28 Recensioni su

Forrest Gump

/ 19948.31624 voti

Un modo originale di rappresentare l’autismo / 22 Agosto 2023 in Forrest Gump

“Forrest Gump” è un capolavoro cinematografico che trasporta gli spettatori in un viaggio epico attraverso la vita di un uomo straordinario. Diretto da Robert Zemeckis e interpretato in modo magistrale da Tom Hanks nel ruolo di Forrest Gump, il film rappresenta un esempio perfetto di come il cinema possa catturare la complessità dell’esperienza umana.

La trama segue la vita di Forrest Gump, un uomo con una mente semplice ma un cuore grande. Da bambino con problemi di apprendimento a giovane che sfida le aspettative a soldato impegnato in guerra, Forrest attraversa decenni di storia americana, incontrando figure chiave e influenzando eventi storici. Questo viaggio è accompagnato da una serie di riflessioni personali che rendono il personaggio di Forrest uno dei più memorabili nella storia del cinema.

La genialità del film sta nell’equilibrio tra momenti commoventi, umorismo e una narrazione coinvolgente. La regia di Zemeckis combina abilmente sequenze di effetti speciali, che pongono Forrest in mezzo a eventi storici reali, con scene intime che esplorano le sue relazioni interpersonali.

La performance di Tom Hanks è stupefacente. Il suo ritratto di Forrest Gump è toccante e autentico, trasmettendo sia la semplicità che la saggezza del personaggio. Hanks riesce a catturare il cuore e l’anima di Forrest, rendendolo un individuo straordinariamente reale e amabile.

La colonna sonora, che spazia da classici degli anni ’60 e ’70 a composizioni originali di Alan Silvestri, aggiunge ulteriore profondità emotiva al film, sottolineando le diverse sfaccettature della storia.

In conclusione, “Forrest Gump” è un’esperienza cinematografica straordinaria che cattura la gioia, il dolore, l’amore e la complessità dell’esperienza umana. Con una trama coinvolgente, interpretazioni indimenticabili e un messaggio duraturo, il film è una celebrazione della vita stessa. Un classico intramontabile che continua a ispirare e toccare il cuore di spettatori di tutte le generazioni.

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Bellissimo!!! / 15 Maggio 2019 in Forrest Gump

Lo rivedo sempre con piacere, malinconia e tristezza… perché di film così poetici ma comunque realistici non ne fanno più.
Forse il personaggio più bello di Tom Hanks… beh no, ci sarebbe anche il ruolo di Philadelphia anche…. mmmh non so…
Merita un bell’8!

. / 10 Ottobre 2017 in Forrest Gump

Una fiaba piacevole, coinvolgente e ben recitata e girata. A costo di risultare cinica ed eccessivamente pragmatica, non ritengo che Forrest Gump sia un capolavoro, ma sicuramente un bel film che ripercorre mezzo secolo di storia Americana, sfruttando un protagonista che si ritrova, in maniera decisamente irrealistica, coinvolto in eventi epocali e che riesce, suo malgrado, a spuntarla molto bene nella vita. Ho apprezzato la commistione tra le vicende personali di Forrest e quelle più grandi relative all’America, poichè tale stratagemma tiene alta l’attenzione e, a mio parere, permette di non basare l’intera faccenda sugli aspetti più sentimentali e sull’assurda progressione di eventi fortunati che portano Forrest ad un discreto successo nella vita. Fortunatamente, non penso che la storia sia totalmente buonista, poichè vi sono delle sfumature anche cupe (Jenny e la sua famiglia, gli orrori della guerra, la malattia ecc.) e ciò per me salva la pellicola dall’essere eccessivamente smielata e sognante; il finale è commovente, adeguato, chiude bene una storia che, tolti i suoi momenti più tristi, ho trovato ricca di passaggi simpatici.

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Uno dei capolavori assoluti / 29 Giugno 2016 in Forrest Gump

Un film dalle mille emozioni, scritto in modo perfetto, con un’interpretazione fantastica di Tom Hanks, un’analisi della società interessante, ma soprattutto con un significato molto bello.
Forrest Gump é uno dei miei film preferiti, uno di quei film che ti fanno le lacrime più volte anche se il film lo hai visto già numerose volte.
Un film da vedere assolutamente!

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La cinica distruzione del Sogno Americano! Film fantastico, con una delle più belle colonne sonore della storia del cinema! / 11 Settembre 2015 in Forrest Gump

