Recensione su Forrest Gump

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La vita è una scatola di…furbate! / 19 Luglio 2013 in Forrest Gump

E’ innegabile che tale film, negli anni novanta, ebbe un’importanza non indifferente nell’ambiente cinematografico, un pò tutti lo abbiamo visto e tutti, chi più chi meno, ci siamo emozionati con esso. Da bambini!!! Già, da bambini, poichè da “innocenti” testine di minchia come un pò tutti siamo stati, “Forrest Gump”, spettacolare al punto giusto, strapieno di buoni sentimenti da favoletta notturna, può svolgere lo stesso lavoro del famoso giochino “carta vince, carta perde”. Ben girato, ben recitato ma chiaramente una boiata retorica e allungata nel suo contenuto, dove tutto sembra quel che in realtà non è. “La vita è una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita”. Si vabbè e mio nonno se c’aveva tre palle era un flipper. Che non si sa mai quello che capita ci può stare, non si discute l’imprevedibilità degli eventi, ma i cioccolatini, anche se fosse, saprebbero di me**a ammuffita. Il film è un pò tutto quà, racchiuso in questa citazione del buon Forrest, che vive il sogno americano senza capire una beata mazza di quello che fà, di quello che lo circonda e degli eventi storici ai quali prende parte. Tra l’altro alquanto rilevanti. Un film per famiglie (credulone) ben confezionato, dai facili sentimenti e infondo sconclusionato. Negli States, specie nei tre decenni narrati nell’opera, un ragazzo con evidenti problemi quale è Forrest Gump, per quanto di buon cuore, carico di sentimenti genuini e privo di malizia (elemento fondamentale nel mondo fin dall’inizio dei tempi) non avrebbe rotto il suo costoso apparecchio alle gambe per iniziare una corsa alla Bolt, non avrebbe mai potuto essere un eroe di guerra decorato e, dai, non sarebbe potuto mai e poi mai diventare un miliardario di tali proporzioni. Non ha senso! Mai come in questo caso ci troviamo dinnanzi ad un film che più film non si può. Finto! Agli Oscar ha fottuto tutti i premi a “Pulp Fiction” il quale considero, insieme a “Le Iene” e a “Il Cattivo Tenente” di Abel Ferrara, il vero film degli anni 90! Però vabbè, questa è Hollywood, ladies&gentlemen. Il 6 è per l’ ottima soundtrack e perchè infondo da bimbo l’ho guardato anche io, come tutti voi. Da bimbo!

18 commenti

  1. alex10 / 19 Luglio 2013

    secondo me la verità è che un po’ lo odi perché ha avuto un successo esagerato non del tutto meritato…un successo un pompato
    la verità è che è passato sopra pulp fiction ingiustamente agli academy awards perciò questo condiziona un po’ il tuo voto…
    e forse questo aspetto condiziona anche me…ma che vuoi farci ???
    la vita è come una scatola di preservativi

    • Bisturi / 19 Luglio 2013

      Non è che odio il film in sè @alex10, dico solo che è molto ma molto furbo, il tipico film hollywoodiano che tenta di addormentare un pò le coscienze e i sensi, spiattellandoci sotto gli occhi una favoletta insulsa con un protagonista di facile presa, sfigato, tonto e incredibilmente genuino e ottimista. E’ un pò quando in tv in programmi schifosi quali C’è posta per te chiamano un ragazzo con la sindrome di down con la scusa di fargli conoscere il suo idolo e di esaudire così un loro desiderio, ma in realtà è solo un modo subdolo e alquanto squallido di fare ascolti e riceve consensi, mettendolo anche un pò alla berlina del pubblico che ride con lui (di lui). Lo so ho una visione molto dietrologista delle cose, ma la penso così! Forrsto Gump è un pò questo, sappiamo tutti, in cuor nostro, che il mondo è tutt’altra cosa, purtroppo!
      Sugli oscar vabbè, sono un pò una buffonata “Pulp Fiction” quell’anno li avrebbe dovuti vincere quasi tutti, l’unico sul quale posso essere d’accordo è quello per miglior attore non protagonista, Jackson lo strameritava, ma è andato al grande Martin Landau per l’interpretazione di Bela Lugusi in “Ed Wood” di Tim Burton, alzo le mani!

