15 Maggio 2013
Un “docu-film” straordinariamente ben fatto, girato con due soldi e preceduto da una furbissima campagna pubblicitaria che ne ha decretato il successo planetario. A me personalmente ha fatto c…re sotto dalla paura (metaforicamente parlando, s’intende! XD). La tensione che ho provato per tutta la durata del film mi ha lasciato stremata, e il finale mi fa impressione ancora oggi solo a ripensarci.
Non ho più avuto il coraggio di rivederlo.
Recensione da Oscar
@pucca83 , la tua prima proposizione prende subito un granchio. Potrei sbagliarmi, ma il primo mokumentary è La jetée. Poi tanti altri esempi fino a trovare la vera ispirazione, riuscita ma scontata, di Cannibal Holocaust. Nel film di deodato il terrore era un atto di accusa verso l’uomo hobbsiano che, solo contenuto all’interno di leggi sociali, riesce a non esprime la sua volontà individuale.
Sembra che tu sia un cinefilo più esperto di me! ^^ Non conosco i film che hai citato, ma me li segno e ti ringrazio per i suggerimenti. Quanto alla mia recensione, volevo solo dire che questo è il primo esempio di “docu-film” di così grande impatto e successo, anche se in effetti non è facile classificarlo in un unico genere…
“il terrore era un atto di accusa verso l’uomo hobbsiano che, solo contenuto all’interno di leggi sociali, riesce a non esprime la sua volontà individuale.”
@drmabuse, ma cosa stai dicendo? XD
no, dimmi pure la tua, teppistello @yorick 😀
@drmabuse, ma non ero retorico: davvero non capivo la tua asserzione!
@yorick, sono retorico anche io questa sera.
dai, spiega…..
Ma io non ero retorico, @drmabuse! Comunque l’uomo hobbesiano esprime la sua volontà nel deporre la propria volontà allo Stato, quindi non c’è un “non riuscire ad esprimerla”.
(Comunque, ti sto ancora aspettando in Entaglement)
no @yorick, è la volontà individuale dell’uomo hobbesiano che non riesce a esprimersi all’interno di una società ben organizzata. e visto che non capisci ti faccioil commento alla mia frase: I vincoli creati dalla scocietà evitano all’uomo di essere lupo per un altro uomo, cosa che (per deodato) succede appena l’uomo (hobbesiano, homo homini lupus) esce dalla società e torna selvaggio.
Quindi per Hobbes la volontà dell’uomo è essere lupo per un altro, @drmabuse?
no @yorick, per hobbes essere lupo per un altro uomo è una attitudine: una volontà naturale… o hai qualcosa da ridire?
@drmabuse, non mi ricordo Hobbes usare il termine attitudine, comunque sulla volontà naturale ci siamo. Quello su cui non siamo d’accordo è che tu sbagli nel considerare la società come generatrice di vincoli: l’uomo rinuncia allo stato naturale e “firma” il contratto sociale, deponendo (in qualche modo) la volontà. Per cui l’uomo hobbesiano non può ritrovarsi a essere un organo che il corpo societario espelle come dopo un trapianto: in Hobbes, l’uomo post-contratto sociale sta bene. Quindi in qualche modo è proprio dentro alla società che l’uomo esprime la propria volontà (in quanto deposta).
Ehi, non pensavo che con quattro righe di recensione avrei scatenato un tale dibattito filosofico! 😀
tu @pucca83 sei la regina del dibattito, dal momento che bazzichi dì la tua… 😉
Meglio di no @dr.mabuse, dal momento che non m’intendo nè di Hobbes nè di filosofia… non vorrei prendere un altro granchio e farmi di nuovo bacchettare da te! XD
@pucca83, io sono uno zuccherino, preouccapati del mio amico yorick piuttosto