21 Recensioni su

Le iene

/ 19928.21105 voti

là dove molto del cinema moderno ebbe inizio / 2 Dicembre 2021 in Le iene

stracult per un primo Tarantino un po acerbo che prende spunto da Kurosawa ed altri classici del cinema . Nonostante questo noi lo amiamo comunque e questo film lo idolatriamo negli anni a venire. Top

L’esordio / 16 Agosto 2017 in Le iene

Anticonvenzionale, violento, razzista. Insomma, “tarantiniano”. L’esordio del giovane californiano è folgorante, punto di rottura nei confronti del passato e inizio di una carriera che porterà il giovane Quentin nell’olimpo di Hollywood.
I primi 10 minuti delle “Iene” sono fenomenali.
“Perché dare la mancia? Perché la società mi dice di farlo?”. Ecco questa frase di Mr.Pink, un immenso Steve Buscemi, riassume tutta la filosofia di Tarantino.
Perché seguire determinati canoni nel costruire un determinato tipo di film? Perché si è sempre fatto così? Perché il linguaggio deve essere edulcorato?
Tarantino ruba dal passato ma infrange qualsiasi stereotipo visto fino ad allora.
Il linguaggio è violento, estremo, quanto più reale possa essere.
I personaggi “vivono” di luce propria.
Mr.White, il solito grande Keitel, proprio come il colore che lo rappresenta, è il più saggio, il più paterno, il più professionale.
Mr.Orange, Roth, è un “ibrido” fra il rosso e il giallo, criminale e poliziotto, coraggioso e timoroso, leale e disonesto.
Mr.Pink, è avido, egoista, razionale, sospettoso di tutto e tutti.
Mr.Blonde, Madsen, è lo psicopatico fedelissimo di Joe, insensibile del destino altrui e totalmente privo di una qualsiasi etica, professionale e morale.
Ognuno è perfettamente complementare all’altro, con una proprio identità, unica rispetto all’altro.
Tuttavia, a mio avviso, “Le Iene” non manca di difetti: il doppiaggio italiano di Roth, in alcune situazioni, è davvero pessimo; alcune scene fra Keitel e Roth in auto sono tragicomiche, davvero esagerate; il montaggio è idealmente eccellente, ma nella riuscita risulta in taluni punti confusionario e poco accattivante; alcune riprese in auto risultano un po’ fiacche e ripetitive.
Pur consapevole dei limiti, “Reservoir Dogs” rimane comunque l’inizio di un qualcosa di irripetibile.

Leggi tutto

Sopravvalutato / 12 Maggio 2017 in Le iene

Si ok , prima non si era mai visto nulla di simile. Va bene, lo concedo. Grandissimi attori (Buscemi mostruoso) , dialoghi simpatici, tutto molto Tarantinesco.
Ma manca il tocco di classe finale , manca qualcosa…
Molto , ma molto meglio , Pulp Fiction. Di cui lo considero la prova generale.

La nascita della leggenda / 6 Febbraio 2017 in Le iene

Credo ci sia davvero poco da aggiungere su questo assoluto capolavoro del cinema, il primo leggendario lungometraggio di Quentin Tarantino è semplicemente epico e semplicemente perfetto. La storia, molto rapidamente, parla di una rapina (composta da membri che si conoscono tramite pseudonimi) finita male: dopo l’agguato della polizia e varie sparatorie ed uccisioni, al punto di ritrovo arrivano Mr. White (Harvey Keitel) e Mr. Orange (Tim Roth), con una gravissima ferita allo stomaco. Poco dopo appare Mr. Pink (Steve Buscemi). Gli animi si scaldano, la tensione è altissima, perché è evidente che nella banda c’era un infiltrato che ha fatto trovare impreparati i membri della banda. A un tratto si presenta poi Mr. Blonde (Michael Madsen), da tutti considerato uno psicopatico, che ha qualcosa di particolare: ha rapito uno sbirro per cercare di fare luce su quanto accaduto. Da lì in poi il film, già coinvolgente al massimo con ottimi dialoghi e un’ottima caratterizzazione dei personaggi, decolla ulteriormente. Si vedono già i tratti caratteristici del cinema tarantiniano: storia non raccontata in ordine cronologico, dialoghi intensi anche si parla di “boiate” (ovviamente tra virgolette il termine), colpi di scena quando meno te li aspetti, bagni di sangue, e un perfetto mix tra thriller, dramma e commedia nera. Insomma, c’è poco altro da aggiungere, è un capolavoro che sarà eguagliato (e pure superato, per me) dal solo Pulp Fiction. Oh, intendiamoci, praticamente tutti i film di Quentin sono stupendi, ma questi primi due, ragazzi, per me sono semplicemente oro.

Leggi tutto

Little Green Bag / 26 Ottobre 2015 in Le iene

Semplicemente un Capolavoro.