      P.S. la vita è come una scatola di preservativi, anche questo è un punto di vista interessante 😀

      • alex10 / 19 Luglio 2013

        sai @rodriguez86 ho notato che hai dato voto 10 a le ali della libertà (dello stesso anno)
        anche quello è considerato un grande film che non ha avuto ciò che meritava quell’anno…
        però io a dirti la verità sono contento che non abbia vinto niente…mi sta antipatico in effetti anche se gli ho dato lo stesso voto 7..penso che se lo meritasse
        ma non credi che le ali della libertà sia un po’ simile a forrest gump sotto certi aspetti????
        entrambi i film però hanno un ottimo montaggio e un cast di attori d’eccezione…insomma sono film piacevoli ben strutturati…ma le ali della libertà soprattutto mi sta un po’ antipatico (c’è qualcosa di quel film che me lo fa odiare…nn so dirti cosa precisamente…boh…forse anke quello è un po’ troppo ottimistico)

        • Bisturi / 19 Luglio 2013

          La ali della libertà secondo me è diverso, a parte che indipendentemente dal fatto che il protagonista sia innocente o effettivamente colpevole a noi non interessa, si sta con lui fin dal principio ed è questa ambiguità che mi piace, potresti tifare per un assassino o per un povero cristo accusato ingiustamente, ma lo fai e te ne freghi, almeno fino al punto che si scopre che è effettivamente inncocente e a quel punto ti abbandoni al suo desiderio di libertà, giusta e meritata. Poi c’è Morgan Freeman che da al tutto un tocco così reale, un nero e per giunta colpevole, non hanno fatto la sviolinata del nero innocente. E’ un film che mi ha emozionato e il lieto fine lì è secondo me giustificato @alex10 !! 🙂

          • alex10 / 19 Luglio 2013

            @rodriguez86 …infatti non è ottimistico ho sbagliato io

            secondo me descrive male la differenza tra i poliziotti e i detenuti…
            a un certo punto (non parlo come impressione) i cattivi sono bravi e i poliziotti fanno tutti schifo…però qui non è giustificato…mi sarebbe piaciuto se fosse venuto alla kitano…
            però poi il film pretende di emozionare e trattare argomenti come libertà e speranza…
            quindi o fai un thriller (magari pulp) allora ok…il carcere è un bel luogo gli sbirri sono cattivi…ci sta pure…
            ma se tu poi decidi di trattare temi così profondi allora il lavoro precedente va a farsi fottere…mi capisci?? è un film che si contraddice
            non c’è la giusta miscela
            e poi ripeto…è troppo coccolato

        • alex10 / 19 Luglio 2013

          anzi nn credo sia ottimistico…francamente nn so cosa è che un po’ me lo fa schifare…
          ha vinto poco ma troppi lo sopravvalutano..a mio parere è troppo coccolato

          • Bisturi / 19 Luglio 2013

            ci sono quei film che inconsciamente hanno quel qualcosa che non ci torna, sono sensazioni personali!!

          • alex10 / 19 Luglio 2013

            hai ragione…è questione di gusti 🙂
            a volte capita di avere sensazioni sgradevoli su un film che magari invece vale eccome

  2. Bisturi / 19 Luglio 2013

    @alex10 I secondini ne Le ali della libertà non sono tutti cattivi, alcuni che stanno più in disparte sembrano anche umani, è che sono evidenziati il capo delle guardie, perfido, ottuso e manesco e il direttore, uno dei personaggi più ipocriti, malvagi e fastidiosi che io ricordi. E c sono anche detenuti poco raccomandabili come quelli che presero di mira Andy! E’ un film che può piacere o no, ma è un ottimo film carcerario secondo me!

