti i suoi film. Io ho commentato la tua recensione perché ho trovato ‘curiose’ (per usare un eufemismo) i tuoi pareri, e anche perché hai esordito con un roboante: ‘siete tutti dei pecoroni’, nulla di più :).
      Beh aggiungere quel ‘a mio parere’ finale sarebbe già stato qualcosa, perché dalla tua recensione si deduce un saccente tono oggettivo. Tra l’altro posso essere ‘fan’ quanto voglio di un certo regista ma ciò non vuol dire che lo reputo il migliore in assoluto perché non lo è, lo reputo il miglior regista di un certo tipo di cinema di intrattenimento che lui stesso è riuscito a creare, ma non devo certo giustificare i miei gusti, i miei voti (che sono privi di qualsiasi significato sia chiaro, ma che sono abituato a dare) a te. Tra l’altro non volevo nemmeno scadere in commenti del genere e tanto meno ‘litigare’ per dei pareri contrastanti.

  8. paolodelventosoest / 8 Febbraio 2016

    Beeeee

  9. Stefania / 8 Febbraio 2016

    @andrea_richeri: ho l’impressione che tu sia abbastanza giovane (sicuramente, lo sei più di me), perché dici che ti stai appena avvicinando ai “pilastri del cinema moderno”.
    Permettimi di darti un consiglio.
    Quando guardi un film, di qualunque esso si tratti, di un cult o meno, prova a non pensare a quello che gli altri ne hanno detto o scritto nel tempo: guardalo, possibilmente contestualizzandolo, e fattene un’idea tutta tua. Ma non in funzione di quanto ne è stato già detto o scritto, se non per confrontare le tue disamine con quelle altrui, a visione avvenuta. “Lavorare” per opposizione è un approccio analitico fine a se stesso, arrogante, ben poco costruttivo e insoddisfacente, che, soprattutto, ti toglie il gusto di trovare il bello o il brutto di un film (o di un libro, o di un disco, o di un’opera teatrale, ecc.) per conto tuo e che non ti consente di andare al di là della superficie di un’opera.
    @hartman ha fatto bene a segnalarti un pugno di film da guardare per provare a renderti conto di una delle ottiche in cui Pulp Fiction andrebbe visto (es. rapporto con le pellicole di genere di decadi diverse e di autori profondamente differenti tra loro). Il film di Tarantino è arrivato a metà degli anni Novanta per cambiare definitivamente il corso della storia del cinema, proponendo in maniera inedita e ardita temi e tecniche già usate, ma se (tu, io, Ciccio Pasticcio…) non hai chiaro né il contesto in cui la pellicola è uscita, né i titoli di genere precedenti, difficilmente potresti cogliere la portata della sua deflagrazione, sia in senso negativo che positivo.
    La funzione principale di uno strumento come Nientepopcorn.it è quella di divertirsi attraverso la conoscenza della materia cinematografica, processo che avviene principalmente attraverso il confronto: hai una certa opinione di un film e la confronti con quella degli altri, ecco fatto. Contestare un’opinione (o un insieme di opinioni) formulando un giudizio nei confronti di chi l’ha espressa perché non incontra il tuo favore, altrettanto opinabile, non è costruttivo, né per te, né per gli altri utenti. Giudica il film, non chi l’ha giudicato, non so se mi spiego: esprimi il tuo parere in tua funzione, non rispetto a ciò che ne pensano gli altri. Non hai idea di quanto ciò possa essere divertente e di quanto un approccio di questo tipo possa rendere interessante la visione di un prodotto cinematografico.
    Tornando a Pulp Fiction e al fatto che chi apprezza questo film fa parte di un presunto gregge, sono lieta di farne parte (hai visto il mio avatar? 😀 ) e di aver goduto di questo film praticamente fin dalla sua uscita: era il 1995 (preistoria: Internet esisteva ma nessuno sapeva bene cosa fosse, quindi riuscire a informarsi su qualcosa aveva sempre un che di pionieristico), quasi per caso mi capitò in mano la videocassetta originale della pellicola e, a visione terminata, mi resi conto di non aver mai visto niente del genere prima di allora, anche se, paradossalmente, avevo già visto un sacco di quelle cose, con un papà appassionato di Leone, crime movies americani anni Settanta e poliziotteschi. Ancora mi esalto quando mi capita di pensare che ho vissuto in prima persona la nascita di un fenomeno e che un film così stratificato, ironico, citazionista eppure originale, mi ha permesso di cominciare a leggere il cinema in maniera diversa, facendolo diventare una passione sempre più concreta.
    Quindi… Beeeeeee 😉

    P.s.: se t’interessa, prima di Tarantino, il gioco dei flashback incrociati è stato usato da Kubrick nel ’56 in Rapina a mano armata (The Killing) https://www.nientepopcorn.it/film/the-killing/

    • TraianosLive / 8 Febbraio 2016

      e per la struttura dice di essersi basato su “i tre volti della paura” di Mario Bava.
      Questo è un aspetto interessante…non ci si può approcciare a Tarantino senza delle solide basi. Tarantino è un “regista barman” se mi passate il termine. Gli ingredienti sono i vari stili e generi già visti in passato, lo shaker è la sua scrittura frizzante, agita il tutto assieme e Boom…lo “Stile Tarantino” è servito.

