Recensione su Monsieur Lazhar

/ 20127.3150 voti

11 Settembre 2012

Direi grazioso. Almeno ci fa vedere un sistema scolastico sufficientemente efficiente con scolari non attanagliati da problemi di integrazione sociale/culturale/famigliare, ma colpiti da un evento esterno e da un’assenza senza senso. Da contraltare c’è il professore anche lui attanagliato da un evento esterno e da una assenza purtroppo molto più sensata che esorcizza, insegnando, il vuoto della sua vita. Elaborazione del lutto come fase della crescita, poi come fase della vita, il lutto costella la vita di ognuno.

Bravissimi i bambini, tutte facce molto espressive e molto giuste.
E’ una favola lieve dove il trauma è già avvenuto e dove poi quasi nulla di veramente grave accade che racconta le dinamiche di una classe in un sistema stimolante, almeno per i nostri canoni, che si interroga sulle derive dell’anestetizzazione del rapporto maestro/alunno, della nostra occidentalissima ossessione per i concetti di privacy, di tutela del corpo del bambino, dell’autorità, del sospetto sempre più concreto che la vicinanza fisica sia sessualizzata.
Bello il discorso della bambina protagonista sulla scuola che è la sua scuola. Ad oggi in Italia un attaccamento del genere è quasi impensabile, lì dove le aule sono diventate lotta, parcheggio, transito e non luogo di crescita

Lascia un commento