Le iene

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Le iene

Joe Cabot e il figlio Eddie organizzano una banda composta da sei rapinatori professionisti per compiere una rapina: l'obiettivo è un grossista di diamanti. I malavitosi non si conoscono tra loro e Cabot impone loro una regola ferrea: nessuno deve sapere niente dell'altro, neppure il nome. Tra loro, però, c'è un infiltrato e le cose non filano lisce come dovrebbero.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: Reservoir Dogs
Attori principali: Harvey Keitel, Tim Roth, Michael Madsen, Chris Penn, Steve Buscemi, Lawrence Tierney, Randy Brooks, Kirk Baltz, Edward Bunker, Quentin Tarantino, Rich Turner, David Steen, Tony Cosmo, Stevo Polyi, Michael Sottile, Robert Ruth, Lawrence Bender, Linda Kaye, Suzanne Celeste, Steven Wright, Laurie Lathem, Maria Strova, Burr Steers, Craig Hamann, Rowland Wafford, Mostra tutti

Regia: Quentin Tarantino
Sceneggiatura/Autore: Quentin Tarantino, Roger Avary
Fotografia: Andrzej Sekula
Costumi: Betsy Heimann, Mary Claire Hannan
Produttore: Lawrence Bender, Richard N. Gladstein, Monte Hellman, Ronna B. Wallace
Produzione: Usa
Genere: Azione, Thriller, Poliziesco
Durata: 99 minuti

Dove vedere in streaming Le iene

là dove molto del cinema moderno ebbe inizio / 2 Dicembre 2021 in Le iene

stracult per un primo Tarantino un po acerbo che prende spunto da Kurosawa ed altri classici del cinema . Nonostante questo noi lo amiamo comunque e questo film lo idolatriamo negli anni a venire. Top

L’esordio / 16 Agosto 2017 in Le iene

Anticonvenzionale, violento, razzista. Insomma, “tarantiniano”. L’esordio del giovane californiano è folgorante, punto di rottura nei confronti del passato e inizio di una carriera che porterà il giovane Quentin nell’olimpo di Hollywood.
I primi 10 minuti delle “Iene” sono fenomenali.
“Perché dare la mancia? Perché la società mi dice di farlo?”. Ecco questa frase di Mr.Pink, un immenso Steve Buscemi, riassume tutta la filosofia di Tarantino.
Perché seguire determinati canoni nel costruire un determinato tipo di film? Perché si è sempre fatto così? Perché il linguaggio deve essere edulcorato?
Tarantino ruba dal passato ma infrange qualsiasi stereotipo visto fino ad allora.
Il linguaggio è violento, estremo, quanto più reale possa essere.
I personaggi “vivono” di luce propria.
Mr.White, il solito grande Keitel, proprio come il colore che lo rappresenta, è il più saggio, il più paterno, il più professionale.
Mr.Orange, Roth, è un “ibrido” fra il rosso e il giallo, criminale e poliziotto, coraggioso e timoroso, leale e disonesto.
Mr.Pink, è avido, egoista, razionale, sospettoso di tutto e tutti.
Mr.Blonde, Madsen, è lo psicopatico fedelissimo di Joe, insensibile del destino altrui e totalmente privo di una qualsiasi etica, professionale e morale.
Ognuno è perfettamente complementare all’altro, con una proprio identità, unica rispetto all’altro.
Tuttavia, a mio avviso, “Le Iene” non manca di difetti: il doppiaggio italiano di Roth, in alcune situazioni, è davvero pessimo; alcune scene fra Keitel e Roth in auto sono tragicomiche, davvero esagerate; il montaggio è idealmente eccellente, ma nella riuscita risulta in taluni punti confusionario e poco accattivante; alcune riprese in auto risultano un po’ fiacche e ripetitive.
Pur consapevole dei limiti, “Reservoir Dogs” rimane comunque l’inizio di un qualcosa di irripetibile.

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Sopravvalutato / 12 Maggio 2017 in Le iene

Si ok , prima non si era mai visto nulla di simile. Va bene, lo concedo. Grandissimi attori (Buscemi mostruoso) , dialoghi simpatici, tutto molto Tarantinesco.
Ma manca il tocco di classe finale , manca qualcosa…
Molto , ma molto meglio , Pulp Fiction. Di cui lo considero la prova generale.

La nascita della leggenda / 6 Febbraio 2017 in Le iene

Credo ci sia davvero poco da aggiungere su questo assoluto capolavoro del cinema, il primo leggendario lungometraggio di Quentin Tarantino è semplicemente epico e semplicemente perfetto. La storia, molto rapidamente, parla di una rapina (composta da membri che si conoscono tramite pseudonimi) finita male: dopo l’agguato della polizia e varie sparatorie ed uccisioni, al punto di ritrovo arrivano Mr. White (Harvey Keitel) e Mr. Orange (Tim Roth), con una gravissima ferita allo stomaco. Poco dopo appare Mr. Pink (Steve Buscemi). Gli animi si scaldano, la tensione è altissima, perché è evidente che nella banda c’era un infiltrato che ha fatto trovare impreparati i membri della banda. A un tratto si presenta poi Mr. Blonde (Michael Madsen), da tutti considerato uno psicopatico, che ha qualcosa di particolare: ha rapito uno sbirro per cercare di fare luce su quanto accaduto. Da lì in poi il film, già coinvolgente al massimo con ottimi dialoghi e un’ottima caratterizzazione dei personaggi, decolla ulteriormente. Si vedono già i tratti caratteristici del cinema tarantiniano: storia non raccontata in ordine cronologico, dialoghi intensi anche si parla di “boiate” (ovviamente tra virgolette il termine), colpi di scena quando meno te li aspetti, bagni di sangue, e un perfetto mix tra thriller, dramma e commedia nera. Insomma, c’è poco altro da aggiungere, è un capolavoro che sarà eguagliato (e pure superato, per me) dal solo Pulp Fiction. Oh, intendiamoci, praticamente tutti i film di Quentin sono stupendi, ma questi primi due, ragazzi, per me sono semplicemente oro.

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Little Green Bag / 26 Ottobre 2015 in Le iene

Semplicemente un Capolavoro.