La La Land

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La La Land

Los Angeles. Mia e Sebastian sono due giovani, innamorati e sognatori, che, mentre lavorano come cameriera e musicista, tentano di soddisfare le proprie aspirazioni artistiche.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: La La Land
Attori principali: Ryan Gosling, Emma Stone, John Legend, Rosemarie DeWitt, J.K. Simmons, Amiée Conn, Terry Walters, Thom Shelton, Cinda Adams, Callie Hernandez, Jessica Rothe, Sonoya Mizuno, Claudine Claudio, Jason Fuchs, D.A. Wallach, Trevor Lissauer, Olivia Hamilton, Anna Chazelle, Marius de Vries, Finn Wittrock, Josh Pence, Nicole Coulon, Damon Gupton, Christopher Michael Stevens, Keith Harris, Kaveh Rastegar, David Douglas, Miles Anderson, Bobo Chang, Meagen Fay, John Hindman, Valarie Rae Miller, Nicole Wolf, Corrin Evans, Kiff VandenHeuvel, Tom Everett Scott, Hemky Madera, Zoë Hall, Dempsey Pappion, Clifton 'Fou Fou' Eddie, Cal Bennett, Nedra Wheeler, Javier Gonzalez, Khirye Tyler, Briana Lee, Shaylah J. Stevens, Natalie Imani, Camryn Ray Cavaliero, Sandra Rosko, Arthur Horowitz, Reshma Gajjar, Candice Coke, Hunter Hamilton, Damian Gomez, Amanda Balen, Lou Becker, Dominic Chaiduang, Cindera Che, Chris Moss, Marissa Labog, Tiffany Daniels, Melinda Sullivan, Stephanie Landwehr, Britt Stewart, Clarice Ordaz, Nathan Prevost, Mecca Vazie Andrews, Scott Hislop, Kc Monnie, Krystal Ellsworth, Sarah Mitchell, Khasan Brailsford, Morgan Larson, Becca Sweitzer, Gakenia Muigai, Michael Stein, Mario Diaz, Julie Schmid, Samantha Abrantes, Lexie Contursi, Eartha Robinson, Sybil Azur, Tara Nicole Hughes, Kayla Kalbfleisch, Martha Nichols, Anthony Marciona, Bill Prudich, Robert Roldan, Ryan Novak, Demian Boergadine, Gustavo Vargas, Robert Haynes, Jesse Houk, Ana Flavia Gavlak, Kristin Slaysman, Cameron Brinkman, Jordan Ray Fox, C.J. Stussi, Margaret Newborn, Nadia Tumanova, Crystal Nichol, Kristin Elliott, Andrea Lareo, Christopher Aber, Anna Lunberry, Shannon Leann, Jenna Curtis, Noah James, Tommy Cooley, Morgan Cohen, Jeremy Nathan Tisser, Patty Tobin, Heather Turman, Ottavio Taddei, April Martucci, Trent Kerpsack, Kaye L. Morris, Vince Donvito, Steffen Dziczek, Melvin LaThomas Brimm, Kelly Kennedy, Destinee Handly, Tommy Otis, Doran Butler, Matt Cady, Carol Connors, Patrick Cook, Aaron 'Deuce' Cooke, Bubba Dean Rambo, Nick Drago, Shaun Evaristo, Dana Fukagawa, Daniel Gaymon, Liz Imperio, Casey Johansen, Cris Judd, Yoori Kim, Bradley M. Rapier, Dana Wilson, Terrance Yates, Tracy Shibata, Dominique Domingo, Asiel Hardison, Corey Anderson, Nick Baga, Leah Adler, Noel Bajandas, Denzel Chisolm, Montana Efaw, Natalie Gilmore, Shannon Holtzapffel, Galen Hooks, Jeremy Hudson, George Lawrence Jr., Scott Myrick, Cassidy Noblett, Brittany Parks, Víctor Rojas, Tony Bellissimo, Ryan Ramirez, Catalina Cat Rendic, Bryan Tanaka, Ava Bernstine, Quinn Lipton, Monie Adamson, Matthew Aylward, McKenzie Anderson, Pamela Chu, Mallauri Esquibel, Michael Higgins, Chris Jarosz, Matthew Kazmierczak, Paul Kirkland, Megan Lawson, Michael Munday, Brandon O'Neal, Chelsea Thedinga, Danny Valle, Emily Williams, Deniz Altunay, Holly Houk, Clarence Robinson, Dapo Torimiro, Sasha Fine, Eren Kayakıran, Ali Arda Özdeniz, Phillip E. Walker, Susie Ganiere, Lynn Moore, Nilla Elizabeth Watkins, Andres Perez-Molina, Milica Govich, Frederick Keeve, Amanda Fields, Mostra tutti

