Alien - La clonazione

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Alien - La clonazione

Ellen Ripley si è suicidata. Duecento anni dopo, un gruppo di scienziati, che opera sulla nave Auriga, sta conducendo un esperimento che prevede la creazione di un clone di Ellen, che dovrà partorire una Regina aliena, che a sua volta dovrà generare mostri per fini bellici. L'esperimento, però, sfuggirà dalle mani dei ricercatori...
Questo film fa parte della Saga 'Alien'! Vuoi saperne di più?
schizoidman ha scritto questa trama

Titolo Originale: Alien Resurrection
Attori principali: Sigourney Weaver, Winona Ryder, Dominique Pinon, Ron Perlman, Gary Dourdan, Michael Wincott, Kim Flowers, Dan Hedaya, J.E. Freeman, Brad Dourif, Raymond Cruz, Leland Orser, Carolyn Campbell, Marlene Bush, David St. James, Rodney Mitchell, Robert Faltisco, David Rowe, Garrett House, Rod Damer, Mark Mansfield, Daniel Raymont, Cris D'Annunzio, Steven Gilborn, Robert Bastens, Rico Bueno, Alex Lorre, Ronald Ramessar, Nicole Fellows, Tom Woodruff Jr., Joan La Barbara, Archie Hahn, Eddie Yansick, Nito Larioza, David Prior, Nicholas Talone, Brad Martin, Wanda De Jesus, Alec Gillis, Mostra tutti

Regia: Jean-Pierre Jeunet
Sceneggiatura/Autore: Joss Whedon
Colonna sonora: John Frizzell
Fotografia: Darius Khondji
Costumi: Bob Ringwood, David Rawley
Produttore: David Giler, Walter Hill, Gordon Carroll, Bill Badalato
Produzione: Usa
Genere: Azione, Thriller, Horror, Fantascienza
Durata: 109 minuti

Dove vedere in streaming Alien - La clonazione

Il più fiacco…. / 11 Gennaio 2019 in Alien - La clonazione

Eh… ci hanno provato. Ma per me la saga è finita col terzo.
Bellino anche questo, ma è proprio un rispescaggio voluto… la storia è un po’ debole e manca di originalità. La stessa storia in stile “spedizione” con sempre un gruppo di pistoleri che cerca di salvarvi dalle grinfie della creatura… a proposito: carina l’idea della clonazione, e che la creatura finale che nasce dalla regina madre riconosca in Ripley la vera madre. Quella cosina m’è piaciuta! Peró certo: Non far morire Alien non vuol dire fare film puxxanata!
6,5. Solo perché amo questa saga!

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Tra luce e ombra / 20 Maggio 2017 in Alien - La clonazione

Film per quanto mi riguarda diviso tra luci e ombre (piu’ le seconde che le prime).
I lati positivi sono senza alcun dubbio la particolare ambientazione, cupa e affascinante, gli effetti visivi più che buoni, il trucco impeccabile e una regia ben equilibrata ma purtroppo a fare da contrasto ci sono una sceneggiatura scadente, dialoghi triti e ritriti stile “i mercenari”, protagonisti che sono l’emblema della virilità pompata e testosteronica, cast per me insufficiente(a parte la Weaver).
Per quanto mi riguarda si tratta, nonostante alcuni aspetti positivi, del punto più basso della saga di Alien ma non è che mi aspettassi di più.

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Solo…. perchè ALIEN / 19 Settembre 2016 in Alien - La clonazione

Missione: recuperare un soggetto altamente sput****to da Alien 3 e metterlo nelle condizioni di “poter portare ad uno sviluppo futuro”.
Con il primo film Scott aveva dato il via al soggetto capolavoro del fanta-horror sul grande schermo, Cameron l’aveva poi portato all’apoteosi con il secondo e spettacolare film.
Il terzo aveva portato il soggetto in un coma quasi irreversibile suscitando la perplessità di molti critici e fan.
Con il 4 si tenta nell’impresa di recuperare il paziente moribondo.
Gli effetti speciali sono all’altezza del nome che porta… ma… la storia…. fa acqua da diverse parti.. Clonazione, medici rapati a zero… androidi buoni immortali…
Il paziente aveva bisogno di una terapia antibiotica massiccia… e questi ci hanno aggiunto protesi, vista bionica.
Ormai le speranze sono affidate ad un possibile reboot.. o a dei Prequel per ora sotto le aspettative.

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Ancora? / 24 Febbraio 2015 in Alien - La clonazione

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Il quarto capitolo della saga Alien, ad opera del francese Jean-Pierre Jeunet, cerca di ridare un po’ di lustro alla saga proponendo un intrattenimento basato più sull’azione muscolare che sulla tensione psicologica. Una sorta di riproposizione dello stile dell’Alien di James Cameroon piuttosto che quello (a questo punto direi inarrivabile) di Ridley Scott.
Il tentativo è abbastanza apprezzabile, ma a conti fatti si consuma nella ripetitività del plot (solito schema “umani-prede e alieni-cacciatori”) che al quarto film diventa esasperante, nel riciclo di elementi già visti (viene “ripescato” l’Alien regina di Cameroon) e nella scarsa convinzione di quelli nuovi proposti (l’ibrido Alien-umano sinceramente non mi è piaciuto affatto).
Da segnalare una sceneggiatura affidata a un giovane Joss Wheedon, all’epoca già affermato per la serie Buffy e per varie pellicole più o meno famose (Toy Story, Waterworld, Speed) e oggi particolarmente noto per il blockbuster The Avengers e per vari lavori con i Marvel Studios (di cui è a tutti gli effetti uno degli uomini di punta)

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25 Gennaio 2013 in Alien - La clonazione

E con questo quarto capitolo si conclude il recupero della saga in vista di Prometheus ( non che sia finita: adesso tocca ai Predators). Devo dire che la scelta di Jeunet mi faceva storcere il naso, perchè lo vedevo come stonato nell’universo Alien. E invece sono stata prontamente smentita dal film migliore della saga dopo il primo e perfetto Alien. Superando nettamente il terzo capitolo di Fincher, ha il grossissimo merito di infondere nuova linfa vitale e di tenere lo spettatore sinceramente interessato. La sceneggiatura, firmata da Joss Whedon, introduce molti elementi nuovi alla mitologia ed è vivace, scoppiettante, ironica, palpitante. C’è tensione, c’è orrore, c’è il buffo e c’è un Jeunet che filma a modo suo, facendosi riconoscere per quelle sue peculiarità che danno un deciso tocco ironico e perfino gore.
Le creature hanno pressappoco raggiunto la perfetta resa tecnica e il “Newborn” è l’apoteosi del fascino per me. E’ animalesco e umano, è tenero e orribile, è una commistione perfetta. Numerose le scene genuinamente belle ( la nuotata, i disturbanti cloni mal riusciti, la Regina…), accompagnate da una buonissima scenografia e fotografia e da un senso del ritmo che spesso manca.
Insomma, mi ha esaltato parecchio.

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