  10. Andrea Richeri / 8 Febbraio 2016

    @stefania: tecnicamente, un gregge è “un branco affidato alla guida e alla custodia di uno o più pastori”. Io non sto dubitando che ci siano dei pastori: qualcuno che l’ha guardato (ai tempi dell’uscita, magari?), l’ha amato per delle motivazioni valide e poi ha detto a tutti che è un capolavoro, perché così l’ha considerato in cuor suo.
    Io mi sto lamentando delle pecore che attribuiscono, su questo forum e più in generale nel web, valutazioni di eccellenza a questa pellicola “Perché è Pulp Fiction!”, asserendo che è un film che deve piacere perché deve piacere, come se non avesse nessun lato carente.
    Per me non è così, per me, visto oggi, è una buona pellicola a cui potrei anche dare una sufficienza tirata ma a cui ho preferito dare 5 visto le aspettative comuni e anche per dare un segnale a qualcuno che, domani come ho fatto io ieri, possa giungere su questo forum e leggere solo 10 senza capire perché a lui non è piaciuto (e sono molto felice del commento di @emiliailim3 del 21 Marzo 2015, che si è trovata spaesata come me: “Nessuno ha trovato l’episodio dell’orologio mortalmente noioso e di livello inferiore rispetto al resto?”, per parafrasare).
    Può essere anche la più grande avanguardia della storia del cinema, ma io l’ho trovata mediocre. Per lentezza esasperata e inutilità di alcune scene. Non dunque per l’epoca in cui è stato fatto o in rapporto ai film attuali: trovo molto più fruibile di Pulp Fiction un film di Chaplin di oltre 50 anni prima.

    • Stefania / 8 Febbraio 2016

      @andrea_richeri: è questo che intendo: se puoi, giudica per conto tuo e contesta, se vuoi, le singole valutazioni, commentando e argomentando le tue motivazioni. Esordire con una frase (volutamente provocatoria) come: “Siete tutti dei pecoroni” è un’espressione generalista e ben poco lusinghiera nei confronti di chi apprezza un certo prodotto.
      Credo che quello che pensano gli altri sia utile solo in termini di confronto analitico.
      Hai trovato un film noioso, non ti è piaciuto come è raccontato, non apprezzi il cast? Pace. Ma non è gradevole leggere: “alcuni (matti) considerano la struttura narrativa di P.F. un up “. Per te non lo è, va bene, ma per altri sì: lasciali a crogiolarsi nei loro insani piaceri 🙂
      Non ci si può trovare sempre nel posto giusto al momento giusto e godere di un fenomeno fin dalle sue origini: se si arriva “dopo”, per motivi anagrafici, culturali… di gusto, vallo a sapere, ma ci si arriva con consapevolezza, wow, è comunque una grande fortuna personale, perché si ha la possibilità di accrescere il proprio bagaglio culturale. Peggio per chi apprezza una cosa solo perché piace a molti (o a pochi: succede).
      Scusa il tono da maestrina, ma mi dispiace che tu ti sia proposto in maniera così oppositiva, perché ho l’impressione che, motivate diversamente, le tue osservazioni avrebbero potuto dar vita ad un dibattito ben più costruttivo ed interessante di questo dove ti si fa la ramanzina 🙂
      Ricominciaaaaa-aaaa-mooooo!

  11. michidark / 8 Febbraio 2016

    Beh, ma se dai 1 a Carnege di Polanski, lasciali proprio perdere i film tutti dialoghi. Continua a guardare Zalone che è meglio, lui si che fa dialoghi più arguti di Tarantino. Peace and love.

  12. Andrea Richeri / 9 Febbraio 2016

    per fortuna che ci sono gli intellettuali come te @michidark che fanno andare avanti l’industria del cinema andando a vedere film spacca coglioni di registi che senza voi “specialisti” sarebbero finiti… Ma guai a vedere film italiani o spensierati, è un peccato mortale. Il cinema è solo art pour l’art. Ma torna nella tua triste vita da eremita intellettuale ed evita di fare il fenomeno… Torna ad ascoltare la tua musica indie e i tuoi romanzetti delle avanguardie russe. Ah, peace and love.

  13. icarus / 9 Febbraio 2016

    Vabbé, se la mettete sul piano della simpatica controprovocazione goliardica, allora beeeeeeeeeeeeee 🙂

  14. Insomnium / 11 Aprile 2017

    @andrea_richeri Io sono sempre dalla parte di chi va contro , quindi lode a te e continua con la tua crociata se pensi che questo film faccia schifo!
    Io son messo come te per “capolavori” come Blade Runner e Birdman , due boiate atomiche.
    Detto ciò , Pulp Fiction però è meraviglioso…magari col tempo , lo apprezzerai anche tu

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