Recensione su Flight

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8 Settembre 2013

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Le scene di volo sono davvero coinvolgenti e meritano la sufficienza. Il resto del film non vi si avvicina in alcuna maniera, nonostante la buonissima prova attoriale di Denzel Washington.
Zemeckis si dilunga oltremisura, facendo sperare allo spettatore che il tormento finisca presto, in una maniera o nell’altra.

La sceneggiatura, di fondo, non è male, perché sviscera in diverse maniere il disagio ed i problemi del protagonista. Ma, a tratti, si annacqua ed annaspa nel suo stesso brodo.
Il capolavoro errorifico viene compiuto -ahimé- sul finale buonista, accomodante, consolatorio e profondamente yankee.
Il buon Robert avrebbe dovuto osare, osare, osare! (cosa davvero rara nei plot dei film “di consumo” d’oggidì) E, magari, non avrebbe dovuto neppure farci sapere se Denzel avrebbe detto ancora bugie o no. Lasciare il pubblico nell’incertezza, talvolta, potrebbe fare la fortuna di pellicole, come questa, altrimenti classificabili tra “I Grandi Boh” della cinematografia.

Nota personale: è la prima volta che Kelly Reilly non mi provoca l’orticaria. Qui, quella sua aria da gattino fradicio, lo confesso, non è inutile.

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