Recensione su Hugo Cabret

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28 Maggio 2012

Candidato alla bellezza di undici premi oscar (e, d’altronde, da Scorzese non ci si poteva aspettare nulla di diverso) questo film ha subito attirato la mia attenzione, appena visto il trailer: sembrava il giusto misto di avventura e mistero capace di farmi venire i brividi.
E così, appena è stato reso possibile dalla febbre incessante che non ci lasciava pace, siamo corsi a vederlo.

Cosa dire?
Mi aspettavo una cosa davvero diversa.
Sia chiaro, non sono rimasta delusa e il film mi è piaciuto veramente tanto… ma non era quello che mi aspettavo.
Forse complice delle recensioni che lo catalogavano come un fantasy, mi ero immaginata un film incentrato sulla vita del bambino che si vede nel trailer e del suo automa, capace di compiere mirabolanti prodigi.
Beh, nulla di più sbagliato!
In realtà, sia bambino che automa sono più che altro un contorto alla storia, incentrata sulla vita del regista cinematografico Georges Méliès, quasi una biografia (e una filmografia) più che un’avventura vera e propria.

Come ho detto, comunque, nonostante questa “sorpresa” il film non mi ha minimamente delusa, anzi!
Le undici nomination all’oscar sono una più meritata dell’altra, in particolare quelle alla fotografia: non mi era mai capitato, infatti, di vedere una realizzazione 3D così accurata e costante, soprattutto in un film con attori veri. Certo, questo ha anche i suoi lati negativi, visto che due ore di 3D senza sosta appesantiscono molto gli occhi, ma credo che ne sia valsa davvero la pena!

Secondo me, però, ci sono molti punti che vengono lasciati in sospeso, rispetto alla graphic novel da cui è tratto… non voglio nemmeno immaginare i tagli che sono stati fatti per cercare di non esagerare con la durata!!
In ogni caso, un film da vedere secondo me!

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