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Quella casa nel bosco

/ 20126.4365 voti

Cliché… o no? / 4 Aprile 2020 in Quella casa nel bosco

Il film sembra il classico teen-horror, seppur tutti gli attori erano più che 30enni durante le riprese.
Un gruppo di amici ben assortiti che vuole trascorrere alcuni giorni di vacanza in una casa in un bosco.
C’è persino la stazione di servizio abbandonata e gestita da un tizio strano.
Poi però, continuando nella visione, si capisce che non è il classico film horror come ce ne sono stati a bizzeffe fra gli anni 90 e 2000.
Solo dopo un’ora abbondante si capisce perché succede tutto ciò che abbiamo visto sullo schermo fino a quel momento. La casa non è una casa qualsiasi, ma soprattutto il mondo in cui si stanno svolgendo i fatti non è come sembra…

Nel cast spicca Chris “Thor” Hemsworth, mentre la sceneggiatura è stata scritta nientepopodimeno che da Joss Whedon che proprio nello stesso anno fece uscire anche il primo “Avengers”.
Alla regia (e come co-sceneggiatore) l’esordiente Drew Goddard, già noto per la sceneggiatura di “Cloverfield”.

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Quella Casa nel Bosco: Tu credi di conoscere la storia, tu credi di conoscere quel luogo… apri gli occhi… scopri il segreto nascosto in quella casa. / 21 Agosto 2019 in Quella casa nel bosco

Quella casa nel bosco è un film del 2012, diretto da Drew Goddard (famoso come sceneggiatore di film come Cloverfield e la settima stagione di Buffy, l’ammazzavampiri) e scritto in collaborazione con Joss Whedon che ne è anche il produttore (creatore della serie Buffy, l’ammazzavampiri e The Avengers).
Il film racconta la terribile avventura di cinque ragazzi universitari durante un week-end in una casa (di un parente di uno dei ragazzi) situata in un bosco.
In Quella casa nel bosco non è quello che sembra, infatti, i cinque protagonisti: Dana, Curt, Jules, Marty e Holdend riescono ad arrivare in quella remota e strana casa dopo aver chiesto a un inquietante proprietario di un distributore di benzina sulla strada il quale li avverte che riusciranno ad arrivare ma sicuramente non potranno più tornare indietro da quella casa. Gli amici, nonostante qualche piccola sorpresa iniziale si sistemano con entusiasmo nella casa e non sanno che due tecnici di un sofisticato impianto segreto, li osservano e scommettono insieme ai colleghi, quale sarà lo scenario dell’orrore che i ragazzi sceglieranno inconsapevolmente. Proprio mentre si stanno divertendo e trascorrendo una piacevole serata in casa, ecco che all’improvviso si apre la botola che conduce alla cantina e, spinti dalla curiosità, scenderanno e scopriranno alcuni oggetti curiosi e sarà proprio uno di questi oggetti ad aprire un’inquietante e terribile incubo dal quale non si sa chi ne uscirà vivo.
Personalmente da Quella casa nel bosco mi aspettavo molto, leggendo la trama mi sono incuriosita tantissimo e mi aspettavo qualcosa di spaventoso e terrificante e invece, mi sono trovata dentro ad una sorta di Grande Fratello dell’orrore. Non mi è piaciuto molto, nonostante qualche scena mi sia piaciuta più di altri ma, niente che mi abbia fatto rimanere con il fiato sospeso e in apprensione per tutta la durata della pellicola.
Non avevo mai sentito parlare prima d’ora di Quella casa nel bosco e mi sono ritrovata a guardarlo per caso, scegliendolo tra i mille titoli su Netflix e avendo voglia di un film dell’orrore ho optato per questo, incuriosita dal titolo principalmente e poi dalla trama.
Non ho trovato personaggi che mi sono piaciuti in modo particolare e, tranne Chris Hemsworth, attore che mi piace tantissimo e conosciuto come interprete di Thor, e Jesse Williams, interprete di Grey’s Anathomy, altri attori non li conoscevo. Il mio personaggio preferito della storia è sicuramente Marty, preferito è un parolone, ma, sicuramente quello che mi è piaciuto di più tra tutti, soprattutto per la sua intelligenza e per aver intuito che qualcosa non andasse ma non ascoltato da nessuno, sembrava il più tonto ma alla fine è stato il più sveglio del gruppo!
Il finale mi ha lasciato un po’ perplessa e senza le risposte alle domande che mi ponevo durante la visione del film, ossia “Ma perché tutto questo?” “Chi guarda tutto quanto?” “Ma c’è il resto del mondo che sta seguendo ciò che succede in quella casa, oppure no?” Non riuscivo a