12 Maggio 2015 in Le iene

Primo film di Quentin che inaugura anche la cosiddetta “trilogia pulp” che si concluderà magistralmente con pulp fiction… in questa sua opera celebra il pulp nella sua forma piu cruda come mai nessuno era riuscito a fare prima.

Inizia il Cinema Tarantiniano… 8! / 13 Maggio 2014 in Le iene

Tarantino mette tutta la sua grinta nella sua prima regia, e dirige un film che anticipa il suo stile. Violenza e sangue si alternano all’assurdo, infatti il titolo spiega già tutto, e i nomi di Mr. White, Mr.Orange e Co. sono già nel collettivo cinematografico. L’inizio di una gran carriera… All’epoca in Italia uscì con un “vietato ai minori di 18 anni”… 8!

Leggi tutto

10 Dicembre 2013 in Le iene

Tarantino non mi fa impazzire. Ma dopo Django questo è il suo film che mi è piaciuto di più. Sicuramente apprezzerò anche “Bastardi senza gloria”

5 Giugno 2013 in Le iene

Partiamo dal presupposto che di Tarantino ho visto solo “bastardi senza gloria” (che mi piaciuto parecchio), l’altra sera mi sono deciso a vedere (in lingua originale e con i sottotitoli in italiano) il suo primo film “reservoir dogs”, tradotto in italiano come “le iene”.
Se devo essere sincero, mi ha lasciato abbastanza perplesso. é vero, ci sono molte innovazioni che poi saranno il marchio di fabbrica del regista (uso esasperato della violenza, ordine anacronologico degli eventi, ironia, uso particolare della musica) e il cast di attori è eccezionale, ma ho come l’impressione chein questo film la vicenda sia raccontata in modo un pò disordinato e difficilmente si riesce a tenere il passo con la narrazione, questo giustifica il mio 6. Sicuramente “Pulp fiction” e tutti gli altri film saranno più belli ed interessanti 😀

Leggi tutto

The Essence of Cool! / 2 Giugno 2013 in Le iene

E’ difficile parlare, recensire o discutere di un qualcosa che ti ha emozionato e colpito a tal punto da stordirti, entrarti dentro e prevalere sul tuo spirito. E’ difficile esporre l’ammirazione e l’incredibile senso di benessere che si prova solo dinnanzi a qualcosa che si percepisce sottopelle, drizzandoti tutti i più malenchi peli del tuo intero plotto. “Reservoir Dogs”, prima fatica del regista che ha aperto le mie porte della percezione come pochi altri hanno saputo fare (citerei Kubrick, Leone, Mario Bava e probabilmente Scorsese), è un film assolutamente strepitoso, esaltante, innovativo, pur non avendo inventato nulla se non dei dialoghi magistrali assolutamente fuori sceneggiatura, attraverso i quali i protagonisti parlano con un linguaggio colto ma stradaiolo e “volgare” e non sempre di ciò che il film tratta, tutt’altro, molto spesso finiscono per discutere di cose assolutamente futili, inutili e divertenti, vale a dire il linguaggio dello spettatore, dell’uomo comune. Non importa che la storia sia probabilmente già vista, non importano i clichè, i quali se esistono e sono diventati tali, ca**o, è perchè infondo infondo funzionano, quel che Mr Quentin vuol mettere in luce è un linguaggio diverso, una nuova percezione di quei clichè, una nuova percezione del già visto, una nuova percezione della realtà cinematografica. E lui si che sa farlo abilmente. L’inizio è già una rivoluzione, i titoli di testa, memorabili, rappresentano uno stile che verrà portato alla sua sublimazione nel tarantino seguente, il resto è pura gioia, un’orgia di sangue e commedia nera unici nel genere nel gangster movie. Un film che ha fatto storia, che si voglia o no, un’opera che verrà sempre ricordata, uno spettacolo puro. “Le iene”, Mr White, Mr Blonde, Mr Pink, Mr Orange, Mr Brown e Mr Blue, “The Boss” Joe Cabot e suo figlio Eddie “Il bello”, una rapina finita male, il luogo dell’incontro, un magazzino, una spia e il magico SuperSound degli anni 70 di K-Billy ci catapultano dove non avremmo mai immaginato. Mettetevi comodi, benvenuti nel cinema dell’uomo che lo storico del cinema, Peter Bogdanovich, ha definito: “Il regista più influente della sua generazione”, Mr Quentin Tarantino.

