Recensione su Lucy

/ 20146.1457 voti
Lucy
Regia:

quintessenziale film autopunitivo / 29 Gennaio 2015 in Lucy

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Avevo letto sentito svariate recensioni che facevano a pezzi l’ultima pellicola di Luc Besson, e sapendo che il nocciolo del film è fondamentalmente quel concetto pseudoscientifico caro a scientology e completamente falso, secondo il quale useremmo soltanto il 10% del nostro cervello, ho deciso di guardarlo aspettandomi di vedere un film spazzatura e che mi avrebbe fatto ridere.
Purtroppo non fa nemmeno ridere. E’ triste, sgradevole, noioso e senza senso. Ogni situazione sembra una scusa per usare effetti speciali sgargianti, ma a conti fatti questi sono assolutamente scialbi, privi di anima. I soliti triti e ritriti effetti di luce che ormai non fanno più né caldo né freddo.
Per chiunque abbia la minima percezione o interesse nella realtà, questo film è pieno di boiate talmente grandi da prendere a calci la sospensione dell’incredulità e allo stesso tempo risultare banale.
Parte in quarta con una frase che a cinque minuti dall’inizio del film ci dà un’idea molto chiara di cosa ci troviamo davanti: “ehi, lo sai che la prima donna mai esistita si chiamava Lucy?”. Ogni singolo elemento di questa frase è sbagliato. Non si chiamava Lucy, è solo il nome che gli archeologi hanno affibiato ai resti, non era una donna perché “donna” implica la specie umana e lo scheletro di Lucy è un australopiteco dal quale nemmeno sappiamo se la specie umana discende, ma che sicuramente non è umana, e non è assolutamente la prima! Non si sa neanche da dove venga questa idea. Il film è sconclusionato esattamente come questa frase. Neanche c’è gusto a farlo a pezzi…
Dopo un inizio visto e rivisto in decine di altri film anche tra quelli di Besson, ovvero lei che viene catturata e terrorizzata da dei gangster, gente che viene ammazzata con assoluta disinvoltura, il mondo della protagonista che le cade appezzi attorno, ecc. ecc., arriviamo allo spiegone di Morgan Freeman che espone la sua teoria (chiamarla teoria è un insulto al mondo della scienza, ma vabbé), ovvero che noi useremmo solo il 10% del nostro cervello. A parte che questo è ridicolmente falso, in quanto sappiamo che non esistono parti del cervello inutilizzate o “dormienti”, nemmeno viene mai definito che cosa sia questo 10%. Della massa? Dell’attività? Delle connessioni nervose? Boh, non lo sa neanche Freeman, tant’è che per tutto il film non fa che ripetere che è solo un’ipotesi. A cui lavora da vent’anni. E questa sarebbe la sua lezione all’università. Inframmezzata da interminabili carrellate prese dai filmati di National Geographic che accompagnano lo spiegone. Una tortura, giuro.
Ma la perla assoluta è che i delfini sono più fighi di noi perché usano il 15% del loro cervello, e quel 5% in più che cosa gli dà? Il sonar. Wow. E io che credevo che Prometheus fosse un film stupido… O che dire della premessa del professore, su cui poi costruisce la sua “ipotesi”, ovvero che “un neurone e hai reazioni, due neuroni e hai il movimento”? Perché, i batteri e altre forme di vita unicellulari prive di qualsiasi sistema nervoso non si muovono, scusa?
Nel frattempo i gangster koreani inseriscono chirurgicamente dei sacchetti di cellophane molto fragili nelle budella della protagonista per usarla come corriere di una droga basata su un ormone fittizio che chiaramente dà dei superpoteri. La sbattono in una cella in attesa di spedirla via aereo verso la sua destinazione, e i suoi carcerieri, che sono sgherri di questi gangster ma chiaramente non hanno la minima idea di cosa sta succedendo, decidono bene di prenderla a calci nella pancia. Che è esattamente quello che farebbe qualsiasi gangster ai suoi corrieri che hanno in quella pancia dei sacchetti pieni di droga che si rompono a guardarli, ovviamente. E la droga dà a Lucy i superpoteri. Cioè scusate, inizia a sbloccarle un po’ alla volta il cervello. Il film non manca di darci la percentuale di cervello sbloccato ad ogni scena. Diventa capace di usare due computer alla volta picchiando selvaggiamente le tastiere, di vedere e manipolare le onde radio e wifi, in una scena in cui scopriamo che le onde radio nella realtà funzionano esattamente come gli oggetti di un ipad, le puoi spostare, ingrandire e far scorrere esattamente come se stessi interagendo con le icone di un tablet… E una serie di altri poteri banali e mal giocati che riescono a farmi rimpiangere quelle schifezze dei seguiti di Matrix.
Arrivata al 100% delle potenzialità del cervello, quello che fa è trasformarsi nella melma del film Blob, creare un supercomputer da questa melma, andare indietro nel tempo fino a incontrare l’australopiteco omonimo -con cui ha una scena raffaellesca in cui si protendono e si toccano come nell’affresco della Sistina,- avere un trip che pare la brutta copia di 2001 Odissea nello Spazio… e alla fine di tutto trasformarsi in una penna USB.
Ricapitolando, quindi. E’ un film che non ha senso a livello di trama, che spara pipponi scientifici che chiaramente mostrano come lo sceneggiatore non sappia una sega di scienza (legittimo, ma allora non fare film con pipponi scientifici, grazie), che utilizza stereotipi triti e ritriti, lento, lineare, e che visivamente non è niente di ché. Tra l’altro una delle cose che mi ha infastidito è che più Lucy diventa intelligente, e più diventa fredda e sociopatica. E’ un cliché anti-intellettualista che mi dà sinceramente fastidio, il solito personaggio superintelligente e molto poco umano, come a voler dire che essere intelligenti ti rende freddo e distaccato…

Quello che temo è che questa descrizione possa incuriosirvi e guardare quel film per vedere se davvero è così pessimo e senza senso. Non fatelo. Davvero, l’unica sensazione che lascia è il rammarico di aver sprecato il tempo di guardarlo.

2 commenti

  1. xcrippler / 6 Agosto 2015

    Ho appena finito di vederlo e questa recensione rispecchia esattamente tutto ciò che penso di questo “film”, recensione chiaramente da oscar, accurata, grazie.

  2. Medory / 9 Febbraio 2017

    “Arrivata al 100% delle potenzialità del cervello, quello che fa è trasformarsi nella melma del film Blob”
    GENIALE!

Lascia un commento