13 Recensioni su

La Casa

/ 20135.4188 voti

E anche questo… / 23 Agosto 2014 in La Casa

Mi ha sorpresa. Non è poi fatto così male, anzi. C’è comunque da dire che di scene comiche ce ne sono tantissime, quindi è stato un discreto film con cui passare il tempo.
Consiglio.

12 Marzo 2014 in La Casa

Ero partita molto prevenuta, lo ammetto.
Per una fanatica del film di Raimi è stato difficile accettare che qualcuno avesse osato farne un remake.
Eppure.
Eppure il film è veramente buono, forse e addirittura uno dei migliori remake che abbia mai visto.
Merita.

Oh mamma che imbecilli / 4 Novembre 2013 in La Casa

Horror interessante, remake del film del ‘81 La casa di Raimi, (qui in veste di produttore) che vede 5 protagonisti alle prese con una casa e Satana. Io e la mia ragazza abbiamo deciso la notte di Halloween di guardare un bel horror, molti mi hanno scritto, uno mi ha colpito suggerendomi questo film e io armato di pazienza ho convinto a mia volta a guardarlo quella santa donna che mi accompagna. Morale della favola: io e lei non siamo tipi da horror questo va premesso, ma come film, potevo partire con qualcosa di meglio. Che ne so magari the ring, perché io di horror ne ho visti pochi e li ho visti male ( unici horror da me apprezzati gli Scream) e quando mi sono visto partire in quarta gatti smozzati appesi al soffito, ragazzina bruciata che al buon ricordo dell’esorcista, inizia ad offendere dando del ciucciacazzi ( o qualcosa di simile) al padre li avevo capito il guaio in cui mi ero cacciato. Ma è stato solo quando 5 deficienti decidono di passare il week-end a far disintossicare la loro amica, in mezzo al nulla che ho iniziato a sentire odore di santità demenziale. Poi quando la suddettà imposessata da satana, ha vomitato sangue arancione, simile a vernice addosso ad un’altra, che definitivamente non sapevo se ridere o piangere. Alcune scene sono disgustose, altre fastidiose, hai paura si ma di stare male, per esempio la scena dove si taglia la faccia era davvero di cattivo gusto, ma è stato solo alla fine che tutto finalmente aveva un senso ( perdonatemi se mi dilungo ma sono morto dalle risate) la deficiente, dopo che tutti sono morti per salvarla, viene smollata da satana che si manifesta sotto suo aspetto orrorifico e la insegue, le cadono le chiavi dell’auto, corre dentro ad un capanno e cade mentre viene inseguita. Di fianco a se ha due scelte: machete o sega elettrica….E LEI SCEGLIE LA SEGA ELETTRICA. Non si accende una volta, non si accende due volte, deve metterle la benzina! Ragazzi mentre veniva inseguita da satana stava a mettere la benzina! A quel punto tutto è passato per me e mi sono solo messo a ridere. 4/10 e meritatissimo solo per il finale. Un vero schifo altrimenti.

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4 Ottobre 2013 in La Casa

Cinque ragazzi nelle grinfie di un satanasso finiscono per passare una delirante vacanza “purificante” in montagna. Degno di sufficienza per scrittura e soggetto, salta di qualità nella fotografia, finemente curata in tutti i dettagli accentua i volti e le paure, i chiari e gli scuri, i pieni e i vuoti, regalando al set scenografico profondità e mistero. Regia pronunciata, fatta di angolature vertiginose e movimenti di camera da scuola di cinema. Lo sviluppo della trama è a step, e l’incalzante ritmo dei decessi risulta ansiogeno e riuscito sino ad un finale che deraglia talmente nello splatter da ricordare scene simbolo di tale genere. A me personalmente, tale deriva è risultata poco gradita e troppo messa in mostra, ed è venuta meno la non padronanza spaziale dell’antagonista, che pervadeva tutto il film. Un buon prodotto.

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Sorprendente / 12 Luglio 2013 in La Casa

E’ evidente che un film del genere parta già con il forte handicap di essere un remake (o reboot) di un capolavoro assoluto e per questo venga criticato ben oltre i propri demeriti. Bisogna infatti riconoscere che il film di Alvarez funziona benissimo: intrattiene, diverte, spaventa e strizza l’occhio (ma nemmeno troppo) all’originale. Cioè riesce benissimo nell’intento per cui è stato concepito: un’allegra visione collettiva tra amici sgranocchiando pop corn magari festeggiando la notte di halloween.
Detto questo, è chiaro che la versione aggiornata al 2013 non ha un millesimo dell’originalità e dell’anarchia che possedeva l’originale di Raimi datato 1981. ma è anche inevitabile visti differenti approcci produttivi ( uno un film ultra-indipendente realizzato con mezzi di fortuna, l’altro un horror hollywoodiano ad alto budget) e le oltre tre decadi di evoluzione del genere che li separano.

