Recensione su Polisse

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Polisse
Regia:

9 Agosto 2012

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

dedicato a chi soffre in silenzio ma anche a chi urla a squarciagola tutto il suo dolore.

a te che piangi in silenzio e di nascosto, e a te che invece non hai paura di mostrare le tue lacrime.
a te che non ti lamenti mai e che spesso sorridi .
a te che arrivi sempre per ultimo.
e a te che arrivi sempre per primo e non lo fai pesare.
a te che fai fatica a dormire.
a te che invece ti addormenti facilmente facendo bellissimi sogni.
a te che mi sopporti e che spesso mi conforti.
e infine a te che non ci sei più ma che sei sempre nel mio cuore.
grazie.

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non sembra anche a te che il tempo sia scaduto?
perché devi sapere che di questo passo di noi non resterà quasi niente,solo qualche briciola lasciata in giro per caso per poi essere spazzata via dal vento, e come polvere c’è ne andremo senza aver lasciato tracce del nostro passaggio, peccato mortale di una vita dissoluta,ma vedi questa è quello che ci siamo scelti e adesso è dura cambiare anche perché non so come fare.
ti chiedo scusa,mi lamento e non dovrei farlo anche se sono stanco da morire, e francamente non so se ci sia utilità in questo sfogo,capisci cosa intendo e dove voglio andare a parare? ti sto usando nel modo più abbiettto che io conosca,ma ti supplico,non avercela con me,almeno non in modo palese, ti sarei grato se almeno potessi fingere una parvenza di interesse,ho bisogno che tu finga,sarebbe carino che tu lo facessi,ti prego.
adesso
vortice nero dove la luce non arriva e l’inedia è spesso presente, dove il muro viene scalfito ma non abbattuto perché le luci si spengono ogni volta che chiudo gli occhi per non vedere,orrore orrore sempre e solo l’orrore che tu mostri gridando il male che ti corrode, posso solo sentirlo, dentro che mi lusinga con le sue carezze immonde e con gli artigli sporchi di sangue vuole aprirmi il petto per mangiarmi il cuore facilitato dalla
assenza dello spirito, ucciso dagli spettri che hanno preso possesso della mia anima
qui dove non ci sono ombre perché il sole si è spento lasciandosi morire rinunciando per sempre al compito affidatogli sembra di essere soli in mezzo al mare in tempesta,una di quelle perfette che ti rivoltano lo stomaco così vomiti l’anima, putrida e immonda fino a prosciugarti fino a sembrare uno straccio bagnato del pavimento, zozzo e nauseabondo e che se hai la barba ti resteranno attaccati pezzi di cibo rigurgitato e poi quando tutto è passato sarai ancora senza vento così niente potrà volare neanche un aquilone rattoppato potrebbe farcela e tu ti sentirai una merda più di prima e cercherai un appiglio dove aggrapparti ma vedi che non c’è ne saranno perché sarai rimasto solo con i fantasmi che ti strisceranno vicino nel buio di notte con la promessa di ritornare ogni volta che sentiranno che ti lascerai andare alla deriva e di nuovo giù nel pozzo nero tra i liquami come se vagassi nelle fogne della vita che non riesci a capire solitario uomo e marionetta di qualcuno che ti usa a uso e consumo del suo piacere e tu farai finta di niente perché non vorrai restare solo ancora una volta a lagnarti della vita che vivi e hai vissuto fino adesso povero idiota senza a arte ne parte costretto all’anonimato dagli eventi che si riproporranno uguali all’infinito e oltre
ma per me che non valgo quanto te è tempo di rinascere lasciando per strada inutili fardelli
ascoltami amico, è tempo di scappare!
di corsa, insieme ancora una volta
verso la salvezza, eternamente fedele.
io e te.
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il film
benché non sia un capolavoro questo è un film da amare incondizionatamente,perché ha dalla sua una realizzazione particolarmente curata, si vede che la regista ha sentito molto questo progetto,fin dai bellissimi titoli di testa la sensazione è di un opera realizzata con trasporto e una passione non comuni,il merito va come detto alla regista ma anche agli interpreti,ognuno perfettamente in parte,peccato per il doppiaggio, perché l’onnipresente pino insegno mette a disagio lo spettatore che non ama particolarmente le sue doti di doppiatore,ma il film è troppo bello per farsi condizionare dalla sua presenza,anche perché stavolta ha la sfortuna di non prestare la voce al protagonista principale, infatti la pellicola è un opera polifonica con molti attori in scena ,e la sua prova non spicca su quella degli altri,ma va detto che il merito è soprattuttto della pellicola che possiede sufficiente forza drammatica da superare l’inconveniente del doppiaggio riuscendo a dipingere un quadro veritiero della polizia francese che opera nella sezione portezione minori,la regista oltre a dirigere si regala una parte secondaria ma tutt’altro che irrilevante all’interno dell’opera e grazie alla già citata bravura degli altri interpreti riesce nel miracolo di amalgamare sia le vicende private sia quelle lavorative dei protagonisti,il tutto viene miscelato con la giusta perizia registica,il risultato è un film dal forte impatto emotivo che scuote le coscienze risultando disturbante in molti punti,ma quando sembra che il meglio sia già arrivato si arriva ad una conclusione a sorpresa che lascia sgomenti,rimaniamo senza fiato, letteralmente senza parole,e dopo i titoli di coda non ci azzardiamo ad uscire di casa, e se lo facessimo certamente non guarderemmo le finestre illuminate delle altre case, perché stasera non abbiamo voglia di sapere cosa si cela dietro.

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