Recensione su Cinquanta sfumature di grigio

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29 Maggio 2015

La ragione principale per cui ho visto questo tentativo di cinema è quella di approfittare della pochezza dei dialoghi per sviluppare l’orecchio, senza nessun sottotitolo. In secondo luogo ho voluto vedere coi miei stessi occhi qualcosa di così chiacchierato prima di giudicare. Che dire? La prima metà è pure sopportabile se si sta al gioco, perchè il film non si prende sul serio e si ride bellamente di fronte alle dinamiche schizoidi dei personaggi (zero background, è inutile farsi domande sul perchè di qualsiasi cosa), che recitano battutone indelebili, con tanto di sguardo intenso. Poi però tutto diventa più serio, il drama avanza e la sceneggiatura, ma soprattutto il materiale di partenza, appare ovviamente scritto da un cane con una strana fascinazione per i viaggi in elicottero. Scene di sesso assolutamente dimenticabili, salvabili solo se tutta la concentrazione la si sposta sui pettorali muti di Jamie Dornan, lasciando perdere il ritmo lento lentissimo con cui parla Dakota Johnson. Spero si rida ancor di più nei prossimi.

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