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31 Marzo 2017 in Quella casa nel bosco

Un horror tipico, con situazioni e svolgimento prevedibili fin dalle prime scene… in realtà dalle seconde, perché le prime introducono il motivo per cui stiamo per vedere un horror tipico e prevedibile.
Il trucco utilizzato per spiegare la “banalità” delle situazioni è brillante e, se non ci fossero stati ovvi problemi di copyright nei confronti di molti dei mostri mostrati, sarebbe diventato anche un divertente “celo, celo, manca”.
Il finale è quasi prevedibile, vista la situazione, ma perfettamente in sintonia con il resto.
Temevo solo una boiata… invece è stata una boiata divertente.

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La spiegazione a tutti gli horror e splatter / 18 Agosto 2015 in Quella casa nel bosco

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Perché tutti gli horror sono così simili fra loro rasentando la banalità? Perché tutti i protagonisti muoiono fra atroci sofferenze e spargimenti di sangue?
Semplice, perché così deve essere, altrimenti gli Antichi si risvegliano. Il rituale deve essere rispettato e dalla notte dei tempi questo si è evoluto fino ai giorni nostri.
Si potrebbe obbiettare che gli horror nelle altre culture sono differenti ma nel film c’è la risposta anche per questo.

Ottimo film se si mette da parte qualche pecca.. per esempio, in un sistema così sofisticato come può essere facilmente accessibile un pulsante rosso così pericoloso?

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Inaspettatamente bello / 16 Agosto 2015 in Quella casa nel bosco

Rispetto ai tanti film pseudo-horror sfornati in questi anni, ho trovato in questa pellicola idee ben sviluppate e avvincenti, a tratti sembra riprendere la solita linea guida deludente ma poi accade qualcosa che cambia le carte in regola…

2 Gennaio 2015 in Quella casa nel bosco

The Cabin in the Woods.

Quella Casa nel Bosco.

Regia di Drew Goddard.
Sceneggiatura di Joss Whedon (Buffy, The Avengers) e dello stesso Goddard.
Cinque personaggi stereotipati: atleta, gatta morta, vergine, secchione e nerd strafatto.
Maniaco omicida o maniaci (tutto dipende dai protagonisti).
Casa nel bosco.
Armi da taglio.
Apposto.
Solito filmetto horror/slasher…

Vederlo o meno non vi cambierà la vita. È stato un piacere, alla prossima recensione…

Ovviamente non è tutto.
Eppure molti definiscono e hanno definito così questo film.
E no cari miei, di banale non c’è nulla; questa, anzi ‘quella casa nel bosco ’ è un colpo di genio pazzesco.

Non conoscevo benissimo Joss Whedon prima di questa pellicola (ehm, si rimedierò), ma non voglio parlare di lui. Parliamo della sua ennesima creazione.

Primissimi minuti e immediatamente capiamo di trovarci di fronte a qualcosa fuori del comune, e questo semplicemente dalla presentazione del titolo: GENIO.
Il film poi prosegue come un comunissimo slasher, e per chi come me non si è documentato minimamente su ciò che stava per vedere, poteva sembrare il solito già visto, facilmente evitabile. Eppure man mano che ci addentriamo alla scoperta di quell’inquietante casa nel bosco, qualcosa di orribilmente affascinante si mostra a noi spettatori sfiduciati.
Alla base c’è una catarsi, il sacrificio supremo dei cinque personaggi, tra cui il grande e valoroso Thor, che se pur consapevoli, sono manipolati, o meglio influenzati a comportarsi in maniera completamente diversa da quell’abituale; ma è la consapevolezza a disinnescare la banalità. Senza anticipare nulla sulla trama per poi intaccarne la visione, la vicenda procede come una parodia del genere di riferimento. Un’elevata enfatizzazione dei clichè, evidenzia non solo il messaggio fine a se stesso dell’opera: siamo noi a decidere del nostro destino, o è qualcun altro a scegliere per noi?, va addirittura oltre cercando di tirare le somme.
L’horror è arrivato quasi a fine anno. L’insegnante adesso non né può più del suo solito comportamento. Pretende da lui impegno, dedizione, creatività.
Ebbene questa pellicola è la professoressa di turno, stanca di ciò che l’horror è diventato, di conseguenza prende il suo alunno e molto semplicemente gli mostra gli orrori che fino ad ora è stato capace di fare. Una parodia, quindi, che non si limita semplicemente ad imitare un particolare tipo di trasposizione cinematografica. L’intento è quello di sbeffeggiare l’intero genere horror che negli ultimi tempi abbiamo e ci hanno costretto a sorbire, e a mio modestissimo, e sottolineo modestissimo, parere ci riesce alla grande.
Una tensione che inspiegabilmente ti accompagna per tutta la vicenda, nonostante arrivi alla consapevolezza che ciò che stai guardando non ha nulla per alimentarla.
Finale completamente folle e in linea con l’ultima mezz’ora. Una chicca da non perdere assolutamente.