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Ok, Forrest Gump è un film che hanno visto praticamente tutti, anche perché fino a qualche anno fa lo trasmettevano spesso in TV, prima che le serie di Rai 2 e i telefilm americani prendessero il sopravvento… Quindi eviterò di ripetere la trama e mi limiterò a discutere alcuni temi importanti che ho trovato nel film, del perché questo mi piaccia (o meno) e andrebbe, secondo me, annoverato tra i capolavori del cinema.
Saltiamo quindi la trama. Ci sarebbe da spendere qualche parola sul regista, Robert Zemeckis, democratico americano, e sul periodo storico in cui il film è uscito, il 1994, ossia dopo circa 25 anni di presidenti Repubblicani (con la sola parentesi di Jimmy Carter tra ’77 e ’81), da Nixon ’69 fino a Bush Senior nel ’93. In questi anni, per motivi ideologici di contrapposizione all’idealismo sovietico, si è visto esaltare in ogni modo ed in ogni forma l’imperialismo americano, attraverso l’edonismo verso la propria cultura capitalista e la celebrazione del Sogno Americano. Arriva il 1994 e sale in carica il primo presidente Democratico dopo un quarto di secolo (parentesi Carter a parte), Bill “preferisco-le-more” Clinton! Finalmente anche Hollywood respira un po’ di libertà e dà un taglio ai filmoni con gli americani machi e i russi cattivi (Commando, Cobra, Rocky IV, Rambo II…) che hanno dominato gli anni ’80 di Regan! E’ qui che si inserisce il film di Zemeckis, tratto dall’omonimo libro dell’86 di Winstom Groom, che, guarda caso, sotto la presidenza ultra-americanista di Regan non aveva raccolto alcun successo.

Il film, come dicevo nel titolo, ripercorre attraverso le avventure del protagonista quarant’anni di storia americana, e, attraverso la magnifica colonna sonora, la storia del Rock americano. Nel farlo scardina una ad una tutte le figure di riferimento della cultura americana, distruggendo quindi tutti i miti ed il tanto celebrato Sogno Americano ad essa legato. Lo so, è spiacevole..! Non sono un jihadista antiamericano, però piuttosto che le menzogne e le figurine belline di un mondo finto e ipocrita preferisco un film come questo che facci aprire gli occhi e capire la vuotezza di ciò che sta dietro ai vari ideai e all’inconsistenza del Sogno Americano.
Cerco di elencare in ordine di trama tutti i miti e le figure di riferimento americane che nel film vengono sistematicamente distrutte:
1) Il Ku Klux Klan e l’odio razziale, che nel sud degli Stati Uniti è tutt’altro che passato! Il protagonista del film vive in Alabama e, come lui stesso racconta orgoglioso, viene chiamato dalla madre Forrest, in onore del generale della Guerra di Secessione Nathan Bedford Forrest, fondatore del Ku Klux Klan, per ricordare che “alle volte facciamo tutti delle cose che non hanno molto senso”. Abominevole! Fa quasi ridere da quanto è surreale! Sarebbe come in Israele chiamare il proprio figlio Adolf Hitler! E invece lo spettatore, anche quello americano di colore, ride e non si cura del nome del protagonista! Non capisco se i tempi sono talmente cambiati da riderci su, ma i fatti di cronaca lo smentiscono ampiamente, oppure la cultura dell’indifferenza ha portato ad ignorare il problema apertissimo del razzismo… Mah!
2) La famiglia tradizionale, il matrimonio e la figura paterna. “Il signor Gump al momento è in vacanza”… Cosa impensabile negli anni ’70 e ’80 usare come modello un padre di famiglia che abbandona moglie e figlio! E una donna che da sola deve pensare all’educazione del proprio figlio e per campare affitta ad estranei le stanze della propria casa! Già, la casa, uno dei beni più preziosi dentro a cui si fonda la “famiglia americana”.
3) La scuola, l’educazione ed il preside. La tanto acclamata scuola americana viene raffigurata come un posto discriminatorio, dove già a dieci anni vengono proibite ai bambini certe opportunità a causa del fatto che sono solo un po’ più in ritardo rispetto agli altri, per soli 5 punti sul loro Q.I.!! Questa è la triste realtà dell’istruzione americana! Anche nella realtà già a 5 anni fanno dei test per vedere per quali università possono essere più portati! Assurdo! Ma comunque c’è rimedio a tutto! “C’è un signor Gump, signora Gump?” disse il preside alla mamma di Forrest…. “Caspita, tua madre deve essere proprio disposta a tutto per la tua istruzione”, disse dopo che la mamma si era concessa a lui sessualmente. Che schifo di uomo è questo preside di una scuola americana!
2bis) La famiglia parte 2. L’amica di Forrest, Jenny, che si nasconde in un campo di grano per fuggire dal padre (anche lui solo) che usa violenze sessuali su lei e sulle sue sorelle… Abominevole! Incredibile come in un film letto da molti come “buonista” venga inserito il tema della pedofilia e la violenza sui propri figli!
3bis) La scuola ed il bullismo. Ok, questa cosa sembra ormai accettata in tutti i film e le serie americane che i ragazzi per bene, figli di famiglie per bene, siano dei bulli e picchino in branco i disabili. Anche questo, problema apertissimo, sia in Italia che in America! Si ricordino a tal proposito tutti i suicidi di adolescenti non accettati ed integrati perché omosessuali avvenuti da noi negli ultimi anni!
4) Lo sport ed il coach di football. Insieme al preside, il coach americano è come il “secondo padre”. Anche lui invece è uno sfruttatore senza scrupoli, interessato al bene della squadra piuttosto che all’educazione del ragazzo, che mette l’idiota Gump nella squadra perché “di football non ne capisce assolutamente niente però corre come una lepre”. Figura esemplare!
5) L’Università Americana e l’istruzione. Forrest, che è ritardato e non capisce niente di football, viene ammesso all’Università dell’Alabama con una borsa di studio per meriti sportivi! Ottimo! Uno schiaffo a chi invece avrebbe veramente l’interesse per lo studio ma non le capacità sportive, economiche, o di risultati nei test sul Q.I. per accedervi. Ancora una volta Zemeckis getta fango sull’istruzione americana e prende in giro lo spettatore che ci ride e che pensa che “se hanno preso l’idiota Forrest, anche io posso farcela!”. No! Purtroppo è il contrario! Forrest l’idiota è l’unico che ce la fa, e tutte le figure americane positive (le poche!) che gli stanno accanto finiscono morte ammazzate (Bubba), sole e malate (la mamma e l’amichetta Jenny) o amputate e ridotte a far la vita di barboni (il tenente Dan e gli altri commilitoni, “alcuni tra i giovani più brillanti d’America”). Questo è il Sogno Americano infranto!
6) L’esercito, l’orgoglio americano e la massima forma di nobilitazione dell’animo: difendere il proprio paese (andando ad invadere gli altri). Gump si arruola quasi per caso e si trova decisamente bene, tanto che viene scambiato per “un fottuto genio” col Q.I. di 160! Magari l’America avesse avuto interi eserciti di Forrest Gump! Altro che il tenente Dan, il soldato modello secondo gli standard abituali, i cui antenati sono “tutti morti in ogni singola guerra americana”.

