Recensione su Carne Trémula

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Almodóvar…o Muccino? / 1 Aprile 2021 in Carne Trémula

“Ho visto un altro film?”, “Ho preso un abbaglio?”, “Mi sto lentamente rincogli**endo?”; questi ed altri dilemmi di natura più o meno esistenziale hanno attanagliato la mia povera mente, ormai in totale dissonanza cognitiva, al termine della visione di questo osannato “capolavoro” dell’eccentrico regista iberico. No, purtroppo non scherzo e nemmeno esagero, alcuni critici (tra cui quelli che scrivono i dizionari) lo annoverano addirittura tra i film più riusciti del regista (che, piaccia o meno, di certo non è l’ultimo arrivato); c’è persino chi lo considera il suo apice artistico, magari facendo leva sul tributo di 10 secondi a Buñuel, sul romantico atto d’amore verso Madrid, o sulla a dir poco superficiale ed abbozzata denuncia politica alla Spagna franchista.
Scusatemi ma per quanto mi riguarda questo non basta nemmeno lontanamente a rendere un film “decente”, se tolta la notevole sequenza iniziale (gli va dato atto), il resto del film sembra uno psicodramma diretto dal peggior Muccino o alla meno peggio da un Ozpetek in giornata no. Per non parlare del soggetto, non so se sia più imbarazzante il soggetto in sé o la sceneggiatura, e qui siamo ben oltre il beneficio “stravaganza” che si concede di norma agli autori più eccentrici; al contrario siamo di fronte ad una forma di autorialità/immunità dove il rischio è come in questo caso quello di indulgere troppo su quello che di fatto è un melò kitsch bruttarello caratterizzato da una serie di incastri e coincidenze reiterati e poco credibili persino per una telenovelas argentina anni 70′ o per un qualsiasi film dei Vanzina; a rincarare la dose i dialoghi che sembrano usciti dalla penna della Lory Del Santo di “The Lady”, a pagarne le conseguenze i poveri personaggi, anche questi scritti in maniera infima, sempre al confine tra la macchietta e il lieve ritardo mentale.
Neanche la recitazione si salva, Bardem ai minimi storici, il protagonista sembra uscito da Paso Adelante e la Neri per quanto bella e affascinante contribuisce a rendere il tutto meno credibile e involontariamente grottesco.
In definitiva non riesco a salvare niente di questo film, non riesco nemmeno a frenare il mio impulso di scrivere una recensione ignorante e pressappochista, che comunque trovo adeguata al tenore di quello che ho visto. Trovo questo Carne Trémula di gran lunga inferiore agli altri Almodóvar che mi sia capitato di vedere, mi sembra un esempio lampante di film stra-sopravvalutato che molto banalmente, se fosse stato diretto da un qualsiasi altro regista meno affermato e con meno “carta bianca” (guadagnata per carità), sarebbe stato demolito o snobbato dagli stessi critici che ne hanno tessuto le lodi.
Lo metto allo stesso livello de “Gli amanti passeggeri”, ma preferisco quest’ultimo perché almeno non si prende sul serio.

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