Recensione su The Hurt Locker

Item: The Hurt Locker
Rating: 7
Author: donmo

/ 20087.2294 voti

Regia:

Kathryn Bigelow,

donmo

1 Settembre 2012

Sceneggiato da un giornalista embedded, è in certo senso anche girato con una tecnica embedded. Lo stile documentaristico della regista trascina lo spettatore al centro della scena e ve lo tiene inchiodato per oltre due ore di tensione e adrenalina al massimo livello. Bravissimi gli attori, ma nuoce forse un certo estetismo dal quale non vanno esenti neppure le scene più crude. Tanto che alla fine la domanda che emerge è: ma è realmente un film contro la guerra?
No, non è un Rambo ambientato in Iraq, come pure è stato scritto. Fatto sta, però, che quest’ultimo non sarebbe mai tornato al fronte, pr non avendo nulla da perdere, James invece ci torna, pur potendo perdere moglie e figlio.
“La guerra è come una droga, crea dipendenza”, dice la tagline del film. E come in tutte le dipendenze, una quota parte di responsabilità l’hanno pure gli assuntori, non solo gli spacciatori

Recensione da Oscar (1)

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2 commenti

signormario / 1 Settembre 2012
Credo sia un film nè a favore, nè contro la guerra. Non vuole veicolare giudizi, ma solo dar spunto a riflessioni ed opinioni personalissime di ciascuno spettatore. Un film eccellente, a mio parere.
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Socrates gone mad / 1 Settembre 2012
Non credo proprio che il fatto che il protagonista ritorni al fronte sia un elemento che viene presentato a favore della guerra, semmai il contrario. La scelta di quel soldato è una scelta imposta. Chi si trova a che fare con la guerra e con le pulsioni primitive che essa scatena spesso fatica a reinserirsi in un contesto sociale “normale”, poiché gli shock che ha provato sul campo di battaglia, il fatto di essere sempre sospeso tra la vita e la morte, lo rendono insensibile ed alienato verso tutto il resto. Per questo il protagonista alla fine riesce a vivere solo in un ambiente al limite, perché ha perso ogni emozione e contatto con il mondo esterno. Se questo mostrare come un uomo venga derubato della propria vita non è contro la guerra non so cosa possa esserlo.
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