Fin qui siamo solo a un terzo del film! Non me la sento di continuare con la sistematica distruzione delle figure chiave americane durante tutta la trama, ma la chiave di lettura rimane la stessa, e tutto ciò che in prima battuta fa divertire lo spettatore, in realtà nasconde amaro cinismo verso la cultura e i sogni americani (epico come per sconfiggere il Comunismo venga mandato Forrest in Cina a giocare a ping-pong! E che sia lui a scoprire lo scandalo Watergate! Trovate assolutamente geniali, quanto irreali!)!
Invece di continuare con Forrest, accenno giusto al parallelismo tra lo sviluppo nel film del personaggio di lui, l’idiota a cui la vita sorride alla grande, e Jenny, l’angelo incarnante tutti gli stereotipi americani di bellezza, a cui la vita va molto molto male ed il cui Sogno Americano si rivela un incubo. (oltre a lei, a tutte le figure che sembrano positive nel senso tradizionale nel film la vita si rivela molto difficile: la mamma, Bubba, il tenente Dan, fino alla redenzione dopo l’incontro con Dio).
Come dicevo, Jenny nasce in una famiglia speculare a quella di Forrest, dove la mamma è morta ed il papà deve da solo badare alla casa e alle figlie. Le cose però vanno male, la casa cade a pezzi ed il papà beve e violenta le bambine. Che amarezza, la famiglia…! Jenny è molto bella e intelligente ma, a differenza di Forrest, non è particolarmente brava nello sport, e quindi per pagarsi gli studi al college deve posare nuda per la rivista Playboy (altro bello schiaffo al mondo dell’istruzione e alle università americane!). Acquisisce una certa fama ma viene espulsa dal college. Anni dopo Forrest la rincontra in un night in cui suona la chitarra completamente nuda. Era il suo sogno fare la musicista ma agli avventori del night poco interessava… Altra amarezza per il Sogno infranto! Seguono varie parentesi politico-sociali di Jenny, prima da figlia dei fiori e poi nelle Pantere Nere, entrambe rivelatesi un fallimento per la protagonista, come di fatto si sono rivelati in realtà i due movimenti: la rivoluzione hippy non è avvenuta, le Pantere si sono divise e poi sciolte e le discriminazioni razziali verso gli afroamericani sono continuate. Nonostante ciò, Jenny continua una vita sregolata e dissoluta, tipica degli anni ’70 americani, abusando di svariate droghe. Arriva fino a meditare il suicidio lanciandosi da un balcone, l’angelo. Nel frattempo torna a trovare Forrest in Alabama, con cui fa sesso e rimane incinta, salvo poi scappare dopo che Forrest le ha chiesto di sposarla. La ritroviamo anni dopo con un figlio e malata (probabilmente di HIV, come spopolava negli anni ’80, ma su cui vigeva molta omertà da parte delle istituzioni). Forrest viene a sapere che è suo figlio e la prima cosa che le chiede è se fosse intelligente o stupido come lui… Beffa delle beffe, il figlio è intelligente!! Non avrà la bellissima vita che ha avuto lui, con i suoi ritardi, ma finirà come tutti gli altri buoni ed intelligenti del film e della vita reale a morire sognando il Sogno… L’apice della distruzione e della tristezza!