Regia: Damien Chazelle
Sceneggiatura/Autore: Damien Chazelle
Colonna sonora: Justin Hurwitz
Fotografia: Linus Sandgren
Costumi: Mary Zophres, Lynda Foote
Produttore: Gary Gilbert, Marc Platt, Michael Beugg, John Legend, Jordan Horowitz, Mike Jackson, Ty Stiklorius, Fred Berger
Produzione: Usa
Genere: Drammatico, Commedia, Musica, Romantico, Musical
Durata: 129 minuti

Dove vedere in streaming La La Land

Meraviglioso / 21 Febbraio 2024 in La La Land

Con questo film ho avuto un approccio particolare, non riuscivo a vederlo per uno stupido pregiudizio sul musical, pensavo non mi piacesse, inspiegabile poiché io ho amato diversi musical. Poi un giorno decisi di vederne l’inizio ed è stato amore al primo ciac, soltanto la sequenza iniziale mi lasciò a bocca aperta! Dopo la prima visione, per i giorni a seguire l’ho rivisto altre 6 volte, di cui 3 in lingua originale, perché volevo coglierne ogni sfumatura possibile. Tanto è stato detto su quest’ opera, anche giudizi molto poco rispettosi dell’ enorme lavoro che c’è dietro questo film, per me è semplicemente meraviglioso, la celebrazione diun amore che è sogno, un film per sognatori, un omaggio al mondo del cinema, ai musical. Magistralmente interpretato da due protagonisti che adoro. La storia potrebbe essere una qualsiasi dei giorni nostri, una riflessione sulle scelte che si fanno, sulle rinunce e sul “cosa sarebbe stato se”. La stupenda colonna sonora, i costumi, i colori, le scenografie aspettando settimane perché il cielo fosse della luce giusta, un lavoro che rasenta la perfezione. Visivamente godurioso. Romantico, entusiasmante, e molto malinconico, di quella dolce nostalgia di qualcosa vissuta e lasciata andar via. Per me un vero e proprio capolavoro, ai primi posti nella classifica dei miei film del cuore.

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Poetico / 4 Dicembre 2020 in La La Land

Divertente, colorato, con un fascino leggermente vintage enfatizzato dalla colonna sonora con qualche pezzo jazz, non è mai banale né melenso, ma sognante e con un che di fiabesco che però affonda nella vita di tutti i giorni.
Chi non lo apprezza non ama il genere o dovrebbe mettere da parte il cinismo da intellettuale arroccato sulla torre d’avorio ogni tanto.

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A che prezzo i sogni? / 26 Febbraio 2018 in La La Land

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Diciamolo fin da subito: “La La land” è la classica storia d’amore piena di romanticismo a fiumi che abbiamo visto e rivisto tantissime volte. Mia (Emma Stone) è una giovane cameriera di Los Angeles che sogna di sfondare nel mondo del cinema, senza però essere mai presa in seria considerazione nei provini. Sebastian (Ryan Gosling) è un jazzista altrettanto ambizioso che suona in un misero piano bar specializzato in tapas e desideroso di aprire un locale tutto suo. Complice la volontà di voler vedere realizzati i propri desideri, i due ragazzi si innamorano e attraversano un rapporto fatto di alti e bassi, dove presto capiscono che il prezzo da pagare per i propri sogni non è tanto basso..

A livello di trama, come si è detto, “La La land” è la classica storia d’amore ambientata nella “City of stars” (citando una delle canzoni del film) che abbiamo visto tantissime volte sullo schermo (mi vengono in mente titoli come “A star is born”, “The Artist”. “Cantando sotto la pioggia”). L’originalità, a parer mio, di Damien Chazelle sta nell’aver sfruttato questo canovaccio tanto antico quanto il mondo per ricavare una pellicola che risulta essere prima di tutto una dichiarazione d’amore nei confronti di un tipo di cinema, quello “classico” degli anni ’50. Per essere precisi, come si vede dall’incredibile long take all’inizio, è una dichiarazione al musical di quegli anni che viene “rimodernizzato” ai giorni nostri. Il tributo non si limita ad un citazionismo sfarzoso e autocompiacente (la proiezione di “Gioventù Bruciata” di Nicolas Ray in un cinema o i continui echi di “Cantando sotto la pioggia” di Gene Keley), ma si espande anche al modo di girare .Mi vengono in mente le dissolvenze incrociate, usate come dei flashforward e ai titoli di testa e di coda, che richiamano a quell’atmosfera da spettacolo colorato e luccicante.

