Recensione su La Casa

/ 20135.4188 voti

cinque scarso. / 14 Maggio 2013 in La Casa

Non amo i remake, ma sono un tipo che fin quando non guarda un film non si permette di giudicare una pellicola. Avevo deciso di dare una chance a La Casa. Molto spesso sono stato definito “bigotto”, “purista del ca**o” per la mia posizione: se un remake non è necessario, sarebbe cosa buona e giusta non farlo. Posso essere orgoglioso di una cosa, ho senso critico e soprattutto coerenza. Non ho propagandato La Casa allo sfinimento e dopo averla vista “BAM” insultarla a iosa. Siate bravi, ragazzi, non è che ci volesse un genio per capire che il remake in questione non fosse neanche l’ombra dell’originale.
La trama è abbastanza lineare, riprende qualcosa in storia e citazioni dai primi due capitoli firmati Sam Raimi. Abbiamo un gruppo di cinque giovani, tre amici e due fratelli che si ritrovano in una casa normale… da fuori.
Il motivo per cui sono qui riuniti non è la fine della sessione d’esami ma uno più profondo: devono far disintossicare una delle protagoniste che aveva trovato nella polverina magica un rifugio post morte della madre.
Con il passare delle ore, l’astinenza sale, diventa iperattiva e molto, molto nervosa. Si lamenta per un puzzo proveniente dal seminterrato (luogo nel quale, durante i primissimi minuti, è stata bruciata una ragazza posseduta).
Da questo momento, con il ritrovamento e la lettura del celeberrimo Libro dei Morti scritto con il sangue in Sumero e rilegato con pelle umana, strane presenze ed altrettanto strani avvenimenti colpiranno il gruppo che cadrà uno dopo l’altro sotto i colpi delle entità maligne.
Ne rimarrà uno soltanto.

Se non fosse il remake de “La Casa” alla fine sarebbe guardabile ? Personalmente non ho mai voluto così tanto che la pellicola finisse. L’ho trovato completamente vuoto. L’obiettivo primo di un film dell’orrore dovrebbe essere quello di spaventare o perlomeno di far uscire turbato lo spettatore.
Queste non sono parole mie bensì di mio fratello che pur non avendo una conoscenza cinematografica enciclopedica ha colto nel segno. E’ verissimo, è sempre più difficile trovare un modo per spaventare lo spettatore, senso di inquietudine neanche a cercarlo ormai, quindi su cosa si punta ? Sullo schifo.
Non fraintendetemi, la pellicola non fa schifo ma nel suo essere volgare imitazione del predecessore manca totalmente dell’atmosfera da incubo, vi è invece un’aggiunta eccessiva di scene non macabre ma gratuitamente violente
una in particolare, rimando a La Casa e La Casa 2 ma in modo più rozzo, dove la vittima viene penetrata da un ramo neanche fossimo nella mente di un’orientale perverso fissato con i tentacoli; una carrellata di scene dall’urlo facile fini a sé stesse e voglio dire.. fallisce l’obiettivo secondario del film (l’effetto sorpresa) se io, spettatore medio, percepisco il momento in cui in modo scontato o senza motivo fai urlare la posseduta di turno.
Le pecche sono tante, le poche cose che salvo della pellicola sono: le riprese che corrono fra gli alberi come ad indicare l’arrivo della “presenza”; la figura del professorino che cerca in tutti i modi di far capire come ci sia qualcosa che non va (nel film horror amo questa figura) e la trovata della droga, tutta la vicenda dell’overdose e della tipa che deve disintossicarsi da notare come essendo ella tossica nessuno del gruppo crede alla sua storia, moralismo americano xD.
Questi però sono miei punti di vista, sono entrato in sala per vedere un film horror che speravo fosse almeno godibile. Non avevo molte pretese ma quelle poche che avevo non sono state soddisfatte, tutto qui.

DonMax

3 commenti

  1. yorick / 14 Maggio 2013

    “Le pecche sono tante, le poche cose che salvo della pellicola sono: le riprese che corrono fra gli alberi come ad indicare l’arrivo della “presenza”.”

    Oddio, è proprio un film inquietante O.o

  2. DonMax / 15 Maggio 2013

    Mi piace il tuo sarcasmo ma a quanto pare ha spaventato una mia amica…
    Il che è tutto un dire.

    Ma che film dovevi consigliarmi ?

  3. Io sono Gesù Cristo / 25 Agosto 2013

    Sì, sei un purista. 😛

    Secondo me questo supera l’originale: purtroppo, la storia è un continuo già visto, ma credo che questo sia d’obbligo, vista la produzione che ha alle spalle. Il regista, però, è uno coi controtutti: le immagini sono fantastiche, un solluchero estetico come pochi blockbuster possono permettersi e le luci – mioddio, che luci! Raimi ha solo da imparare.

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