Che dire, il film è cinico e nero, almeno per come lo vedo io! Si nasconde dietro ad un apparente candore per essere brutale e spietato in tutte le sue scene (non solo in quelle di guerra, come alcuni hanno detto…) verso gli Stati Uniti e la cultura americana. Già il regista Zemeckis aveva presentato temi simili nella serie di Ritorno al Futuro, dove in ogni episodio la macchina del tempo veniva usata per correggere i problemi della famiglia di Marty dovuti alla degenerazione della società in cui vivevano, sempre ad opera di individui folli che cavalcando il Sogno Americano di ricchezza individuale finivano per distruggere la città e ridurre alla povertà e alla miseria le altre persone (si veda per esempio il “1985 alternativo” in Ritorno al Futuro II).
E’ un bellissimo film che va visto con un po’ di conoscenza della cultura, della politica e della storia americana per essere apprezzato a pieno. Senza di queste può apparire effettivamente un po’ melenso e buonista allo strenuo. Può costituire altrimenti anche un ottimo punto di partenza per le nuove generazioni che sono interessate a documentarsi ed a capirne un po’ di più, rappresentando un perfetto affresco della storia americana dagli anni ’50 ai ’90, con tutti i fatti più importanti realmente accaduti: tentativi di integrazione razziale nell’Università dell’Alabama (1963), Guerra nel Vietnam (’60-’74), l’omicidio di JF Kennedy (’63) e del fratello Bob (’68), il movimento Hippy e delle Pantere Nere, John Lennon, la manifestazione al Lincoln Memorial, lo scandalo del Watergate Hotel (’72-‘74), la Apple…

Spero che questa (prolissa) recensione sia utile come spunto di riflessione per chi aveva già visto il film e magari non lo aveva apprezzato molto, o che magari invogli i pochi rimasti al mondo a non aver visto Forrest Gump a vederlo!

Voto complessivo 9: (Soggetto e idee 10, trama 9, regia 8)
Menzione speciale per la fantastica colonna sonora contenete il meglio di quarant’anni di rock americano!

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22 Agosto 2015 in Forrest Gump

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Questo film, così amato e apprezzato dalla quasi totalità degli spettatori a me non è piaciuto particolarmente… È un film evidentemente ben confezionato e ben girato, che veicola buoni sentimenti (forse anche troppo). Ma ha alcuni aspetti che me lo rendono “antipatico” e irritante. Questi aspetti riguardano l’idea che un idiota, neanche tanto saggio, percorra tutti i più importanti avvenimenti di 30 anni di storia americana, inconsapevolmente, facendo cose anche insensate e che comunque venga seguito e ammirato da centinaia di persone, senza che il regista rimarchi il lato ironico e tragicomicamente vero e attuale della cosa. Sembra quasi la realizzazione del sogno americano, e anche di qualche italiano, diventare un campione dello sport, guadagnarsi medaglie militari e diventare milionario, senza neanche accorgersene o senza sforzo o competenza particolare. Un film sostanzialmente conservatore, dove Forrest è l’immagine di quello che gli americani vorrebbero che il resto del mondo pensassero di loro, ingenui, buoni, senza malizia e che se fanno del male, lo fanno inconsapevolmente. Mentre il personaggio più bello del film, la hippie, bella e disinvolta Jenny, viene punita con l’AIDS per non aver vissuto come l’ America si aspetta che viva una donna americana. Bravo anche Gary Sinise, ma il suo personaggio viene punito anch’esso per la sua personalità e redento solo quando si ricongiunge con dio.

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Il grande cuore di Forrest / 25 Maggio 2015 in Forrest Gump

Film parecchio romanzato ed avvolte anche surreale ( a sto Forrest gli capitano proprio tutte a lui ) ma è anche capace di emozionare, commuovere e divertire; tre elementi fondamentali per un film.
Buona parte della riuscita del film và data a Tom Hanks, che in genere non mi entusiasma come attore ma qui riesce a dare un interpretazione eccellente al tenero Forrest Gump, ragazzo con problemi mentali ma dove non arriva il suo cervello arriva il suo grande cuore.
Da citare anche la bella colonna sonora di Alan Silvestri ( aveva già dato prova della sua bravura in Ritorno al Futuro ) che riesce dare la giusta atmosfera musicale alla storia.
Robert Zemeckis ( che già aveva diretto la bella ed affascinante trilogia di Ritorno al Futuro ) crea un capolavoro senza tempo e che peserà però sui suoi film successivi che non saranno all’altezza dei due già citati…

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Un capolavoro sulla vita / 24 Gennaio 2015 in Forrest Gump

Non basterebbero tutte le parole del dizionario per descrivere uno splendido capolavoro sulla vita. Questo film è sorrisi e pianti. Semplicemente stupendo, non c’è altro da aggiungere.

31 Agosto 2014 in Forrest Gump

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Un capolavoro…. / 29 Agosto 2014 in Forrest Gump

Un immenso Tom Hanks porta per mano la trama di un film unico nel suo genere che diventerà un evergreen. Vedere la vita del nostro Forrest è divertente, triste e molto commovente. Robert Zemeckis non si vergogna di toccare temi caldi per gli USA come la discriminazione o i commenti di un’inutilità guerra. Tratta problemi come quello della droga o violenza in maniera perfetta, senza far male a chi sta godendo lo spettacolo.
Gli Oscar vinti sono tutti meritati, specialmente quello al grande Tom…
Peccato per il finale…magari volevamo qualcosa di diverso….

