Babel

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Babel

Un piccolo e apparentemente insignificante gesto riesce ad impattare con un effetto bomba sulla vita di persone diverse per età, nazionalità e condizione sociale; due turisti americani in Marocco, la loro tata messicana, un'adolescente giapponese: destini il cui corso verrà cambiato da due giovani pastori ai quali il caso ha voluto affidare un fucile carico. Vincitore di numerosi premi, tra i quali spiccano l'Oscar 2007 come Miglior Colonna Sonora, un Golden Globe 2007 come Miglior Film Drammatico e il premio alla Miglior Regia al Festival di Cannes 2006.
laschizzacervelli ha scritto questa trama

Titolo Originale: Babel
Attori principali: Brad Pitt, Cate Blanchett, Gael García Bernal, Koji Yakusho, Adriana Barraza, Rinko Kikuchi, Said Tarchani, Boubker Ait El Caid, Elle Fanning, Nathan Gamble, Mohamed Akhzam, Peter Wight, Abdelkader Bara, Mustapha Rachidi, Driss Roukhe, Clifton Collins Jr., Robert Esquivel, Michael Peña, Yuko Murata, Satoshi Nikaido, Harriet Walter, Michael Maloney, Dermot Crowley, Trevor Martin, Aaron D. Spears, Alex Jennings, Matyelok Gibbs, Claudine Acs, Jamie McBride, Mónica del Carmen, André Oumansky, Wendy Nottingham, Linda Broughton, Lynsey Beauchamp, Aline Mowat, Michel Dubois, Shirley Dixon, Robert Fyfe, Wahiba Sahmi, Fadmael Ouali, Abdelaziz Merzoug, El Hassan Ait Bablal, Sfia Ait Benboullah, Lhacen Znin, Emilio Echevarría, Ivor Shier, R. D. Call, Qyoko Kudo, Barbarella Pardo, Cynthia Montaño, Tose Fukuda, Shigemitsu Ogi, Jane Arapawe, Shinji Suzuki, Mostra tutti

Regia: Alejandro González Iñárritu
Sceneggiatura/Autore: Guillermo Arriaga
Colonna sonora: Gustavo Santaolalla
Fotografia: Rodrigo Prieto
Costumi: Michael Wilkinson, Gabriela Diaque, Miwako Kobayashi
Produttore: Steve Golin, Alejandro González Iñárritu, Jon Kilik, Ann Ruark, Corinne Golden Weber
Produzione: Messico, Usa, Francia, Giappone
Genere: Orientale, Drammatico
Durata: 143 minuti

Dove vedere in streaming Babel

Babel / 8 Luglio 2015 in Babel

Con il consueto stile vorticoso di flash-back e flash-forward, in cui la linearità dell’intreccio viene completamente stravolta, Inarritu costruisce questa pellicola in cui, fondamentalmente, si tenta un adattamento della teoria del caos ai rapporti umani.
Ne esce una sorta di tragedia della globalizzazione, in cui quattro tra le culture più rappresentative del pianeta si incontrano e si scontrano con i loro pregi e difetti: quella occidentale, il mondo arabo, quello asiatico e quello ispanico-americano.
Le storie si fondono e si incastrano (per il vero quella ambientata in Giappone è piuttosto scollegata) in una rappresentazione che ha per tema principale la morte (il film è il terzo capitolo di quella che è stata battezzata la Trilogia sulla morte di Inarritu).
Per tema secondario (ma nemmeno così tanto) vi è invece la solitudine.
La solitudine dei pastori che vivono ai margini del deserto del Marocco, o quella di una coppia di Americani in crisi che tenta, viaggiando, di ritrovare la serenità perduta (gli ottimi Brad Pitt e Cate Blanchett).
La solitudine di una giovane giapponese sordo-muta che vive una tragedia personale legata a questa sua condizione (i frammenti “asiatici” sono probabilmente quelli più interessanti della pellicola, soprattutto da un punto di vista tecnico-stilistico).
Un buon film, con un’ottima interpretazione di tutti gli attori coinvolti (da un Brad Pitt in una veste inconsueta, alla Clooney, agli attori esordienti o non professionisti). Un’interessante, pur se a tratti estraniante, colonna sonora di Santaolalla (che vinse l’Oscar nell’occasione).
Ultima collaborazione tra Arriaga e Inarritu, con il primo che intraprese una battaglia per il riconoscimento del ruolo dello sceneggiatore quale co-autore del film, giungendo allo scontro con il regista messicano.

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11 Marzo 2015 in Babel

Un evento fortuito, scatenato da ragazzini incoscienti, provoca un dramma.
4 storie legate tra loro da un filo molto sottile.
Il dolore e anche la disperazione dei personaggi che il regista ci narra, tutti totalmente diversi.
Ma quello che si evince di più è la solitudine di tutti. Ognuno nella sua storia la sta vivendo con grande dolore.
La storia giapponese, in verità, non la vedo molto legata… E’ marginale ma anche forse la più drammatica… Questa ragazza che a causa della sua sordità non trova sbocchi nella sua vita.
Molto bravo Brad Pit anche se il doppiaggio proprio non mi è piaciuto… Cate Blanchett fa leggere molto la sua solitudine nel vivere con un marito che l’ha profondamente delusa…
La fotografia molto bella e anche la scelta delle musiche direi eccezionale.
Bello… Lungo ma bello…
Ad maiora!

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15 Giugno 2014 in Babel

Un piccolo gesto e la vita di molte persone subirà un forte cambiamento. Persone che sono in qualche modo connesse tra di loro, anche se vivono in luoghi diversi e hanno età e interessi differenti.
Certo, all’inizio appare un po’ noioso, ma appena la turista americana viene colpita da una pallottola entra nel vivo e tutti i protagonisti si trovano a fare i conti con una situazione che è sfuggita al loro controllo.

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24 Marzo 2013 in Babel

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

A me E’ piaciuto (è che sesso la muta di Hong Kong!!!). Ma… ecco, come quando si vede una ragazza figa che se la tira. Bellissima, per carità, tutto a posto, bel viso, bel culo. Però… ma vafàngul! Vai va’.
Fermo restando che le regie virtuosistiche e stilose è meglio saperle fare anzichenò.

20 Ottobre 2012 in Babel

Pesante ma molto intenso.

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