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31 Maggio 2013 in La Casa

No.
Qui per la “recensione”
http://lostrappo.blogfree.net/?t=4571360

insomma.. / 26 Maggio 2013 in La Casa

di spaventi veri e propri non ce ne sono e neanche tanta paura.. fondamentalmente è uno splatter, per carità: realizzato molto bene per effetti e “realismo”. Solo per questa cura nei dettagli macabri raggiunge appena la sufficienza.

Perchè esistono i remake? / 24 Maggio 2013 in La Casa

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Premettendo che amo molto i film horror di vecchia generazione e quando ho sentito che avrebbero fatto il remake de “La Casa” ho pensato subito “no, oddio no”.
Sono ancora traumatizzata dal remake di “non aprite quella porta” che vi giuro avrei voluto che leatherface uccidesse davvero gli attori ( o più che altro gli ideatori) per quello che hanno fatto al film.
Quindi con un po’ di timore mi sono avventurata nella visione del film.
Rispetto all’originale ci vuole un po’ più di tempo per entrare nel vivo dell’azione e all’inizio può sembrare un po’ noiosetto.
Poi si passa alla fase siamo-tutti-indemoniati, sangue di qui, sangue di là, il solito tizio che si prendere chiodi ovunque, viene preso a mazzate si prende siringhe negli occhi e riesce a sopravvivere che manco fosse Clark Kent, braccia che vengono strappate ( ma mai nessuno muore dissanguato, i misteri della vita) .
E poi finisce, gli innocenti muoiono e la persona che ha scatenato ( e che doveva morire per tutto quello che ha fatto) ritorna in sè e vissero “tutti” felici e mutilati.
Poi ai titoli di coda ho riflettuto e sono giunta ad una conclusione.
Primo difetto: tutto è troppo scuro. la casa è quasi sempre avvolta dalla penombra, usano torce elettriche e lampade, ma poi non si fanno problemi a usare il tagliacarne elettrico ( ma portarvi delle lampade, anche quelle dell’ikea da 10 euro, nessuno ci ha pensato vero?)
Secondo difetto: gli effetti speciali. Si passa da effetti molto realistici e veri allo stile “anni ’80” con schizzi di sangue stile fontana e cose così. Cioè, o usi uno stile, o usi l’altro no? se fai un miscuglio, secondo sempre la mia modesta opinione, alla fine esce un’accozzaglia di cose e il film perde credibilità.
Pregi: la storia in sé è carina, anche la trasposizione ai giorni nostri e la storia correlata molto ben strutturata.
Concludendo posso dire che per chi non è un “fanatico” di film horror il film può anche risultare carino e in alcuni punti “perfino pauroso” ma nominarlo ” il più terrificante film che voi abbiate ecc ecc” mi sembra esagerato.
Buona visione.

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Raining Blood. / 20 Maggio 2013 in La Casa

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Vediamola un po’ così.
Ero percorso da diversi dubbi su questo film; pensavo se valesse la pena dargli un 6 o bocciarlo come film inutile.
Pensandoci su ed escludendo la recitazione da cartonato del gamestop degli attori, penso che non sia una me**a.
Cioè, togliendo la trama, che non è trama, dato che è solo un escamotage per vedere gente che veniva smembrata da altra gente ma che era gente posseduta, posso concludere che è stato divertente.
Cioè, ho speso 3 euro per una fiera del prosciutto(umano) anziché 7 e per questo il 6 politico se lo merita.
Cioè, anche se gli ultimi 20 minuti sono un inno ad Ash, che sembra che voglia entrare in ogni inquadratura(e prima la motosega e poi la mano tagliata e poi le frasi ad effetto), ho accettato la citazione con amore.

Hanneman porta i saluti dall’inferno e ringrazia.

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Ed è subito horror / 17 Maggio 2013 in La Casa

Un altro horror ambientato in un demoniaco chalet di montagna? Non sembrava affatto una buona idea, dopo la decostruzione del genere che la coppia Goddard/Whedon aveva brillantemente portato a termine con Quella casa nel bosco.

Un grosso handicap di partenza, per La Casa. Che, ancor peggio, aveva la responsabilità di confrontarsi con l’omonimo originale diretto da Sam Raimi nel 1981, vera e propria pietra miliare nel panorama horror.

Una missione impossibile, che però il regista Fede Alvarez ha saputo affrontare con lo spirito giusto. La Casa di Alvarez, infatti, ripropone molte delle situazioni del film di Raimi, ma lo fa con consapevolezza, ammiccando qua e là, traendo così dall’originale quella linfa indispensabile alla riuscita del progetto. Progetto che, va sottolineato, batte anche strade più personali, senza limitarsi al semplice ricalco.

Certo, si perde un po’ quella sensazione di ruvidezza che caratterizzava La Casa di Raimi, film che, anche per il suo bassissimo budget, non perdeva tempo nel gettare i protagonisti in pasto ai sadici capricci di qualche demone e agli appetiti sanguinolenti degli spettatori.