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19 Agosto 2014 in Forrest Gump

Forrest Gump è un mente semplice che attraversa grandi eventi degli anni 60 e 70 in America vedendoli dal suo punto di vista. E immersi nella “sua” storia si vivono emozioni intense passando dal sorriso, alla commozione.
E’ uno di quei film che non mi stanco mai di rivedere, con una scusa o un’altra.

29 Giugno 2014 in Forrest Gump

Una grande storia per un film dal messaggio forte e incisivo: stupido è chi stupido lo fa. Oscar meritatissimo per Tom Hanks.

L’uomo giusto, al posto giusto ed al momento giusto / 26 Giugno 2014 in Forrest Gump

Coincidenza è la parola che caratterizza perfettamente questa pellicola di Robert Zemeckis del 1994, che narra la storia (o forse è più giusto dire le storie) di Forrest Gump,
Forrest Gump è un personaggio surreale, indubbiamente. Non basterebbero tutte le vite di questo mondo per provare le esperienze che lo hanno accompagnato nella sua esistenza. La sua storia però, anche se risulta poco credibile, non fa storcere il naso per due motivi. Il primo è perché questo racconto di un uomo seduto alla fermata dell’autobus è un pretesto originale ed interessante per approcciare lo spettatore alla storia americana. Il secondo è perché questo film ha palesemente il sapore di una fiaba, non esente da alcune note amare, ma che comunque ispira una grande simpatia generale. Il protagonista è investito da una sorta di aura di fortuna intorno a lui, che gli permette di passare sopra alcuni aspetti problematici della sua vita ma non può nulla invece contro alcune casualità avverse (la perdita del suo migliore amico in Vietnam, la malattia che gli porta via madre e moglie).
Tom Hanks è perfetto nel trasmettere quell’aspetto ingenuo e un po’ da sempliciotto che caratterizza il suo personaggio. La sua interpretazione e il modo in cui viene costruito il mito di Forrest Gump (mito perché il lungometraggio non solo sembra imporre che il protagonista sia realmente esistito, ma che abbia proprio gettato le fondamenta di tutte le fasi più importanti della storia americana), coinvolgono appieno lo spettatore, infondendo una curiosità costante sul prosieguo del racconto e risultando perfettamente scorrevole.

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La vita è come una scatola di preservativi. / 21 Luglio 2013 in Forrest Gump

Film del 1994 diretto da Robert Zemeckis (quello che ha fatto pure Ritorno al futuro).
La trama è la stessa di un romanzo omonimo (fino alla realizzazione del film era sconosciuto) scritto da Winston Groom (uno sconosciuto) e parla di un bambino di nome Forrest (tutti lo chiamano Forrest Gump…che caz*ata) nato cretino (anche se con QI appena sufficiente e cioè pari a 75 punti) e dunque rimasto tale durante la crescita.

Nel film si tenta di ripercorrere circa trent’anni di storia americana (più o meno dagli anni 50 agli 80) attraverso gli occhi di Forrest, interpretato da Tom Hanks (che secondo me un po’ cretino di suo è).

« Stupido è chi lo stupido fa »

Tralasciando il significato di fondo di questa frase, di certo non potete dire che Forrest non sia uno stupido..egli è cretino sotto tutti i punti di vista.

«Quel bel giovanotto che chiamavano re cantò troppe canzoni e gli venne un infarto. Deve essere difficile fare il re »…riferendosi a ELVIS !!!!!

«Però lui curò i miei soldi della Bubba- Gump e me li fece investire in una specie di società di frutta»…riferendosi alla APPLE !!!!!

?????…
…????

WTF

Sarà anche un film ben fatto etc…(anche se di errori e di incongruenze ne ho riscontrati. Il carattere di Forrest Gump non è lineare per tutto il film…OK le emozioni possono cambiare il modo di pensare di un uomo ma l’ingenuità di Gump dovrebbe rimanere inalterata e nel film ho notato alcune parti in cui si vedono delle differenze sostanziali rispetto alla sua ingenuità in una diversa fascia temporale) ma comunque devo considerare (o forse non dovrei) il fatto che ha rubato premi a pellicole nettamente superiori in quell’anno (che poi sia Pulp Fiction o Le ali della libertà o anche Quiz show o Ed Wood a dover vincere è un discorso a parte…io sto facendo questa critica…questa recensione..e cioè quella del film Forrest Gump quindi non divago su altre pellicole che è meglio…tra l’altro Ed Wood e Quiz show non li ho mai visti) e io non sopporto i successi non del tutto meritati e pompati al massimo…
detto questo però questo film ha il merito di non esser stato fatto col presupposto di ingannare il pubblico e di fare soldi e questo glielo riconosco…la trama non è commerciale e di fatto il film è buono…non dico affatto che è male..è tecnicamente corretto…
la verità di questo film è che mi sta sul pene.