Dopo aver sviscerato il piano formale e tecnico del film, mi soffermo su un particolare che forse ne è anche la chiave di lettura. Almeno nella locandina italiana del film il sottotitolo recita “dedicato ai folli e ai sognatori”: nulla di più adatto e veritiero. Infatti “La La land” è un film sui sogni e sulla difficoltà di vederli concretizzati, un messaggio filtrato sotto la lente di una commedia musicale colorata e scintillante. Ma è anche un film sul cinema come desiderio, come macchina capace di rendere veritiero quello che non possiamo (e non osiamo) realizzare. E non posso a questo punto ricollegarmi al finale: dopo un paio di anni Mia è riuscita a diventare un’attrice affermata, con un marito e una figlia. Sebastian ha finalmente aperto il proprio agognato locale di musica jazz. Il destino vuole che una sera Mia e suo marito entrino nel locale di Sebastian il quale, avendo visto il suo vecchio amore, fa partire nella sua mente un vero e proprio “what if” che ripercorre in pochi minuti tutto il film visto da una prospettiva diversa che risponde alla domanda: “cosa sarebbe successo, se avessi fatto delle scelte diverse?”.

Questo è il punto cruciale che rende “La la land” un film spettacolare e meraviglioso, che risveglia l’empatia nascosta nell’anima dello spettatore. Anche noi siamo dei Sebastian e delle Mia, che lottano contro ogni avversità pronta ad infrangere i nostri sogni e in cerca di qualche sognatore altrettanto folle quanto noi disposto a condividere i rischi e il coraggio che scaturiscono da quei sogni. E quale mezzo capace di dar forma ai nostri desideri reconditi è più adatto al compito, se non il cinema?

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Due film in uno / 27 Maggio 2017 in La La Land

Il film, curiosamente, consiste di due metà piuttosto diverse, quasi due film in uno: la prima leggera, umoristica, appena venata di nostalgia (il jazz di una volta che muore, i vecchi cinema che chiudono – e in fondo lo stesso musical è un genere nostalgico), in una Los Angeles da cartolina; la seconda più drammatica, piena di rimpianti, di occasioni perdute, di tradimenti delle proprie vocazioni. Il passaggio è abbastanza brusco, e lascia un poco spiazzati; ma contribuisce a rendere più vivace il film – anche se questo rimane nel complesso ancorato a formule molto collaudate e prevedibili. Nel finale i due film si ricompongono, e vediamo in un certo senso cosa sarebbe successo se la prima parte fosse arrivata fino in fondo (il che ci fa apprezzare di più la seconda).
Stone e l’impassibile Gosling sono più bravi a danzare che a cantare, ma lo sforzo rimane encomiabile.

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Un film che trasuda passione e inventiva / 10 Marzo 2017 in La La Land

Era dai tempi di Titanic che non si vedeva un consenso così unanime, coinvolgente, trascinante per una pellicola. Damien Chazelle forse non eguaglia o supera la precisione tecnica di quella meraviglia quale è Whiplash, ma va ben oltre, mostrando estro, padronanza del mezzo, unito ad una cultura ed enorme passione per la settima arte che fanno di La La Land un film visionario, coraggioso e fantasioso come non se ne vedeva da tempo. La pellicola riesce a comunicare tutta quella passione e amore verso un’arte e un tipo di cinema che ormai appartiene al passato, riportando in auge un genere come il musical, attingendo dal cinema degli anni d’oro, senza però fermarsi al sentimento della nostalgia, ma rimanendo ben ancorato alla realtà contemporanea, con un mix perfetto di musiche – meravigliose – e una coppia che funziona sin dalle prime scene. La chimica tra Gosling e Stone è unica, vera, al punto da non avere nulla da invidiare a quella dei mitici Roger e Astaire, o Kelly e Reynolds. I due attori sembrano davvero due divi, che si scontrano, incontrano e si amano in questa magica, sognante e colorata “City of Stars”, cantata con tale trasporto da farti venir voglio di ballare e cantare insieme a loro.
Citando i grandi musical che hanno fatto la storia del cinema, da Cantando sotto la pioggia a Moulin Rouge, Chazelle riesce, con virtuosismi registici mirabolanti e precisissimi, a raccontare una storia convenzionale eppure estremamente innovativa, senza perdere quel tocco autoriale che si sente fin dalla ormai mitica sequenza di apertura. L’unica pecca potrebbe essere solo una. Tutto questo amore nel fare un film, a cui si vede tiene moltissimo, potrebbe avegli fatto perdere un po’ le redini nella seconda parte, dove il regista sembra si sia lasciato trascinare troppo dall’entusiasmo. Dall’altra parte, però, la stessa passione e inventiva è anche la grande forza di La La Land, che riesce ad arrivare dritto allo spettatore, che esce dalla sala sognante e con un pizzico di malinconia, ma entusiasta da tanta bellezza.
Il finale, velato di romantica tristezza, ricorda proprio quello di Cameron in Titanic, evitando in maniera furba il cliché del lieto fine che vorrebbe il cinema di genere, e allo stesso tempo, riprendendo e continuando con coerenza il discorso già iniziato con Whiplash.
La La Land è dunque un film pieno di ottimismo, un inno e tributo ai folli sognatori, che però mantiene comunque i piedi per terra: sogno e realtà si fondono magistralmente in una pellicola che trasuda passione e inventiva.

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