Rambo: Last Blood

Anche con le grinze in faccia e un bastone che gli sarebbe servito a fargli da aiuto, Stallone veste ancora una volta (l’ultima?) i panni di uno dei suoi personaggi di spicco.
E quest’ultimo film riesce meglio del precedente, forse aiutato da una storia di salvataggio e vendetta alla “Taken – Io Vi Troveró” con un mix di adrenalina nella seconda parte, tra scontri a fuoco e trappole alla “Saw”.
Anche se tutto è niente di nuovo, questo film è proprio fico!
Un bel 7, sangue e violenza come si addice (e come vuole il pubblico!). Bell’idea vedere ripercorrere alcune scene di tutti i Rambo precedenti fino a questo: molto celebrativo.
Mó basta Silvè, vattene in pensione!
7/10.

Ultimo film su Rambo (per ora).
John Rambo (Sylvester Stallone) conduce una vita pacifica in un ranch in Arizona, dove vive con l’amica Maria e la nipote Gabrielle che per lui è
come una figlia. Nel prologo lo troviamo impegnato a rintracciare tre escursionisti dispersi durante un violento temporale;
purtroppo ne salva solo uno e si sente in colpa per questo.
Successivamente Gabrielle si reca di nascosto in Messico per ritrovare il padre che l’ha abbandonata; quando non fa più ritorno Rambo
parte in missione per ritrovarla.
Prima parte più lenta nell’attesa degli eventi; la missione in Messico assomiglia più a una “solita” vendetta di un padre arrabbiato.
Nella seconda parte invece ritroviamo più lo spirito battagliero di John, con i tunnel costruiti sotto il ranch e le trappole mortali
anche se è molto più sanguinario che nei precedenti capitoli. Violento, forse in modo eccessivo e il trailer svela forse qualcosa di troppo
però la pellicola è godibile e nella seconda parte (con la preparazione delle trappole) è molto interessante.
Nel resto del cast da citare Paz Vega nei panni della donna messicana che aiuta Rambo.