Il protagonista mi ricorda, come comportamento, il grande Michael Clarke Duncan nei panni del mitico John Coffey nel film “il miglio verde”…
il miglio verde lo apprezzo maggiormente perché a dispetto di questo è un film che non ha rubato nessun premio. In ogni caso…ciò che devo fare io è trovare il giusto rapporto tra il parere oggettivo e la questione personale (che poi nel personale sia valore affettivo o odio per il film è diverso) io non dico di essere bravo in questo…
a volte un film lo odio troppo per riuscire a mettere un voto che magari dovrebbe essere più positivo e invece certe volte mi capita di essere troppo buono con un altro film solo ed esclusivamente perché ci sono affezionato troppo.
Ma non voglio sembrare troppo serio quindi vi dirò una cosa:
questo film..non so perché e non chiedetemelo…mi ricorda la barzelletta di Super Man e l’uomo invisibile:

Superman stava sorvolando la terra alla velocità della luce. Improvvisamente vide Wonder Woman che giaceva distesa su una spiaggia deserta, nuda, con le gambe spalancate e la passerina in bella evidenza che trasudava piacere. Colto da tale miraggio decise che non poteva lasciarsi sfuggire l’occasione di dare due colpetti a tale meraviglia, naturalmente alla velocità della luce! Bang, Bang!
– Wonder Woman, accortasi della perturbazione, disse: “Uomo invisibile, cos’è stato quel tremolio?”
– Uomo invisibile: “Non saprei Wonder Woman, ma m’è venuto un bruciore al sedere.”

In conclusione, ecco tutti i riconoscimenti del caz*o che ha avuto questo film:

Premio Oscar:
Miglior film a Wendy Finerman, Steve Starkey e Steve Tisch
Migliore regia a Robert Zemeckis
Miglior attore protagonista a Tom Hanks
Migliore sceneggiatura non originale a Eric Roth
Miglior montaggio a Arthur Schmidt
Migliori effetti speciali a Ken Ralston, George Murphy, Stephen Rosenbaum e Allen Hall
Nomination Miglior attore non protagonista a Gary Sinise
Nomination Migliore fotografia a Don Burgess
Nomination Migliore scenografia a Rick Carter e Nancy Haigh
Nomination Miglior trucco a Daniel C. Striepeke, Hallie D’Amore e Judith A. Cory
Nomination Miglior sonoro a Randy Thom, Tom Johnson, Dennis S. Sands e William B. Kaplan
Nomination Miglior montaggio sonoro a Gloria S. Borders e Randy Thom
Nomination Miglior colonna sonora a Alan Silvestri
1995 – Golden Globe
Miglior film drammatico
Migliore regia a Robert Zemeckis
Miglior attore in un film drammatico a Tom Hanks
Nomination Miglior attore non protagonista a Gary Sinise
Nomination Miglior attrice non protagonista a Robin Wright
Nomination Migliore sceneggiatura a Eric Roth
Nomination Miglior colonna sonora a Alan Silvestri

Premio BAFTA:
Migliori effetti speciali a Ken Ralston, George Murphy, Stephen Rosenbaum e Allen Hall
Nomination Miglior film a Wendy Finerman, Steve Starkey, Steve Tisch e Robert Zemeckis
Nomination Migliore regia a Robert Zemeckis
Nomination Miglior attore protagonista a Tom Hanks
Nomination Miglior attrice non protagonista a Sally Field
Nomination Migliore sceneggiatura non originale a Eric Roth
Nomination Migliore fotografia a Don Burgess
Nomination Miglior montaggio a Arthur Schmidt

National Board of Review Award:
Miglior film
Miglior attore protagonista a Tom Hanks
Miglior attore non protagonista a Gary Sinise
Migliori dieci film

Saturn Award:
Miglior film fantasy
Miglior attore non protagonista a Gary Sinise
Nomination Migliore regia a Robert Zemeckis
Nomination Miglior attore protagonista a Tom Hanks
Nomination Miglior attrice non protagonista a Robin Wright
Nomination Migliore sceneggiatura a Eric Roth
Nomination Migliori effetti speciali a Ken Ralston
Nomination Miglior colonna sonora a Alan Silvestri

Chicago Film Critics Association Award:
Miglior attore protagonista a Tom Hanks
Nomination Miglior attore non protagonista a Gary Sinise

MTV Movie Award:
Nomination Miglior film
Nomination Migliore performance maschile a Tom Hanks
Nomination Migliore performance rivelazione maschile a Mykelti Williamson

Kansas City Film Critics Circle Award:
Miglior attore protagonista a Tom Hanks

Screen Actors Guild Awards:
Miglior attore protagonista a Tom Hanks
Nomination Miglior attore non protagonista a Gary Sinise
Nomination Miglior attrice non protagonista a Sally Field
Nomination Miglior attrice non protagonista a Robin Wright

