Recensione su La zona d'interesse

/ 20237.677 voti

Inquietante / 4 Aprile 2024 in La zona d'interesse

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Finalmente ho visto questo film, dopo aver accuratamente evitato di leggere recensioni ma con molte aspettative, visti l’entusiasmo generale e i premi Oscar ricevuti. E in effetti le aspettative non sono state deluse. La trama narra di un comandante nazista e la sua famiglia, moglie e 5 figli, e la loro quotidianità nella villa in cui vivono, confinante con il campo di sterminio di Auschwitz. Il suono è l’elemento più potente, un sottofondo costante fatto di urla strazianti, spari, rumori e latrati che provengono dal campo, che lasciano completamente indifferenti gli abitanti della villa, intenti a coltivare fiori, fare picnic e a “crescere i bambini sani e forti”. Di notte è impossibile non vedere il rosso dei forni crematori e nondimeno si può (Si, si può anche da spettatori!) sentire l’orribile odore proveniente da essi. Tanto che la madre della proprietaria di casa, ospite arrivata da poco, improvvisamente scappa senza nemmeno salutare. Di notte una ragazza che di giorno lavora insieme ad altre persone presso la casa, furtivamente nasconde cibo per i deportati nei cespugli adiacenti i campi. La moglie del nazista seleziona oggetti, anche di valore, prelevati dai deportati, e se ne impossessa o regala alla servitù. Tutto avviene nella più totale indifferenza, come se fosse normale. Molto efficace la scelta di girare senza set e con telecamere nascoste, si apprezza così una recitazione molto naturale e credibile. Un film decisamente diverso da ogni altro sul tema, duro e spietato pur senza mostrare mai alcuna scena dell’ interno del campo. La fredda impassibilità di tutti (inconsapevoli i piccoli o no) i colori, i rumori, il progetto di un nuovo forno più efficiente, l’ assurda normalità della vita familiare, con ospiti e feste come se nulla fosse, e tanto altro ancora, fanno di questo film un’opera unica, che colpisce lo spettatore attraverso i sensi, e che resta a lungo in mente. Ho visto il film in lingua originale e conto di rivederlo tradotto, anche per cogliere altri particolari magari sfuggiti. Mi è piaciuto molto, sicuramente un film che non si dimentica.

2 commenti

  1. Stefania / 5 Aprile 2024

    Se, per caso, t’interessasse approfondire la storia di Rudolf Höss su cui si basa il film, qui trovi un approfondimento: https://www.nientepopcorn.it/notizie/curiosita/la-zona-dinteresse-film-storia-vera-rudolf-hoss-shoah-142589/

    • Ania / 5 Aprile 2024

      Grazie Stefania, l’ho appena letto ed è interessantissimo.
      Mi manca di vedere il documentario Final Account di Luke Holland, che spero di recuperare al più presto.

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