    • alex10 / 19 Luglio 2013

      sì è un ottimo film carcerario..ma niente di più…
      un film come il castello ha poco da invidiare a le ali della libertà
      secondo me sono sullo stesso piano…
      film discreti ma non capolavori

  3. Stefania / 19 Luglio 2013

    Ouh, a me Forrest Gump piacque da ragazzina, mi piacque quando lo rividi da gggiovane donna e mi piace ancora adesso, perché è una pellicola narrativamente gradevole, ben fotografata e ben interpretata.
    E’ ben chiaro a tutti (spero) che quel che accade a Forrest sia praticamente impossibile nella realtà, ma (e credo sia chiaro anche questo 😉 ) il film non parla di Forrest in quanto persona, ma di Forrest in quanto metafora: il film è un pretesto per raccontare in una certa maniera una certa “porzione” di storia americana e di cosiddetto sogno americano. Certo, Zemeckis edulcora e stereotipa a più non posso, ma è quello che personalmente mi aspetterei da un film così… che ha il tono della favola.
    Che, poi, questo registro ciccipuccioso suoni falso come una moneta da tre euro ci può anche stare, ma -per quel che può valere- apprezzo anche il cinema fatto di storie come questa, di fondo banali e sempliciotte, ma capaci di coinvolgere lo spettatore con garbo (concedetemelo) e ben confezionate (e credo che circa la confezione di questo film non si possa dir male, dài).

    • alex10 / 19 Luglio 2013

      beh…come dicevo…
      probabilmente io e @rodriguez86 lo odiamo perché… da parte mia… ha tolto tanti oscar a pulp fiction… e per altri ha tolto tanti oscar anke a le ali della libertà…
      credo sia questo il motivo di fondo…è inutile giocarci attorno
      di sicuro il 1994 è stata una grande annata….

      • alex10 / 19 Luglio 2013

        girarci* (da dove mi è venuto giocarci??????? 🙂 )

        • Bisturi / 20 Luglio 2013

          No infatti @stefania, il film è ben girato e ben recitato, confezionato in tipico stile hollywoodiano. Non discuto quello, ci mancherebbe che fosse anche tirato via dal punto di vista tecnico 🙂 E’ proprio la storia che, se da bambino mi entusiasmò, ora, da grande e col senno di poi, la vedo come una presa in giro bella e buona. Forrest è una metafora che non regge, assolutamente. Zemeckis qui dirige una favola, niente di più, che è stata abbondantemente travisata in uno spaccato di ipotetica realtà, cosa che non è e non sarà mai. L’America sarà anche un posto gradevole, ma non è Oz. E’ quasi più reale l’iniezione di adrenalina che Vincent Vega fa su Mia che tutta la storia bonaria e fasulla di Gump! Sta di fatto che io, personalissimamente, farei vedere più Arancia Meccanica che Forrest Gump in giro…. 😉

          • Stefania / 20 Luglio 2013

            @alex10: il mio avatar è tutto con voi 😉

            @rodriguez86: ma se uno spettatore, come me, per esempio, è consapevole che ciò che sta guardando è “volutamente falso” e lo apprezza comunque, per motivi contingenti, che male c’è a produrre anche (sottolineo, anche 😉 ) film così? (scusa se insisto, non è mia intenzione polemizzare 😀 )
            P.s.: ti rivelo un aneddoto: un caro amico, agli albori di NP, ci suggerì di chiamare la sezione dei “film insufficienti” con il nome “La stanza di Forrest” 😀

          • alex10 / 20 Luglio 2013

            ahahahahahahah
            @rodriguez86 ho deciso che prima o poi (più prima che poi) farò anche io una recensione di questo film…attendete…

            la vita è come una scatola di preservativi !! 🙂

  4. Bisturi / 20 Luglio 2013

    @stefania ma come no, figuriamoci, ripeto l’ho guardato anche io e crescendo mi è subito parso chiaro che fosse altamente irreale, esattamente come a te 😉 ma c’è gente, credimi, che si beve qualsiasi cosa, se gli dai una confezione di piscio in offerta al posto del thè al limone, si gasano pure e dicono…ma guarda sto piscio oh è in offerta che affare mmmm! o gli stessi che credono che Forrest Gump possa aver euna qualche parvenza di realismo, per il resto sono d’accordo con te 🙂

    @alex10 la spetto, però lo devi smerdare per bene, ricordat che ha fottuto Pulp Fiction algi oscar 😀

    • alex10 / 20 Luglio 2013

      in realtà stavo pensando di farla ironica e grottesca…
      ahahahhahah nn che io sia un buon comico…ma quest’idea mi stuzzica
      XD

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