Leggi tutto

CAPOLAVORO RIVOLUZIONARIO / 25 Aprile 2013 in Le iene

Che dire? Stupendo… un vero capolavoro… Già al primo lungometraggio Tarantino dimostrò chi fosse, cosa sapesse fare e CHE SAREBBE RIMASTO NELLA STORIA! …

TOTALE! …

Come una vergine / 8 Marzo 2013 in Le iene

Nato con un budget di 30.000 dollari, poi aumentato grazie al contributo degli attori stessi, questo film del 1992 diretto da Quentin Tarantino al suo primo lungometraggio è probabilmente una delle pellicole più famose al mondo, e a differenza di “Avatar” del megalomane sclerotico James Cameron ciò non è un male. Tarantino inaugura la sua gloriosa carriera con un film che ha come assoluti punti di forza i dialoghi scoppiettanti, che alternano cultura pop, misoginia, violenza efferata e turpiloquio. In particolare i primi dieci minuti sono poesia per le orecchie, e in questo aspetto il più famoso Quentin del mondo riesce nella fondamentale idea di rendere le battute realistiche: lo spettatore non osserva dei ragazzacci che parlano o cazzeggiano, ma dei veri dialoghi tra vere persone, risultando partecipe delle loro azioni e non avendo l’impressione di un muro di granito tra lui e “quelli dietro lo schermo”. Una quarta parete di carta velina riesce a non far diventare noiose lunghe scene parlate, e l’uso della scenografia come palcoscenico di un teatro con gli attori che letteralmente vi entrano ed escono non fa altro che accentuare questo effetto. Bravissimi tutti gli attori: Harvey Keitel mantiene sempre serietà e impegno in ogni scena, apparendo come una colonna che sorregge la trama, peccato che negli ultimi anni “Moonrise Kingdom” escluso si sia un po’ buttato via; noi comunque rimaniamo fiduciosi nel suo ritorno in pompa magna, o almeno in cose di cui non ci si debba vergognare. Tim Roth un mostro di bravura e di sofferenza che ritroverà Tarantino due anni dopo in “Pulp Fiction”e che non era disprezzabile nella recente serie tv “Lie to me”. Steve Buscemi e Michael Madsen sono… beh… Steve Buscemi e Michael Madsen: il simil-intelligente sarcastico ma un po’ sfigato e lo psicopatico a cui manca ben più di un venerdì. D’altronde con quelle facce fanno ciò che gli riesce meglio, lunga vita anche a loro! Elencare tutti i riferimenti di questa pellicola sarebbe una fatica di Sisifo, ma come curiosità si può ricordare che l’idea dei colori al posto dei cognomi è stata presa dal film del 1974 “Il colpo della metropolitana – Un ostaggio al minuto”. Uno dei rari film in cui non è presente neanche una battuta pronunciata da un membro del gentil sesso, ma la cosa non pesa ai fini della resa cinematografica. Il regista dimostrerà il suo amore per l’altra metà del cielo in “Jackie Brown” e nella serie di film con protagonista una vendicativa Sposa.

Leggi tutto

Classicone mai fuori moda / 5 Marzo 2013 in Le iene

Un po’ come “Casablanca” (certo, non ai livelli di Curtiz), “Le iene” cattura l’attenzione e non la lascia più andare via.
Da vedere, assolutamente!

13 Gennaio 2013 in Le iene

Un cult rivoluzionario dai dialoghi strepitosi. E nonostante il genere è per metà girato nello stesso stanzone.

Ehi, forse ho cambiato idea: spara a questo pezzo di merda! / 8 Dicembre 2012 in Le iene

Esordio alla regia col botto per quello che sarà uno dei registi contemporanei più influenti e conosciuti degli ultimi vent’anni.
Con un budget ridottissimo, una schiera di attori semi-sconosciuti e una sceneggiatura classica farcita di trovate e citazioni brillanti, Tarantino dà vita al primo lavoro della sua intramontabile “Trilogia pulp”, continuata da Una vita al massimo (di cui è solo lo sceneggiatore) e Pulp fiction.

Adrenalinico, appassionante e crudo, Le iene è diventato un vero e proprio cult.. uno di quei film che chiunque dovrebbe vedere, ED AMARE!
Un film che trasuda violenza sia nelle parole che nei gesti, che affascina per la tensione, la colonna sonora e l’incredibile galleria di personaggi maschili memorabili.
Personalmente non saprei chi idolatrare di più, se Mr. Pink o Mr. Blonde.

Una sceneggiata realistica e teatrale allo stesso tempo, che diverte, intrattiene ed esalta lo spettatore solo grazie al contributo dei suoi impeccabili interpreti; la vicenda infatti si svolge quasi interamente all’interno dello stesso scarno edificio.

Con i suoi dialoghi volgari e cinici, da commedia noir e una trama, frammentata, sanguinosa e cronologicamente sfasata, Tarantino innesta nell’immaginario collettivo quelli che saranno i suoi marchi di fabbrica.
I famosi segni distintivi che dovrebbero comparire, senza ripetersi, nella filmografia di ogni regista (se così vuol farsi chiamare) e che lui ha fin ora usato con criterio ed intelligenza.

