Recensione su La collina dei conigli

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13 Ottobre 2013

Richard Adams, prima di metterla per iscritto, raccontava questa storia alle sue figlie. Credo che ora siano tutte in comunità o in manicomio, perché La collina dei conigli è davvero un racconto atroce, non propriamente adatto ad un pubblico in fase di crescita.

Ma nonostante il suo contenuto forte, il romanzo ebbe un’ottima accoglienza e riscosse diversi riconoscimenti nel corso degli anni ’70, tanto da ispirare una serie animata e il film d’animazione di cui stiamo parlando ora.

La pellicola diretta da Martin Rosen si dice sia molto fedele alla sua (senz’altro) traumatizzante controparte cartacea, nonostante le centinaia di omissioni di particolari e morti di cui deve farsi carico.

Tuttavia, il risultato finale resta comunque un prodotto carico di angoscia e oscurità d’animo, a tratti ridicolo, a tratti così triste e ansiolitico da farvi venir voglia di premere Stop e lasciar perdere. Anche perché, detto fra noi, l’interesse per la storia scema a pochi minuti dal suo inizio.

I dialoghi sono terra terra, così come il doppiaggio e la qualità dell’animazione, a dir poco primordiale, dove gli animatori si sono “sforzati” a malapena di far muovere questo piccolo gruppetto di roditori su ambientazioni pittoresche, ma totalmente immobili.
Non c’è niente di vivo che non sia necessario intorno ai protagonisti. E questo, per un film d’animazione è un davvero grave difetto.

Personaggi piatti, morale a sfondo ecologico semi-assente… sentimenti troppo superficiali e volubili per colpire nel segno, scene agghiaccianti e grottesche, fanno di questo lavoro, un film francamente evitabile.

2 commenti

  1. sempreassurda / 13 Ottobre 2013

    Sono d’accordo per quel che riguarda il film ma il libro è davvero molto più riuscito, ecco eviterei di leggerlo sotto i 10 anni ma poi direi che è consigliatissimo. Secondo questo metro della protezione dalle verità della vita riservato ai più piccoli allora bruciamo tutte le storie dei fratelli Grimm, che sicuramente non mancano di crudeltà molto più gratuita di quella di Adams.

  2. Ilcinemasecondome / 13 Ottobre 2013

    Alzo le mani. Non ho letto il libro!

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