. / 17 Dicembre 2016 in Tom à la ferme
Il film finora più cupo e angoscioso di Dolan è una sorta di thriller psicologico molto rarefatto e violento, girato con la solita maestria e recitato da lui stesso con un gran buon risultato. Sicuramente il suo stile, quando più marcato, è la mia cup of tea e in questo lungometraggio, dove è decisamente più controllato e discreto mi è mancato qualcosa. Poco male però, la storia in sè è matura e sfaccettata, piena di sfumature e interrogativi e regge il film fino al finale molto poetico e rassicurante.
Recensione da Oscar
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