Leggi tutto

Tarantino’s way / 30 Ottobre 2012 in Le iene

Un pulp che a tutti gli effetti risulta quasi una pièce teatrale. Le scene sono praticamente solo interni, azione zero, tutto il peso del film risiede nei dialoghi. Dalla sequenza iniziale al ristorante, con un discorso cazzeggiante tra criminali decisamente “cult” (io ci vedo perfino un’ombra stilistica di Woody Allen), alla drammatica rivelazione finale che segna il picco più alto del malcelato sentimentalismo tarantiniano, questo Reservoir Dogs trasuda ironia e adesca un po’ spericolatamente con l’ancestrale seduzione del sangue e della violenza. Con gli occhiali del buon genitore, una scena come il sadico balletto di Michael Madsen non si dovrebbe considerare salubre, di questi tempi; ma pure il duro Quentin ha il cuore di pane, e sistema la cosa a modo suo. A colpi di revolver, of course.
Piccolo cameo per lo scrittore ed ex galeotto Ed Bunker (e che faccia da duro!); tra i personaggi rilevo un grande Steve Buscemi (Mr. Pink), ma il migliore secondo me rimane il vecchio e massiccio Lawrence Tierney (Joe Cabot).

Leggi tutto

29 Agosto 2012 in Le iene

Un esordio col botto! Non amo particolarmente il cinema di Tarantino (per quanto, indubbiamente, lo consideri un grande regista), ma trovo che Le Iene sia il suo vero capolavoro. Un film duro, ma bellissimo. L’ho rivisto con piacere in sala nella recente proiezione per il ventesimo anniversario, ma è stato un dolore scoprire che la versione proiettata era mortificata da pesanti ed inutili censure…

Leggi tutto

La nostra ora e mezza di buonumore splatter / 26 Agosto 2012 in Le iene

Perchè scegliere tra Harvey Keitel e Bill Murray quando posso amarli entrambi?

Unico e inimitabile / 23 Giugno 2012 in Le iene

Considero questo film il migliore in assoluto del Maestro (sì, sì, sono schifosamente parziale. Lo riconosco). L’intera storia di una rapina di cui, in realtà, non si vede nemmeno un fotogramma, girata quasi interamente in auto o in un garage, in cui emergono brillantemente personalità e caratteri distintivi dei personaggi. Adrenalina, dubbi, tensione, attori mostri di bravura e dialoghi brillanti e colonna sonora ineccepibile come solo Tarantino sa fare. Un capolavoro in tutto.
Il 26 e 28 giugno 2012 lo ridanno al cinema per celebrarne i 20 anni… ovviamente io ho già prenotato i biglietti 😉

Leggi tutto

26 Febbraio 2011 in Le iene

Bisogna premettere che io mi sento spudoratamente di parte. Trovo Quentin Tarantino uno dei migliori registi in assoluto e anche se i film che ha personalmente diretto si contano sulle dita di una mano non mi ha mai deluso.
Le iene è il suo primo film e già qui possiamo apprezzare il tocco particolare e le caratteristiche tarantiniane tipiche di tutti i suoi film: a partire dalla cronologia sballata, alle scene particolarmente violente (che nel ‘92 furono motivo di innumerevoli critiche) fino ad arrivare ai dialoghi sempre molto brillanti e ai numerosi riferimenti e omaggi al vecchio cinema di cui Tarantino è grande ammiratore (da giovane lavorava come commesso di una videoteca a Los Angeles).
La scena iniziale è famosa per la disquisizione sulla metafora della fava grossa contenuta in Like a virgin di Madonna e prosegue su quanto sia corretta la mancia obbligatoria alle cameriere. Altra memorabile, la famosa scena del taglio dell’orecchio, che è stata in parte censurata (e di cui esistono però 3 versioni inedite) e che mostrava mr.blonde torturare un poliziotto ballando sulle note di Stuck in the middle with u degli Stealer’s Wheel: da cui un elogio doveroso anche alla colonna sonora e non di meno al meraviglioso cast. Insomma un film assolutamente da vedere, un cult degli anni 90 che chi ama il cinema non può non aver visto e adorato.

Leggi tutto

24 Febbraio 2011 in Le iene

Ci sono talmente tante ottime ragioni per guardare questo film che mi manca il tempo e l’energia per scriverle tutte, ma ne basta una: se non l’avete visto fatelo, anche solo per il piacere di poter cogliere tutte le citazioni che gli sono state tributate in altri film, cartoni, pubblicità!che cavolo, vi state perdendo tutto un mondo!insomma,solo il balletto di Michael Madsen vale il prezzo di un noleggio, per non parlare della dissertazione sul significato etico del dare la mancia alla cameriera di Mr. Pink…fatevi un favore, guardatevi sto film.

Leggi tutto
inserisci nuova citazione

Non ci sono citazioni.

Non ci sono voti.