The Hurt Locker

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The Hurt Locker

Il difficile e pericoloso lavoro degli artificieri americani durante la guerra in Iraq raccontato attraverso gli occhi di tre soldati, il sergente William James, il sergente JT Sanborn e lo specilista Owen Eldridge, impegnati a svolgere il loro rischioso compito, che potrebbe costar loro la vita. Nel 2010 The Hurt Locker ha vinto sei Oscar: Miglior Film, Miglior Regia (Kathryn Bigelow), Miglior Sceneggiatura Originale (Mark Boal), Miglior Montaggio (Chris Innis, Bob Murawski), Miglior Sonoro (Paul N. J. Ottosson, Ray Beckett) e Miglior Montaggio Sonoro (Paul N. J. Ottosson).
schizoidman ha scritto questa trama

Titolo Originale: The Hurt Locker
Attori principali: Jeremy Renner, Anthony Mackie, Brian Geraghty, David Morse, Guy Pearce, Evangeline Lilly, Ralph Fiennes, Christian Camargo, Christopher Sayegh, Suhail Aldabbach, David Gueriera, Nabil Koni, Sam Spruell, Sam Redford, Erin Gann, Malcolm Barrett, Kristoffer Ryan Winters, J.J. Kandel, Hani Al Naimi, Anas Wellman, Kate Mines, Yousef Shweihat, Feisal Sadoun, Barrie Rice, Imad Daoudi, Justin Campbell, Ryan Tramont, Hasan Darwish, Wasfi Amour, Nibras Qassem, Ben Thomas, Nader Tarawneh, Omar Mario, Fleming Campbell, Mostra tutti

Regia: Kathryn Bigelow
Sceneggiatura/Autore: Mark Boal
Colonna sonora: Marco Beltrami, Buck Sanders
Fotografia: Barry Ackroyd
Costumi: George L. Little, Moira Anne Meyer, Vicky Mulholland, Sara Rakhshandeh
Produttore: Kathryn Bigelow, Mark Boal, Nicolas Chartier, Jenn Lee, Greg Shapiro, Tony Mark
Produzione: Usa
Genere: Drammatico, Thriller, Guerra
Durata: 131 minuti

Dove vedere in streaming The Hurt Locker

La guerra in iraq / 20 Marzo 2020 in The Hurt Locker

Sa di già visto per l’ambientazione. La scenografia sembra essere stata riciclata da altri film americani sulla guerra. Il film è ben fatto. Viene esaltata la crudezza della guerra in iraq, ed è abbastanza realistico. Non è un film di azione, anche se i momenti concitati non mancano, neanche un film documentario anche se ci si avvicina molto. Il tema riguarda la dura vita degli artificieri. Un tema che permette facilmente di attrarre l’attenzione dello spettatore…infatti la tensione è alta: ci si domanda ogni volta se esplode o non esplode. In ogni caso è il carattere esuberante e sprezzante del pericolo del protagonista che rende il film meno pesante.

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Six Academy.. / 7 Febbraio 2016 in The Hurt Locker

La guerra firmata Kathryn Bigelow. Emozionante Jeremy Renner(che meritava l’OSCAR) e un fantastico Ralph Fiennes che recita per manco 5 minuti. Bello,ma troppi OSCAR! Miglior regista era per il Tarantino dei Bastardi!

Sguardo e Estetica / 27 Gennaio 2015 in The Hurt Locker

L’estetizzazione della violenza ha contribuito alle critiche dei più maliziosi, ma lo sguardo della Bigelow è quanto mai apolitico seppur convenzionale, evitando disonestà intellettuale o facili moralismi e lasciando ai posteri l’ardua sentenza.

Oscar non meritato / 17 Febbraio 2014 in The Hurt Locker

Il film prende una piega interessante quando il protagonista fa il suo ingresso nella storia anche se alla fine di tutto rimangono soltanto micce inesplose, detriti e soldati americani drogati di guerra. Guardabile ma non da Oscar!

La guerra raccontata da una donna / 29 Dicembre 2012 in The Hurt Locker

La guerra in Iraq, un gruppo di soldati del gruppo degli artificieri e sminatori dell’esercito degli Stati Uniti, una lotta tra la vita e la morte, tra la convinzione e il dubbio di aver intrapreso la strada giusta, un conto alla rovescia che li separa dal ritorno a casa. Nel gruppo di artificieri c’è il caposquadra JT Sanborn (Jeremy Renner), sprezzante del pericolo, tanto da disinnescare le bombe senza le adeguate protezioni, il sergente Will James (Anthony Mackie), convinto soldato, che vede traballare le sue convinzioni man mano che i giorni passano e lo specialista Owen Eldrige (Brian Geraghty), inesperto e pauroso.

Insomma, nel film della Bigelow ci sono i diversi caratteri che si relazionano con la guerra in Iraq (nulla di nuovo), ci racconta come la guerra possa far traballare le certezze e le idee dei soldati al fronte, che combattono per un ideale, per una convinzione o per una costrizione e riesce a renderlo toccante, ma allo stesso tempo duro, mostrandoci le debolezze di tutti i personaggi. Un buon uso del rallentato che enfatizza la forza delle scene, lasciandoti con il fiato sospeso e portandoti a vivere le emozioni dei protagonisti.

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