13 Gennaio 2012
Un film breve, ma particolarmente intenso.
Una pellicola elegantissima: mi permetto di definirla un limpido esempio di bel cinema.
Qui, ci sono pathos, sensibilità, interessanti disamine psicologiche, un’eccellente descrizione degli ambienti e bei parallelismi spazio-personalità. E, soprattutto, una storia intrigante.
Credo che Paolo Sorrentino abbia imparato molto da questo Leconte, sia in termini narrativi che tecnici e penso che parte di questa lezione (se mai c’è stata davvero) si sia riversata in particolare ne L’amico di famiglia.
Recensione da Oscar
Volendo vederci Sorrentino ci ritrovo più “Le conseguenze dell’amore”, se a un certo punto ci fosse stata la scena in cui il protagonista si appunta “progetti per il futuro: non sottovalutare le conseguenze dell’amore” non ci sarebbe stato nulla da meravigliarsi 🙂
uhm…non lo conoscevo, grazie della, interessante, dritta