intramontabile / 28 Settembre 2020 in Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato
cultissimo, una pellicola che non ha bisogno di presentazioni

Film tratto da romanzo 'La fabbrica di cioccolato ' di Roald Dahl. Willy Wonka è l'eccentrico e ricco proprietario di una famosa fabbrica di cioccolato, all'interno della quale vive egli stesso. Un giorno, indice un originale concorso: dopo aver nascosto alcuni speciali biglietti d'oro all'interno di alcune confezioni di gustoso cioccolato, attende che essi vengano ritrovati da giovani avventori che, così, avranno la possibilità di visitare la fantasmagorica fabbrica in cui scorrono fiumi di cioccolato e zompettano i curiosi Umpa Lumpa.
Stefania ha scritto questa trama
Titolo Originale: Willy Wonka & the Chocolate Factory
Attori principali: Gene Wilder, Peter Ostrum, Jack Albertson, Roy Kinnear, Julie Dawn Cole, Leonard Stone, Denise Nickerson, Nora Denney, Paris Themmen, Ursula Reit, Michael Bollner, Diana Sowle, Aubrey Woods, David Battley, Günter Meisner, Peter Capell, Werner Heyking, Peter Stewart, Tim Brooke-Taylor, Marcus Powell, Rusty Goffe, Malcolm Dixon, Michael Goodliffe, Kurt Großkurth, Pat Coombs, Franziska Liebing, Dora Altmann, Ernst Ziegler, Frank Delfino, Rudy Borgstaller, George Claydon, Ismed Hassan, Norman McGlen, Angelo Muscat, Stephen Dunne, Victor Beaumont, Walker Edmiston, Michael Gahr, Shin Hamano, Jack Latham, Gloria Manon, Ed Peck, Pepi Poupee, Bob Roe, Madeline Stuart, Albert Wilkinson, Mostra tutti
Regia: Mel Stuart
Sceneggiatura/Autore: Roald Dahl
Colonna sonora: Walter Scharf, Leslie Bricusse
Fotografia: Arthur Ibbetson
Costumi: Helen Colvig
Produttore: Stan Margulies, David L. Wolper
Produzione: Usa
Genere: Commedia, Fantasy, Famiglia, Musical
Durata: 99 minuti
cultissimo, una pellicola che non ha bisogno di presentazioni
Altrochè quella porcheriola di Tim Burton e Johnny Depp (a margine , l’ultima cosa bella di Tim Burton è stata il soggetto di Nightmare Before Christmas. Da li in poi , solo schifezze).
Un sapiente mix di psichedelia , fiaba ,avventura, ironia , con un tocco leggero di sadismo e perversione.
Grandissimo film , non è un vero Natale per me se non mi piazzo sul divano la mattina del 25 o 26 dicembre a guardarmelo in pigiama sotto le coperte.
Oompa Loompas
Oompa Loompa doompadee doo.
Ovviamente appena scompare un grande del cinema subito la televisione ripropone un film (se non addirittura una serie…) in sua memoria.
E allora ho rivisto piacevolmente il WILLY WONKA originale. Ovviamente viene naturale fare il confronto con il WONKA Johnny Depp. La tecnologia usata in maniera spettacolare in quello più recente lo rende più realistico ma invece il primo è decisamente più fantastico. Molto psichedelico e, a volte, anche eccessivo ma non per questo fastidioso. Però il WONKA di Wilder era più instabile. Mentre Johnny Depp lo ha reso per tutto il film quasi allucinato, Wilder ha dato più un taglio di sana follia; passaggi di arrabbiature con immediate risate. Un cambio spesso troppo repentino dei suoi stato d’animo. Ma sicuramente molto divertente. Il ritornello degli Oompa-Loompa è poi un tormentone ma molto divertente. La scena poi dei RUTTI… beh di certo se la vedete con dei bambini le risate si sprecano.
Un saluto a Gene Wilder… Un grande…
Ad maiora!
Una fiaba per tutte le età!
Relativamente fedele al romanzo di Dahl (eccezion fatta per talune aggiunte che comportarono comunque la condanna dello scrittore), la pellicola è un frullatore di fantasia e meraviglie (e senza bisogno di alcuna computer grafica), curiosamente nata come mega spot pubblicitario per l’arrivo sul mercato di un nuovo marchio dolciario.
E’ un film eclettico, e come tale si concede alcune sequenze curiose, quali l’insieme di sketch di “inizio caccia”, alla Monty Python, o la scena, psichedelica, del tunnel.
Bravissimo Wilder, come anche l’intero cast dei bambini-vincitori.
Il ritornello degli Oompa-Loompa è martelllante.
Mi ha fatto ridere il fatto che all’inizio del film il padrone del negozio di caramelle abbia dilapidato tutti i suoi averi lanciando dolciumi, caramelle gommose e tavolette di cioccolata a destra e a manca e poi, nella seconda parte del film, abbia chiesto i soldi a quel poraccio di Charlie, che non aveva neanche gli occhi per piangere, con fare avido.