9 Gennaio 2013
Secondo lungometraggio di Malick, opera intensa e bella. Come non notare la mano inconfondibile, l’intuito registico e quel tocco delicato e personalissimo che è solo di Terrence? Siamo agli inizi di una carriera dosata col contagocce, ma non per questo meno brillante e unica. L’uso delle immagini che fa Malick è magistrale e perfetto, parlano da sole e narrano meraviglie.
La fotografia accompagna la telecamera, creando dei veri e propri quadri. Voice-over, pochi dialoghi, interessi quasi documentaristici, bellissima colonna sonora e curatissimo montaggio sonoro, tutte le caratteristiche di Terrence ci sono.
90 minuti che valgono.
Recensione da Oscar (2)
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