Post-alleniano / 20 Luglio 2017 in Giovani si diventa
La critica lo ha elogiato, il pubblico un po’ lasciato da parte. Io mi trovo, appunto, nel mezzo, tra chi coglie tutti i riferimenti per quarantenni intellettuali, e chi invece avrebbe preferito una commedia meno colta. E il film parla proprio di questo, del gap generazionale tra i meticolosi quarantenni e i recuperatori vintage venticinquenni, che non scavano mai all’origine delle cose. Io, 26enne con qualche anno caratteriale in più, sono al centro tra le due fazioni. Post-alleniano lo hanno definito. Mi sembra una categorizzazione azzeccata.
Recensione da Oscar (3)
Eh eh io l’ho apprezzato da 42enne, però avendo figli sarei dovuto stare “tecnicamente” nel fastidiosissimo lato di Maria Dizzia e Adam Horovitz; naaah, preferisco la compagnia di Watts e Stiller!