Alvarez, insieme allo sceneggiatore Rodo Sayagues, preferisce invece partire con maggior calma, dotando i suoi protagonisti di una backstory. Scelta che, sia chiaro, non penalizza affatto la riuscita di un crescendo splatter, impreziosito da momenti disturbanti e genuinamente disgustosi, vero cardine dell’intero film. E tra fucili, motoseghe e vetri affilati, persino una sparachiodi riesce a tramutarsi in uno strumento capace di evocare l’immagine di San Sebastiano e Pinhead al contempo.

Solo nel finale il film sembra perdere un po’ di ritmo e tensione ma, nel complesso, La Casa di Alvarez, un po’ sequel un po’ remake, riesce nel difficile obiettivo di omaggiare un grande classico e di districarsi tra le spire, altrimenti asfissianti, di un genere che ormai sembra aver detto tutto.

Groovy, direbbe qualcuno.

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Godibile… 6 / 16 Maggio 2013 in La Casa

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Nonostante i litri di sangue e qualche bella scena raccapricciante (SPOILER: la lingua tagliata, l’ago nell’occhio e la mega vomitata di sangue!), i produttori rendono chiara l’idea che questo remake potevano anche evitarlo. Ma comunque godibile: suspence e violenza da buon horror in vecchio stile, che viaggia spesso sulla riga dell’omonimo degli anni ’80. Sufficienza raggiunta.

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Film Spassosissimo! / 16 Maggio 2013 in La Casa

,,, mai riso così tanto guardando un “horror”!

cinque scarso. / 14 Maggio 2013 in La Casa

Non amo i remake, ma sono un tipo che fin quando non guarda un film non si permette di giudicare una pellicola. Avevo deciso di dare una chance a La Casa. Molto spesso sono stato definito “bigotto”, “purista del ca**o” per la mia posizione: se un remake non è necessario, sarebbe cosa buona e giusta non farlo. Posso essere orgoglioso di una cosa, ho senso critico e soprattutto coerenza. Non ho propagandato La Casa allo sfinimento e dopo averla vista “BAM” insultarla a iosa. Siate bravi, ragazzi, non è che ci volesse un genio per capire che il remake in questione non fosse neanche l’ombra dell’originale.
La trama è abbastanza lineare, riprende qualcosa in storia e citazioni dai primi due capitoli firmati Sam Raimi. Abbiamo un gruppo di cinque giovani, tre amici e due fratelli che si ritrovano in una casa normale… da fuori.
Il motivo per cui sono qui riuniti non è la fine della sessione d’esami ma uno più profondo: devono far disintossicare una delle protagoniste che aveva trovato nella polverina magica un rifugio post morte della madre.
Con il passare delle ore, l’astinenza sale, diventa iperattiva e molto, molto nervosa. Si lamenta per un puzzo proveniente dal seminterrato (luogo nel quale, durante i primissimi minuti, è stata bruciata una ragazza posseduta).
Da questo momento, con il ritrovamento e la lettura del celeberrimo Libro dei Morti scritto con il sangue in Sumero e rilegato con pelle umana, strane presenze ed altrettanto strani avvenimenti colpiranno il gruppo che cadrà uno dopo l’altro sotto i colpi delle entità maligne.
Ne rimarrà uno soltanto.

Se non fosse il remake de “La Casa” alla fine sarebbe guardabile ? Personalmente non ho mai voluto così tanto che la pellicola finisse. L’ho trovato completamente vuoto. L’obiettivo primo di un film dell’orrore dovrebbe essere quello di spaventare o perlomeno di far uscire turbato lo spettatore.
Queste non sono parole mie bensì di mio fratello che pur non avendo una conoscenza cinematografica enciclopedica ha colto nel segno. E’ verissimo, è sempre più difficile trovare un modo per spaventare lo spettatore, senso di inquietudine neanche a cercarlo ormai, quindi su cosa si punta ? Sullo schifo.
Non fraintendetemi, la pellicola non fa schifo ma nel suo essere volgare imitazione del predecessore manca totalmente dell’atmosfera da incubo, vi è invece un’aggiunta eccessiva di scene non macabre ma gratuitamente violente
una in particolare, rimando a La Casa e La Casa 2 ma in modo più rozzo, dove la vittima viene penetrata da un ramo neanche fossimo nella mente di un’orientale perverso fissato con i tentacoli; una carrellata di scene dall’urlo facile fini a sé stesse e voglio dire.. fallisce l’obiettivo secondario del film (l’effetto sorpresa) se io, spettatore medio, percepisco il momento in cui in modo scontato o senza motivo fai urlare la posseduta di turno.
Le pecche sono tante, le poche cose che salvo della pellicola sono: le riprese che corrono fra gli alberi come ad indicare l’arrivo della “presenza”; la figura del professorino che cerca in tutti i modi di far capire come ci sia qualcosa che non va (nel film horror amo questa figura) e la trovata della droga, tutta la vicenda dell’overdose e della tipa che deve disintossicarsi da notare come essendo ella tossica nessuno del gruppo crede alla sua storia, moralismo americano xD.
Questi però sono miei punti di vista, sono entrato in sala per vedere un film horror che speravo fosse almeno godibile. Non avevo molte pretese ma quelle poche che avevo non sono state soddisfatte, tutto qui.

DonMax

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