David di Donatello:
Nomination Miglior film straniero a Robert Zemeckis
Nomination Miglior attore straniero a Tom Hanks

Awards of the Japanese Academy:
Nomination Miglior film straniero

Ciak d’oro:
Ciak d’oro al miglior film straniero

Motion Picture Sound Editors
Miglior montaggio sonoro

BMI Film & TV Award:
Miglior colonna sonora a Alan Silvestri

Amanda Award:
Miglior film straniero a Robert Zemeckis

American Cinema Editors:
Miglior montaggio a Arthur Schmidt

Southeastern Film Critics Association Award:
Miglior attore protagonista a Tom Hanks
Nomination Miglior film

American Comedy Award:
Attore più divertente a Tom Hanks

American Society of Cinematographers:
Nomination Migliore fotografia a Don Burgess

Casting Society of America:
Nomination Miglior casting a Ellen Lewis
Chlotrudis Award:
Miglior attore non protagonista a Gary Sinise
Nomination Miglior attore protagonista a Tom Hanks

Cinema Audio Society:
Miglior sonoro a Randy Thom, Tom Johnson, Dennis S. Sands e William B. Kaplan

Czech Lions:
Miglior film straniero a Robert Zemeckis

Dallas-Fort Worth Film Critics Association Award:
Nomination Miglior attore protagonista a Tom Hanks
Nomination Miglior attore non protagonista a Gary Sinise

Directors Guild of America:
DGA Award a Robert Zemeckis, Charles Newirth, Bruce Moriarty, Cherylanne Martin e Dana J. Kuznetzkoff

Golden Screen:
Golden Screen Award

Heartland Film Festival:
Studio Crystal Heart Award a Winston Groom

Humanitas Prize:
Nomination Humanitas Prize a Eric Roth

Kids’ Choice Award:
Attrice preferita a Sally Field

PGA Award:
Motion Picture Producer of the Year Award a Wendy Finerman, Steve Starkey, Charles Newirth e Steve Tisch

People’s Choice Award:
Miglior film

USC Scripter Award:
Nomination USC Scripter Award a Eric Roth e Winston Groom

Writers Guild of America:
WGA Award a Eric Roth

Young Artist Award:
Miglior performance maschile under 10 a Haley Joel Osment
Miglior performance femminile under 10 a Hanna Hall
Nomination Miglior attore non protagonista under 10 a Michael Conner Humphreys
E nel 2011 è stato scelto per essere conservato nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.

avete capito bene: il film ha vinto anche premi per miglior film fantasy e per miglior attore divertente a Tom Hanks !!

Corri Forrest allora…che è meglio

P.S scusate per la recensione squallida…dovevo farlo !

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La vita è una scatola di…furbate! / 19 Luglio 2013 in Forrest Gump

E’ innegabile che tale film, negli anni novanta, ebbe un’importanza non indifferente nell’ambiente cinematografico, un pò tutti lo abbiamo visto e tutti, chi più chi meno, ci siamo emozionati con esso. Da bambini!!! Già, da bambini, poichè da “innocenti” testine di minchia come un pò tutti siamo stati, “Forrest Gump”, spettacolare al punto giusto, strapieno di buoni sentimenti da favoletta notturna, può svolgere lo stesso lavoro del famoso giochino “carta vince, carta perde”. Ben girato, ben recitato ma chiaramente una boiata retorica e allungata nel suo contenuto, dove tutto sembra quel che in realtà non è. “La vita è una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita”. Si vabbè e mio nonno se c’aveva tre palle era un flipper. Che non si sa mai quello che capita ci può stare, non si discute l’imprevedibilità degli eventi, ma i cioccolatini, anche se fosse, saprebbero di me**a ammuffita. Il film è un pò tutto quà, racchiuso in questa citazione del buon Forrest, che vive il sogno americano senza capire una beata mazza di quello che fà, di quello che lo circonda e degli eventi storici ai quali prende parte. Tra l’altro alquanto rilevanti. Un film per famiglie (credulone) ben confezionato, dai facili sentimenti e infondo sconclusionato. Negli States, specie nei tre decenni narrati nell’opera, un ragazzo con evidenti problemi quale è Forrest Gump, per quanto di buon cuore, carico di sentimenti genuini e privo di malizia (elemento fondamentale nel mondo fin dall’inizio dei tempi) non avrebbe rotto il suo costoso apparecchio alle gambe per iniziare una corsa alla Bolt, non avrebbe mai potuto essere un eroe di guerra decorato e, dai, non sarebbe potuto mai e poi mai diventare un miliardario di tali proporzioni. Non ha senso! Mai come in questo caso ci troviamo dinnanzi ad un film che più film non si può. Finto! Agli Oscar ha fottuto tutti i premi a “Pulp Fiction” il quale considero, insieme a “Le Iene” e a “Il Cattivo Tenente” di Abel Ferrara, il vero film degli anni 90! Però vabbè, questa è Hollywood, ladies&gentlemen. Il 6 è per l’ ottima soundtrack e perchè infondo da bimbo l’ho guardato anche io, come tutti voi. Da bimbo!

