Recensione su Cinquanta sfumature di grigio

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Se stava meglio quanno se stava peggio / 28 Febbraio 2015 in Cinquanta sfumature di grigio

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Io posso capire l’entusiasmo delle/dei tredicenni che (si suppone) non abbiano avuto chissà quali esperienze e vadano al cinema per vedere un po’ di scene di sesso. Posso capire pure le tardone che, poracce, non avranno più una vita sessuale e vanno a sballarsi al cinema tra popcorn, manici di ombrelli (?) e lacrime. Ma tutto il resto della plebaglia?
No, perché, quando la mia amica mi è venuta a dire “madonna che bello cinquanta sfumature, voglio troppo andare nella stanza rossa!” ho cominciato a chiedermi cosa diamine stesse succedendo. Quindi mi sono seduta sulla sedia, mi sono cercata lo streaming (non lo pago il biglietto per ‘sta roba, con tutto il rispetto) ed ho guardato il film – dopo essere arrivata a malapena a pagina 50 per quanto riguarda il libro, visto che leggerlo è una violenza psicologica. Se voglio leggere di storie ridicole mi vado a cercare una bella fan fiction het su Ao3, che sono scritte pure meglio.
In ogni caso, mi dispiace, perché il film non è neanche fatto male tecnicamente, ha pure una bella fotografia. Mi dispiace anche per Jamie Dornan che è tanto caruccio a differenza di quanto sembri in quel film, e che comincia davvero a farmi troppa simpatia. Dakota sicuramente meglio della Stewart ai tempi d’oro (che, voglio dire, non so se è un complimento, visto che pure il mio pesce rosso è più espressivo di lei).
Non è il film il problema, è la storia il problema. Io la trovo comica perché, vi giuro, ho riso un sacco guardando questo film. Alcune cose sono talmente assurde che mentre guardi pensi “ma che davvero?”.
Non voglio parlare del fatto che uno sfondato di soldi si interessi di una che pare/è una totale imbecille e che non è in grado di badare a se stessa, né tantomeno camminare per strada senza essere investita da quattro ciclisti e due camionisti. Perché, voglio dire, esiste gente come quella? Non si tratta di essere imbranati, timidi, o quello che volete. La caratterizzazione di quel personaggio è imbecille (e sto moderando il linguaggio e cercando di non essere offensiva). Come fai a sopportare una tizia del genere?
Lui poi, non ne parliamo. Continua a ripetere “io non amo blablabla il romanticismo non fa per me blablabla io non faccio l’amore blablabla io non ho relazioni” e poi: ti vengo a prendere con l’elicottero, ti regalo la prima edizione dei libri del tuo autore preferito, ti vengo a cercare al bar mi vomiti addosso ti porto in hotel e non cerco di bombarti, ti faccio riaccompagnare a casa da quel povero sfigato del mio autista che si è ridotto pure a comprarti le mutande, ti porto nel mio letto per la tua prima volta, altri millemila regali, cene coi parenti, vengo a conoscere tua madre, foto sui giornali, sei la mia fidanzata.
Christian, ma che te sei fumato? Ma ci sei o ci fai? Cioè, non ho capito, ‘sta cosa di fare il grand uomo senza sentimenti e contraddirsi due secondi dopo è voluta? Il bello è che l’autrice calca la mano su tutto ciò, su quanto questo Mr. Grey sia uno stronzo che se la vuole solo calzare, #einvece.
Altra cosa: cioè ma che davvero vi scandalizzate per ‘ste scene di sesso? Ma poi dove stanno le famose scene di sesso “estremo”? Perché io non le ho viste.
Un pezzo di ghiaccio, ‘na cravatta e due schiaffi sul cul°? Weilà che trasgressione! La mia vicina di casa fa di meglio con del nastro isolante e la cucchiara, o all’occorrenza lo zoccolo di legno che non può mai mancare.
Poi che succede, alla fine? Che ‘sto povero disgraziato gli molla finalmente un po’ di frustate semi-serie (non serie a “La Passione di Cristo”, a quel livello non ci arriveranno mai purtroppo) e questa se ne va in lacrime a piangere dalla mammina (o chi per lei).
Scusami, questo ti ha dato un contratto (e già lì io avrei cominciato a preoccuparmi), ti ha detto un paio di volte “fossi mia non cammineresti per una settimana” (avvisaglie, tesoro, avvisaglie), ti parla come se fossi una cretina totale e di sua proprietà, ti stalkera… e a te non viene mai in mente che possa avere problemi di capoccia? E’ più normale lui di te che ti innamori di uno stalkeratore seriale perverso, lasciati pregare, cara Ana(L)stasia.
Io boh, no words. Ma se volete vedere roba seria guardatevi Nymphomaniac o Le 120 giornate di Sodoma, che ne so, almeno lì trasgressione a palate. Emmobasta.

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