28 Febbraio 2011
Il film è particolare e passato alla storia del cinema per il suo montaggio, cronologicamente confuso, inizia con la fine e alternativamente vediamo poi la prima scena, poi la penultima poi la seconda e così a seguire. Quindi ha bisogno di molta molta attenzione, cosa che peraltro riesce facile perchè la trama tiene lo spettatore con gli occhi incollati al video.
Mi è piaciuto molto perchè in un certo senso ci mette nella condizione del protagonista. Una regia molto curata, una fotografia originale con il continuo passaggio dal colore al bianco e nero e con Guy Pearce, che con questo film dimostra veramente di essere alla pari coi mostri sacri del cinema.
Recensione da Oscar (2)
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