Recensione su Match Point

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Un bel compitino ma non è Allen / 11 Marzo 2014 in Match Point

Tanto mi era piaciuto Midnight in Paris tanto mi ha lasciato insoddisfatto questo Match Point. Intendiamoci il film è fatto bene tecnicamente ineccepibile, in alcuni momenti sembra veramente Allen il regista, ma nella visione globale a me è sembrata una buona imitazione, come se il maestro avesse solo supervisionato l’opera da lontano e con distacco, ma senza lampi geniali, senza sussulti, senza ironia.
La storia non è originalissima, e purtroppo dopo una mezzora si trascina straccamente senza luci e senza ombre, tutti hanno capito quello che succederà, e al momento del primo bacio tutta la sala ha un moto di sollievo. Di Allen abbiamo giusto i rimandi dei dialoghi in galleria d’arte, delle scene d’amore sotto la pioggia, e di alcuni scorci d’inquadratura del Tamigi, che ricordano Mahnhattan . Non mi ricordo un dialogo, una battuta, un cammeo da portare e conservare di questo film. Fosse stata un opera prima di un giovane regista sarei stato più generoso nel giudizio, ma da Allen mi sarei aspettato altro, per lo meno un film “riconoscibile” …

1 commento

  1. Stefania / 19 Aprile 2015

    Perché Allen dovrebbe essere “sempre” Allen? E se con questo film avesse voluto sperimentare toni e linguaggi differenti dal solito? Perché un autore dovrebbe restare imbrigliato vita natural durante nelle caratteristiche con cui il pubblico è solito identificarlo?
    Personalmente, penso che Match Point sia un film decisamente apprezzabile anche perché, oltre al buon girato, ai bravi interpreti ed al buon sviluppo narrativo, segna uno scarto nella produzione alleniana, lo considero uno dei vari unicuum che ho visto finora nella filmografia di Allen (un altro, secondo me, è Una commedia sexy in una notte di mezza estate) che, comunque, devo completare.

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