Non mi uccidere
/ 20213.414 votiMirta e il suo ragazzo, Robin, muoiono, uccisi da un'overdose. Ma la ragazza torna in vita e scopre che, per continuare a esistere, deve nutrirsi di esseri umani vivi.
Stefania ha scritto questa trama
Titolo Originale: Non mi uccidere
Attori principali: Alice Pagani, Rocco Fasano, Silvia Calderoni, Fabrizio Ferracane, Sergio Albelli, Giacomo Ferrara, Anita Caprioli, Federico Ielapi, Esther Elisha, Marco Pancrazi
Regia: Andrea De Sica
Sceneggiatura/Autore: Gianni Romoli, Eleonora Trucchi, Giacomo Mazzariol, Andrea De Sica, Antonio Le Fosse, Marco Raspanti, Romulo Emmanuel Salvador
Colonna sonora: Andrea Farri, Andrea De Sica
Fotografia: Francesco Di Giacomo
Produttore: Gregorio Paonessa, Marta Donzelli
Produzione: Italia
Genere: Drammatico, Horror, Fantasy, Romantico
Durata: 90 minuti
Dove vedere in streaming Non mi uccidere
Discreto film, una sorta di risposta italiana a Twilight.
Mirta (Alice Pagani) è innamorata di Robin (Rocco Fasano); i due muoiono insieme in un patto d’amore, Mirta “risorge” e cercherà di ricongiungersi al suo Robin.
Storia d’amore fantastica, all’inizio si è un po’ scettici sulla fiducia e sull’amore di Mirta per Robin; però
il film ha un discreto ritmo, anche se qualche buon idea non viene sviluppata fino in fondo.
Insomma piacevole filmetto d’intrattenimento, fa piacere vedere film italiani che provano a sperimentare qualcosa
di diverso dalla solita commedia (anche se questo deriva da un libro) anche se la recitazione e la storia non
convincono fino in fondo.
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Che roba è? Una scopiazzata da Twilight recitata da soap opera con una buona fotografia (devo ammetterlo), tante idee buttate la e lasciate a morire…
Pessimo. Finora il peggior film del 2022.
2/10.
Ho letto i romanzi un sacco di anni fa e volevo dargli una possibilità nonostante i voti, ma proprio non ci siamo. Regia e fotografia non sono male, ma il tutto è raccontato coi piedi, il che mi dispiace perché era una gran bella storia. Gli attori sono passabili, non sono una fan della recitazione italiana ma ammetto che c’è di peggio.