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Voto 10 / 16 Dicembre 2012 in Forrest Gump

Ci sono certi film perfetti dall’inizio alla fine, dei quali non cambieresti nulla!!!! questo è realmente un capolavoro…Attori straordinari (soprattutto Tom Hanks). Il film ripercorre tutta la storia americana (dal punto di vista storico e musicale) vissuta dal punto di vista di Forrest, un personaggio “diverso”studiato nei minimi dettagli, con forti emozioni e valori saldi. Una storia d’amore (non scontata), una storia di amicizia e una storia sul senso della vita ricchi di intrecci e di sorprese. Dura abbastanza però non ci si accorge del tempo che passa perchè ogni scena ti fa sentire vivo e ti fa entrare “dentro” la vita del film. Bellissima la figura della piuma trasportata dalla brezza per caso oppure in forza di un destino prestabilito!!!

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12 Settembre 2012 in Forrest Gump

Penso che ogni mia considerazione su questo capolavoro sia fuorviante e inadatta.
Non non sono in grado di scrivere le emozioni che questo film mi ha suscitato. Ma sappiate che ogni minima emozione che un essere umano può provare, io l’ho sentita dentro di me durante la visione di Forrest Gump.
Ah. Ho pianto per gli ultimi 20 minuti del film, piangevo e non mi rendevo conto che lo facevo.
Mi dispiace solo di non averlo visto prima ma, probabilmente, non avrei saputo apprezzarlo appieno.
Grazie, Forrest.

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14 Agosto 2012 in Forrest Gump

Rivisto dopo tantissimi anni…Bellissimo! Davvero ben fatto e Tom Hanks è meraviglioso!

6 Luglio 2012 in Forrest Gump

Lo visto una seconda volta perché non lo ricordavo, e non me ne sono pentita. E’ davvero un film bellissimo, e fatto molto bene. Hanks come sempre è stato davvero bravo. Credo che sia uno di quei film che almeno una volta deve essere visto.

Epico / 2 Aprile 2012 in Forrest Gump

Capolavoro imprescindibile per gli amanti di Tom Hanks.
Una storia stupenda ed orchestrata magnificamente,un cast che per me era sconosciuto,si è rivelato una vera primizia.
Le musiche di Allan Silvestri aggiungono la classica ciliegina sulla torta ad un film che merita di essere rivisto più e più volte.
Stupendo.

Il mio film preferitissimo / 28 Febbraio 2012 in Forrest Gump

Solo due considerazioni:
la prima: ogni volta che lo vedo, alla frase: “non sono un uomo intelligente, ma so l’amore che significa” io, che fino a quel momento riesco a trattenermi, inizio a sciogliermi in calde lacrime;
la seconda: per il mio viaggio negli Usa di quest’estate ho espressamente “ordinato” che si faccia tappa al Bubba Gump Gamberi
…e con questo ho detto tutto! E’ il mio film preferito in assoluto!

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2 Febbraio 2012 in Forrest Gump

Bellissimo, mi emoziona ogni volta che lo rivedo!

24 Gennaio 2012 in Forrest Gump

Io ho ricordi vaghi ma nel complesso mi era piaciuto abbastanza. Ancora una volta devo rivederlo per poterlo giudicare meglio

Chiunque vorrebbe avere una vita piena come quella di Forrest / 21 Dicembre 2011 in Forrest Gump

Film ricco di emozioni, colpi di scena… ma soprattutto ricco di vita. Se amate film che raccontano la complessa storia di una persona che attraversa importanti avvenimenti storici portando con sè un bagaglio ricco di saggezza…e soprattutto se amate i film che vi lasciano una sensazione di “appagamento ” questo è quello che state cercando 😀

La fortuna dello sfigato / 21 Dicembre 2011 in Forrest Gump

L’oggetto chiarisce la mia opinione sul film. Bello e simpatico ma a volte anche un po’ riirtante per la fortuna che questo sfigatello americano ha nel corso della sua vita.
Di certo è un film che si vede volentieri e non annoia ma dire capolavoro non me la sento proprio.

1994: Annata d’oro / 18 Dicembre 2011 in Forrest Gump

Stesso anno di Pulp Fiction, a mio parere un altro capolavoro. In questo caso si tratta di tutt’altro genere di film. Forrest è un personaggio adorabile e dolcissimo, attraverso i cui occhi Zemeckis ci fa vedere e riconsiderare il sogno americano. Commovente fino alle lacrime e a tratti anche esilarante, porta avanti i valori dell’amicizia e degli affetti familiari che superano qualsiasi “difetto”.

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20 Agosto 2011 in Forrest Gump

Non mi emozionavo così da tempo. La favola di un ragazzo meno sveglio degli altri, che tuttavia migliora la vita di chiunque incontra (oddio, ai presidenti degli Stati Uniti non andava benissimo!).
Splendida la colonna sonora.

6 Maggio 2011 in Forrest Gump

Secondo me non ha bisogno di commenti.
Perfetto.
10 e lode!

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