Recensione su Home Sweet Hell

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Senza senso / 1 Dicembre 2016 in Home Sweet Hell

Un venditore di tappeti e mobili (Patrick Wilson) è sposato con una bella donna (Katherine Heigl) che però è una specie di dittatore, comanda tutto lei, gli impone qualunque cosa, perfino quando fare sesso. Lui, probabilmente l’uomo con meno cosiddetti sulla terra (e anche poco furbo) conosce una nuova e bella dipendente (Jordan Brewster, sì quella di F&F) che lo seduce e in poco tempo fanno sesso selvaggio ogni 3×2, finchè lei non gli dice di essere incinta. Ovviamente è tutto un piano, è d’accordo con altra gente. Allora Wilson si fa consigliare da un suo amico e dipendente (Jim Belushi, si vede che avevano bisogno di un grosso nome per attirare un minimo di attenzione, anche se in pratica fa davvero poco o nulla) e decide di dire tutto alla moglie. Che invece di incazzarsi, si rivela essere, oltre che Hitler al femminile, una specie di incrocio tra Patrick Bateman e Beatrix Kiddo (dei poverissimi eh, beninteso) e fa strage di qua e di là, come nulla fosse. Dopo una prima parte noiosissima, neanche le cosiddette scene di “humor nero” cambiano le cose, e il film fa davvero schifo. Evitatelo.

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