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25 Dicembre 2014 in Quella casa nel bosco

Niente da dire, giusto…solo a me è sembrata la stessa casa del film remake ‘la Casa’ ? :’D

Promosso! / 3 Settembre 2014 in Quella casa nel bosco

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Divertente e scanzonato, Quella casa nel bosco si presenta come un film che calca un selciato battuto da un’infinità di registi prima, con qualche guizzo di originalità, riesce a intrattenere, divertire e raramente spaventa. La trovata interessante è la macchinazione che si presume sia celata dietro ogni film horror, tramite la quale viene impedita la diffusione sulla terra di antiche divinità (Lovecraft).
Mi ha piacevolmente sorpreso la parte finale del film, dove la pellicola raggiunge l’apice con uno scontro epocale davvero colmo di sangue.

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/ 31 Agosto 2014 in Quella casa nel bosco

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Poteva essere definito accettabile solo per l’idea della rimpatriata dei “cattivi” degli horror più celebri. Ma il finale, oltre a trasformarsi in un miscuglio indefinito tra l’horror e il fantasy, è a dir poco imbarazzante.

Seriamente?!?!? / 1 Luglio 2014 in Quella casa nel bosco

Da amante dei film horror non potevo non vedere questo film, classificatosi come uno dei 10 migliori film horror del 2012. Che dire, l’idea era buona, innovativa, anche se partiva dai soliti canoni dei film horror, ed è infatti risultato scontato dopo poco: appena partito abbiamo scommesso sull’ordine di morte dei ragazzi, e naturalmente ci abbiamo dato. Il film è noioso, i personaggi e le motivazioni non vengono approfonditi quasi per niente, e la paura non mi ha sfiorato neanche un secondo. Insomma, un’altra bella idea sviluppata malissimo. SCONSIGLIATO.

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8 Marzo 2014 in Quella casa nel bosco

E’ molto difficile parlare di questo film, davvero molto difficile, è un film atipico che mi ha lasciato dentro una ridda di sentimenti molto contrastanti.
A prima vista potrebbe sembrare il classico film alla “Venerdì 13” o alla “Non aprite quella porta” o, meglio ancora, a “La casa”(e infatti il regista, l’esordiente Drew Goddard, si rifà molto al film di Sam Raimj), ma è qualcosa di ben diverso e di molto più complesso e paradossale.
L’inizio segue i soliti cliché, cinque ragazzi stereotipati(l’aitante ragazzotto tutto muscoli, la biondona facile, il bruttino intellettuale, il fattone tutto “peace e love”, la brava ragazza), un luogo isolato e maledetto(un misterioso bosco in cui si nasconde la minaccia), tutto sembra condurre al classico film horror ma ben presto la situazione si rovescia completamente, trasformando il classico film dalle inquietanti presenze in una ridda di orrore capace di impallidire anche un Lovercraf(gli ultimi venti-venticinque minuti del film sono qualcosa di terribile e di assurdo per me).
Un horror completamente stravolto rispetto a quelli che sono i canoni tipici del genere, devo dire una bella scommessa da parte di Goddard, esordiente al cinema ma con anni di “regia televisiva” alle spalle(è stato sceneggiatore di serie cult come Buffy-l’ammazzavampiri, come “Alias” e soprattutto come “Lost” dal quale ha attinto a piene mani per questo suo film), scommessa che, a quanto mi è sembrato di vedere, è riuscito a vincere alla grande.
Sostanzialmente buono il cast al quale si alternano volti conosciuti come Richard Jenkins e Chris Hemsworth a sconosciuti come Kirsten Connolly(da menzionare anche, in una piccola parte, la sempreverde Sigourney Weaver).
Un ottimo film ma soprattutto originale, qualità questa, al giorno d’oggi, purtroppo quasi sconosciuta a Hollywood.
Come l’ha definito qualcuno “un manualetto dei film horror”, un film che, con intelligenza e ironia, strizza l’occhio a un genere oramai troppo abusato a Hollywood.

