Mine vaganti

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Mine vaganti

Laureato da poco, Tommaso ritorna nella sua città natale, Lecce, dove dovrebbe andare ad affiancare suo padre e suo fratello nella gestione del famoso pastificio di famiglia, ma in realtà si è deciso ad approfittare dell'occasione per rivelare a tutti la sua vera vita, quella che conduce a Roma da anni e di cui nessuno sospetta: laurea in Lettere e non in Economia, aspirazioni da scrittore e -soprattutto- una bella storia con un altro uomo; durante la cena scelta per la rivelazione però accade qualcosa che neppure Tommaso avrebbe potuto immaginare...
laschizzacervelli ha scritto questa trama

Titolo Originale: Mine vaganti
Attori principali: Riccardo Scamarcio, Nicole Grimaudo, Alessandro Preziosi, Ennio Fantastichini, Lunetta Savino, Ilaria Occhini, Bianca Nappi, Carmine Recano, Massimiliano Gallo, Paola Minaccioni, Gianluca De Marchi, Mauro Bonaffini, Giorgio Marchesi, Matteo Taranto, Gea Martire, Daniele Pecci, Carolina Crescentini, Elena Sofia Ricci, Emanuela Gabrieli, Giancarlo Monticelli, Crescenza Guarnieri, Joselito Gargasole, Giampaolo Morelli, Patrizia Carla Guido, Cosimo Tomei, Barbara De Matteis, Claudio Cozzolino, Loredana Limblici, Ludovica Centonze, Aurora Persano, Dario Bandiera, Ermanno Spera, Mostra tutti

Regia: Ferzan Özpetek
Sceneggiatura/Autore: Ferzan Özpetek, Ivan Cotroneo
Colonna sonora: Pasquale Catalano
Fotografia: Maurizio Calvesi
Costumi: Alessandro Lai
Produttore: Domenico Procacci
Produzione: Italia
Genere: Drammatico, Commedia, Romantico
Durata: 108 minuti

Dove vedere in streaming Mine vaganti

Sufficiente / 12 Agosto 2015 in Mine vaganti

Senza mai aver visto i film di Ozpetek, ho sempre scherzato sul fatto che al loro interno ci fossero
-un gay
-una scena col mare
-un innamorato non corrisposto
-una provincia italiana

Che dire, c’ho preso quasi su tutto.
Non amo Ozpetek e non amo il cinema italiano, gran bel cast, compatibile con la qualità che offre il nostro paese, ma film assolutamente sacrificabile.

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30 Maggio 2013 in Mine vaganti

Visto due volte a distanza di anni. Merita uguale.

Un Ozpetec “migliorato”! / 25 Marzo 2013 in Mine vaganti

Finalmente Ozpetek abbandona le arie tristi e sconsolate dei drammi amorosi de “Le Fate Ignoranti” o “Saturno Contro”… e confeziona questa allegra trovata piena di gag, situazioni esilaranti e personaggi coloriti! Rivederlo (la 3a volta!) mi ha divertito tanto e fatto pensare a quanto stiamo ancora indietro con la mentalità…a quanto la gente non sia davvero al passo coi tempi! fortuna che la mia famiglia non è cosi!

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Divertente commedia che fa riflettere / 17 Ottobre 2012 in Mine vaganti

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Davvero divertente! Mi aspettavo una cosa più tragica, stile Fate ignoranti, invece devo dire che questo è un delizioso film, che fa ridere (certo) ma fa anche riflettere. Simpaticissime le scene con gli amici di Tommaso, soprattutto a cena e al balletto in spiaggia, troppo forti! Ironia e battute piacevoli senza mai scendere nel volgare! Ottime interpretazioni degli attori! Splendida colonna sonora!!

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senza nulla osare / 6 Aprile 2011 in Mine vaganti

Cominciamo con quello che mi è piaciuto: il registro comico, che dovrebbe farsi più tagliente, la fine della Occhini.
Cosa non mi è proprio piaciuto: la costruzione del personaggio della Grimaudo, certamente segnato da un montaggio infelice, per me è anche un personaggio che si poteva benissimo tagliare, a che serve? (ad un certo punto lei sa dell’omosessualità di Tommaso, quando glielo ha detto? Lei ovviamente non fa una piega e perchè mai? Forse perchè è giovane? No, ha sofferto!); l’uso di Lecce, se Istanbul ce l’aveva fatta respirare e Roma ce l’aveva fatta vivere, Lecce la lascia lì, vuoto teatrino dei personaggi che si avvicendano sul suo sfondo.
Ozpetek confeziona il suo film ricalcando Saturno contro, senza osare nulla, affondando nella cifra stilistica del “piacente” e così facendo rischia di impantanarsi in suoi personali clichè: la coppia bella, ormai quasi casta (il sesso si riduce ad un bacio, poi stacco, sono abbracciati a letto…fate voi), buonissima e inossidabile; gli altri tutti un po’ macchiettistici; gli etero un pochetto molto poco affascinati (terribile la coppia della sorella e del cognato e delle loro figlie, ma perchè?) e sicuramente, se omofobi, almeno insinceri (c’era bisogno di fare del padre del protagonista un fedigrafo? Perchè? anche una persona retta può essere omofoba), almeno che non soffrano. Eh sì la sofferenza è la cifra della follia, dell’irregolarità, della vita veramente vissuta e ci fa essere molto aperti, tolleranti e giusti (guardare la nonna, che però, ammettiamolo, è stata incapace di inculcare un po’ di buon senso nei suoi figli, ma si sa, solo il dolore o l’irregolarità, meglio se coniugati, rende speciali).

Consiglierei ad Ozpetek di osare un gay single e molto molto dedito al sesso promiscuo; di evitare di renderci simpatici tutti quanti perchè hanno sofferto; di rendere giustizia alle materie scietifiche, anch’esse producono esseri sensibili, non solo le belle lettere; di inventarsi qualcosa registicamente (troppe tavolate con la cinepresa che gira intorno, a parte questo…nulla), di osare davvero, di rompere gli schemi, di essere un po’ più camp.
Noto che negli anni si sta facendo conservatore: almeno in Hammam il sesso era guardato, quindi estremamente sensuale; ne “Le fate ignoranti” era praticato con baldanza….ora son tutti professorini e c’è solo il bacio.

Ma Ozpeteck ha una valenza sociale? Ahimè sì, ho sentito dire da persone entusiaste del film che non hanno tollerato la visione del casto bacio, si sono voltate, quindi siamo proprio nel 2010, mica nel 2000.

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