Troppo “Amore” / 4 Agosto 2012 in La guerra è dichiarata
Pur salvandosi per aver evitato tutti i soliti “sensi di colpa” tipici dello stile statunitense, indugia troppo sulla serie “se non ci fossi stato/a tu non ce l’avrei fatta”.
Una sufficienza meritata per uno sguardo diverso su un evento drammatico.
Recensione da Oscar
Ma, forse, il “se non ci fossi stati tu non ce l’avrei mai fatta” stavolat è un messaggio autentico, lanciato sullo schermo senza sentimentalismo e senza retorica…
Sì, in parte sono d’accordo, può nascere (e nel film sembre rimanere così) da una sincera constazione.
Quel che mi preoccupa di questo tipo di affermazione è quel ricatto che spesso è sottointeso: senza di te non posso fare nulla. Ma capisco che la mia possa risultare una preoccupazione eccessiva.
Sì, un messaggio che, però, alla fine viene tradito dal fatto che la coppia (così nel film come nella vita) alla fine si è separata. Resta il fatto, a mio parere, che il cinema francese dimostra sistematicamente la sua superiorità rispetto alla gran parte del restante cinema europeo, nella capacità di raccontare storie sempre nuove e spesso anche scomode, e nello stile e creatività che è capace di riversare.
Assolutamente d’accordo con te: molta parte del cinema francese pare essere immune sia dallo strapotere statunitense, sia dal provincialismo europeo (salve alcune eccezioni, naturalmente). Nella mia ignoranza non so dire quali siano i motivi di ciò.
Credo si tratti di buona tradizione culturale e apertura mentale. Qualità indispensabili per l’arte.. Sono fatti così, noi italiani difficilmente, ad esempio, approveremmo sceneggiature audaci o controcorrente. Ci piace la commedia in romanesco, tranquillizzante, pulita, lineare e ripetitiva fino alla nausea. Eppure credo che di buone idee ce ne siano, semplicemente non vengono prodotte per mancanza di coraggio.