Recensione su I Soprano

1 commento

1. Stefania / 5 Dicembre 2016

   Eh, purtroppo, sono cose che possono sembrare viste e riviste ora, dopo che l’asticella dei contenuti e delle messinscene seriali si è alzata da una decina d’anni a questa parte.
   Però, I Soprano, che pure ha i suoi debiti nei confronti di un certo cinema di genere (in particolare, quello contemporaneo di Coppola, di De Palma e, soprattutto, di Scorsese, tanto da “riutilizzare” alcuni dei volti usati nei suoi film), è uno dei momenti-chiave della storia della serialità televisiva internazionale.
   In particolare, affronta la rappresentazione della malavita italoamericana in maniera inedita (non mi si nomini “Terapia e pallottole” come suo simile, per favore 😀 ), ma anche per via dei suoi risvolti intimi, dell’indagine sulla psiche e sulla logica che muove tutti i personaggi, del logorio del protagonista, dell’ineluttabilità della sua condizione, dell’ironia nerissima e della violenza oscura che attraversa l’intero prodotto.
   Non deve piacere per forza (in virtù di queste e/o altre qualità), ma -purparlé- almeno i suoi meriti gli dovrebbero essere riconosciuti, questo sì: quel “nulla di che” è davvero troppo doloroso, non sono riuscita a trattenermi 😀

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