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6,5 / 14 Ottobre 2013 in Quella casa nel bosco

E’ un film che vuole essere horror ma allo stesso tempo parodia, e cerca di scardinare il genere nei suoi clichè, talvolta facendone il pieno. Tutto rimane sapiente e controllato in sceneggiatura (certamente non visivamente) e a prender piede è più spesso l’humor piuttosto che la paura. Tutto questo mescolio, seppur, come detto, sapiente, crea uno strano gusto e l’effetto finale si attesta non molto lontano da una media in cui non è molto chiaro il ruolo di questo film.

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Uno dei film peggiori che io abbia mai visto / 23 Agosto 2013 in Quella casa nel bosco

Dal trailer sembrava un film anche decente ma appena iniziato ho capito subito che era orribile, storia poco interessante ma soprattutto soliti personaggi subdoli e creature fatte male al computer, lo sconsiglio fortemente.

non è una recensione :) / 20 Luglio 2013 in Quella casa nel bosco

Ma come uno dei migliori horror degli ultimi anni (se non il migliore!) e ha una media di 6,5? Io l’ho trovato splendido. Si sente la mano geniale di Joss whedon.

16 Giugno 2013 in Quella casa nel bosco

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Non amo molto questo genere di horror, ma amo l’horror, quindi dopo luuuuunghe riflessioni (e con molti dubbi) ho deciso di vedere questo film.
L’inizio non è grandioso. Poi si sviluppa meglio, anche se a tratti l’ho trovato un po’ noioso.
L’idea della cantina e quindi della possibilità di scegliere come morire, mi è piaciuta tanto, perchè non ho mai visto un film organizzato in quel modo.(chiedo venia se la mia ignoranza mi ha nascosto l’esistenza di film simili)
Bello che nei sotterranei ci fossero i classici mostri dei film horror, anche se proposti in una chiave diversa. Insomma, hanno preso delle cose che ormai non spaventano più nessuno, che erano dei classici e sono diventati dei mostriciattoli triti e ritriti senza un minimo di originalità, e li hanno trasformati senza modificarli affatto.
Questo perchè hanno cambiato l’idea di loro. Non sono più cose nascoste, che nessuno controlla e può intrappolare. Adesso sono degli strumenti dell’uomo, che possono essere manipolati e utilizzati a suo piacimento. è questo concetto che mi è piaciuto, che fossero delle armi, piuttosto che gli assassini stessi.
Il finale non mi è piaciuto molto, dico la verità.
Tutta la roba dei mostri antichi che volevano distruggere il mondo e dei sacrifici e quant’altro, mi sono sembrati eccessivi.
Merita un 6, tuttavia, anche se vorrei dargli di più.

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26 Maggio 2013 in Quella casa nel bosco

All’inizio ero un pò scettico quando si parlava di idea originale riguardo a questo film; sarà il solito horror con la casa nel bosco e creature “demoniache” invitate per sbaglio che fanno strage di ragazzi. Invece mi sono dovuto ricredere, un bell’horror abbastanza particolare. Il solito prototipo di ragazzi: la ragazza facile (volevo usare un altro termine che descriveva meglio il tipo ma mi sono tenuto), l’atleta, l’intelettuale (o presunto tale visto che fisicamente è ben messo anche lui), la secchiona vergine (anche qui però lontano dall’essere “bruttina”) e il buffone (un pò fumato). Si ritrovano in una casa nel bosco mentre oscure macchinazioni lavorano dietro le quinte. Il finale è un bagno di sangue con varie e particolari creature che invadono lo schermo. Cameo nel finale di Sigourney Weaver, mentre tra i ragazzi troviamo anche Thor mentre uno dei “cospiratori” è Richard Jenkins (Six feet under); sexy balletti di Jules e una splendida battuta della Weaver con la vergine.

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Viaggio nei sotterranei dell’horror / 17 Maggio 2013 in Quella casa nel bosco

In ogni film horror che (non) si rispetti, arriva il momento in cui i protagonisti, braccati da creature più o meno spaventose, decidono di dividersi.

Succede anche in Quella casa nel bosco, diretto da Drew Goddard e scritto e prodotto da Joss Whedon.

Solito film con un gruppo di studenti vittime delle peggiori efferatezze? Per niente.

