Recensione su La talpa

/ 20116.6229 voti

Un adattamento poco riuscito / 8 Marzo 2023 in La talpa

Cast stellare e una buona direzione non riescono a fare della Talpa il capolavoro che tanti hanno creduto di ravvisarvi. Il problema, mi pare, risiede nella natura di adattamento del film. Lo spettatore, a differenza del lettore, non può soffermarsi a riflettere sugli avvenimenti e i personaggi, ma è per così dire trascinato dall’azione, che diventa di conseguenza spesso poco comprensibile. Parallelamente, la natura dei personaggi, e in particolare del protagonista, viene mostrata inevitabilmente dall’esterno, dai loro gesti invece che dai loro pensieri; e così si perde molto. Lo Smiley di Gary Oldman è – soprattutto inizialmente – una sfinge impenetrabile, non l’uomo scialbo, quasi comune ma pieno di risorse interiori dei romanzi di Le Carré. Ma anche fisicamente, del resto, Oldman, che qui non esegue la mirabolante trasformazione fisica di Darkest Hour, ha ben poco a che fare con lo Smiley dei romanzi, basso, sovrappeso e calvo.

Il film comunque si vede volentieri, con la sua messa in scena scarna, a tratti quasi teatrale, e le riprese un po’ accademiche (p.es. i due personaggi inquadrati dai due pannelli di vetro di una porta) ma efficaci. Un momento memorabile e divertente (che però dura troppo poco) è quando i funzionari del Circus si mettono a cantare tutti assieme e con entusiasmo l’inno dell’Unione Sovietica. Un po’ goffo e melenso invece l’intermezzo di Istanbul.

Lascia un commento