Recensione su Viva la libertà

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17 Giugno 2013

Sono in controtendenza rispetto alla maggioranza delle recensioni ma io l’ho trovato puerile. L’ennesima trasposizione della favoletta de il principe e il povero, con qualche variazione e la pretesa di dare una spiegazione alle turbe psicologiche ed alla crisi d’identità di un politico che è lo specchio del suo partito.
Smaccato riferimento (non solo in termini cromatici) alla situazione del PD. Peccato che l’ideologia senza idee lasci il tempo che trova e, nonostante la saggezza di certe massime messe in bocca allo (splendido) Servillo, ricostruire senza proporre non ha molto senso.
Ecco perchè è difficile fare film su questi temi senza scadere nella retorica (passaggio che viene criticato da noi italiani alla maggior parte del cinema a stelle e striscie); il probelma è che film come questo non aiutano neanche più. Sarà nichilismo, non lo so…forse se l’avessero fatto vedere a Bersani prima delle elezioni sarebbe servito a qualcosa.
Ottimo Servillo. E’ l’unico motivo per cui valga la pena vedere il film.

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