A differenza di tanti altri lungometraggi dell’orrore, Quella casa nel bosco non si limita a riproporre prevedibili cliché, ma li spiega anche.

Spiega perché i protagonisti non ascoltano gli avvertimenti di un sinistro benzinaio, spiega perché non si può fare a meno di aprire porte o botole che farebbero bene a rimanere chiuse e, sì, spiega anche perché tutti sentono l’irrefrenabile bisogno di dividersi.

Whedon e Goddard mettono in piedi un film a metà tra il divertissement e un’ironica riflessione sul genere.

C’è il tentativo di leggere, dietro gli stereotipi, un’ancestralità rituale che affonda le proprie radici nel mito e nei riti di passaggio, c’è una riflessione su quello che il pubblico, entità inafferrabile, pretende di vedere sul grande schermo, in combutta con sceneggiatori e registi incapaci di compiere scelte narrative coraggiose.

Ma quanto davvero si può cambiare un genere? Fino a che punto si può mescolare, contaminare, smontare senza perdere di vista l’obiettivo finale, la paura?

Whedon e Goddard sembrano conoscere la risposta. Una casa nel bosco insinua molteplici riflessioni senza mai annoiare, complice anche una folle, geniale parte finale, un tour zoologico dal sapore demoniaco che arriva fino agli Antichi di lovecraftiana (o buffyana) memoria . Un film horror, insomma, che non si vergogna di essere tale.

E se i cottage nei boschi continueranno a fare paura, il merito sarà anche di questo film.

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Quelli di Fuori / 19 Dicembre 2012 in Quella casa nel bosco

Originale lo è, senza dubbio. Forse anche troppo.
L’epilogo, purtroppo, sembra una parodia di Lovecraft, qualcosa del tipo: “Sono PDOR figlio di Kmer, della tribù di Ishtar, della terra desolata di Kfnir. Pdor colui il quale ha sfidato e sconfitto i demoni Sem…….

Simpatico / 28 Novembre 2012 in Quella casa nel bosco

Tutto sommato, non è male. Io l’ho trovato molto divertente, in effetti, anche se non si può definire un vero e proprio horror, ma credo che ne abbiano fatti pochi di horror degni di questo nome, negli ultimi anni.
Ho apprezzato i retroscena, il fatto che ogni mostro fosse, per l’appunto, un cliché. Hanno ricreato queste “macchine della morte” proprio basandosi sui classici dei film horror: famiglia di religiosi psicopatici, zombie, pipistrelli giganti, licantropi, enormi serpenti, serial killer mascherati. E’ stato simpatico, ha sottolineato l’aspetto banale e classico di alcuni film horror, ma non in modo stupido.
L’idea era originale, tutto sommato, anche se non è stata sviluppata benissimo e in alcuni punti il film era un po’ piatto.
Comunque, non me la sento di dargli meno di sei, perché tutto sommato l’idea è buona e il film non è inguardabile.

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Raccontando l’horror… / 8 Giugno 2012 in Quella casa nel bosco

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Non è esattamente un horror, non fa paura. Parla però di horror, è una riflessione verso questo genere cinematografico. Lo distrugge, lo ricostruisce e lo fa talmente bene da sembrare quasi banale. Infatti l’errore di definirlo “gran cazzata” è dietro l’angolo. Il perché è semplice, ci si aspetta una cosa diversa. Poi però prosegui la visione e rivaluti tutto. La scena degli anscensori è la migliore. Gli ultimi venti minuti, sono il motivo per cui vale la pena vedere questo film. Bello, davvero bello. Alcuni lo definiscono geniale (per me esagerano), altri pessimo. Secondo me chi ne parla male è perchè non ha proprio capito l’intero film e il motivo per cui è stato girato. Io lo consiglio a tutti gli amanti del genere, diventerà un classico. Non può mancare nella propria cineteca. 7 pieno.

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in realtà 6.5… / 24 Maggio 2012 in Quella casa nel bosco

non posso certo dire che questo horror-thriller (almeno così è segnalato su wikipedia) non mi abbia stupito… nonostante abbia qualche “classico” errore di categoria (per esempio uno che viene massacrato di botte e preso a coltellate sembra non si sia fatto niente), c’è qualche elemento originale nel film che lo rende vagamente interessante seppur la ricerca dell’originalità sia stata cercata a tal punto da sfociare nell’esagerato (o perlomeno è il mio pensiero)…
In ogni caso il film si guarda abbastanza bene, adatto ad una seratina pop-corn^^

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