Recensione su Big Eyes

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Big Eyes
Regia:

Burton, dove sei? / 24 Febbraio 2015 in Big Eyes

E’ inevitabile che il punto di partenza per valutare questo Big Eyes, ultima fatica di Tim Burton, sia l’altro biopic elaborato dal regista nel 1994. Ovvero Ed Wood.
Il problema principale che ho riscontrato in questo film è stato chiedermi continuamente cosa c’è di Burton in quest’opera. Cosa mi porta a dire che questo film è un film di Burton? Purtroppo la risposta che ho trovato è stata un semplice “nulla”.
Non mi riferisco agli aspetti più comuni e lampanti, tipo “manca Johnny Depp” o “manca lo stile dark gothic” e via dicendo. Intendo dire che in questo lavoro manca proprio la vena creativa di Burton. Ogni aspetto del film, dalla sceneggiatura alla regia, trovo che manchi di ispirazione. Sembra un lavoro costruito palesemete “per fare qualcosa”, per farci vedere che Burton è ancora in attività e basta. Se Ed Wood si metteva in mostra per la capacità del regista di rendere “personale” un racconto di una figura realmente esistita, di ricreare un’atmosfera adatta al suo stile e allo stesso tempo anche alla storia, Big Eyes si limita al puro e semplice racconto. Che ok, ha dell’incredibile se contiamo che è una storia vera, ma è tutto qui?
Sugli interpreti posso dire che Amy Adams è quasi anonima e mi ha convinto di più in altri lavori (va anche detto che il suo personaggio non gode di una caratterizzazione particolarmente riuscita). Christoph Waltz invece l’ho trovato troppo chiuso in una parte dove mi sembrava più che altro scimmiottare le movenze e le espressioni tipiche di Johnny Depp (l’apice, in questo aspetto, si raggiunge verso la fine del film).
Si tratta in conclusione di un film “fuori posto” nella filmografia di Burton, in cui. come già detto, non ho trovato nulla del regista. Spero che nei suoi lavori futuri riesca a tornare sui binari giusti.
Piccola nota: devo però lodare il comparto sonoro. Ho trovato decisamente apprezzabile la colonna sonora composta da Danny Elfman, così come i brani creati per l’occasione da Lana Del Rey.

2 commenti

  1. murdoc42 / 17 Giugno 2015

    Non credo i film debbano essere giudicati troppo in base al regista dietro, ma come a se stanti. Però vabbè, anche se non avessi saputo che è di Tim Burton l’avrei comunque elogiato 😉

  2. Francesco / 18 Giugno 2015

    Non lo impongo naturalmente come criterio di valutazione, e ciò che dici è giusto e sacrosanto. Penso però, specialmente parlando di un regista come Burton, che bisogna considerare un po’ lo stile che solitamente si porta dietro e che lo contraddistingue.1 Di solito i suoi film sono sempre stati molto caratteristici (ok, magari in passato era più evidente perchè si trattava anche di pellicole con un tema particolarmente fantasioso, mentre qui abbiamo a che fare con altri tipi di contesti). Questo Big Eyes non mi ha esaltato quasi per nulla sinceramente. Tolta tecnica e musiche,, non mi ha dato quella sensazione sincera di “Wow” che di solito mi lasciano i suoi film. Forse perchè avevo aspettative decisamente più alte, ma secondo me qualcosa è mancato.
    Per il resto, de gustibus comunque 🙂

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