Legami!

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Legami!

Ricky è un giovane fuggito da un manicomio: innamorato di un'ex porno star tossicomane, la rapisce e la segrega prima nell'appartamento di lei e poi in quello di un vicino di casa, legandola ai piedi del letto.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: ¡Átame!
Attori principali: Victoria Abril, Antonio Banderas, Loles León, María Barranco, Rossy de Palma, Julieta Serrano, Francisco Rabal, Lola Cardona, Montse G. Romeu, Emiliano Redondo, Oswaldo Delgado, Concha Rabal, Alberto Fernández, José María Tasso, Angelina Llongueras, Manuel Bandera, Virginia Díez, Juana Cordero, Francisca Caballero, Francisca Pajuelo, Víctor Coyote, Carlos García Cambero, Alito Rodgers, Tamaki, Malena Gracia, Agustín Almodóvar, Rodolfo Montero, Miguel García, Pedro Losada, Mostra tutti

Regia: Pedro Almodóvar
Sceneggiatura/Autore: Yuyi Beringola, Pedro Almodóvar
Colonna sonora: Ennio Morricone
Fotografia: José Luis Alcaine
Costumi: Peris, José María de Cossío
Produttore: Enrique Posner, Agustín Almodóvar
Produzione: Spagna
Genere: Drammatico, Commedia, Poliziesco, Erotico
Durata: 102 minuti

Dove vedere in streaming Legami!

I colori di Almodóvar / 1 Marzo 2020 in Legami!

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Film piacevole come tutti i film del regista. Simpatico, eccentrico, a tratti isterico e assurdo, Légami tratta la storia di Ricky, un giovane ragazzo mentalmente disturbato, ossessionato e innamorato di una pornostar che conobbe diversi anni prima e con il quale fece l’amore. Da quel giorno pensa solo a lei e questo lo fa guarire dalla sua condizione psichiatrica, tornando a essere normale e venendo reinserito dalla società da un giudice. Una volta uscito va alla ricerca della donna che rapirà e terrà segregata dimostrandole il suo amore decisamente non convenzionale. La donna col passare del tempo si innamorerà di lui, forse in preda a una sindrome di Stoccolma o forse perché per una volta incontra un uomo che la ama davvero non solo per il suo corpo.
Fantastiche le inquadrature, gli attori feticcio del regista che interpretano personaggi grotteschi e soprattutto i vivaci colori che caratterizzano un po’ tutti i film di Pedro Almodóvar.

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L’amore oltre tutto…. / 4 Settembre 2013 in Legami!

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Certo è che Ricky usa un metodo decisamente non molto ortodosso ma se si va oltre al rapimento e alla segregazione si vede che il carnefice non è altro che l’uomo della sua vita.
La violenza non è mai presente se non all’inizio del rapimento. La stessa pornostar dopo un ovvio inizio di costrizione legge nelle intenzioni di Ricky altro e non la mera segregazione. Lui, un ragazzo psicologicamente instabile, dichiara tutto il suo amore e l’intenzione di sposarla. Lei dopo poco sentirà che quella segregazione è piacevole e avrà difficoltà nel scappare.
Molto carino, solito Almodòvar con colori e battute molto divertenti.
E poi la perla è la scena di sesso tra i due!!! Stupenda! C’è tutto: passione, attrazione, erotismo, gioco, divertimento, risate, amore tutto quello che una coppia dovrebbe cercare, sempre!!! Per me una delle scene di sesso più reali è belle che abbia mai visto. Di solito è tutto anche molto cinematografico. Questa è quasi vera!!!
Da vedere (non solo la scena di sesso…)
Ad maiora!

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Sindrome di Madrid. / 20 Agosto 2013 in Legami!

(Sei stelline e mezza)

Colorato, divertente e sufficientemente sopra le righe: insomma, un Almodovar da manuale, con tanto di attori feticcio, vestiti a pois e scenografie kitsch fini a sé stesse.
Non il migliore di Pedro, ma il film si lascia guardare con sufficiente piacere.

24 Marzo 2013 in Legami!

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Se non ti lego scapperai ancora?

Non lo so, sarà meglio che mi leghi

[…]

Questa è l’ultima volta che ti lego.

Banderas esce dal manicomio, rapisce una pornostar cocainomane di cui è innamorato e la convince, a baci e a botte, a ricambiare. Ovviamente, il piano funziona. Quindi facciamo tutti così (fino ad esaurimento scorte di pornostar, va da sé). Anche se Banderas immagino fosse più figo di un matto e lei (Victoria Abril) meno di una pornostar. Ma, come sempre, è il principio che conta.

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23 Settembre 2011 in Legami!

Continuo il mio viaggio su Almodovar Street e, stavolta, per introdurmi al nuovo film presto in uscita (“La pelle che abito”) ho visto la prima collaborazione tra il regista spagnolo e Antonio Banderas.
Quest’ultimo interpreta la parte di un giovane ragazzo di buoni sentimenti, ma leggermente fuori di testa, che rapisce e segrega in casa un’attrice porno sulla via della redenzione cinematografica, con lo scopo di farla innamorare di sè. Una storia leggera, un pò commedia, un pò melodramma, in cui il sesso è un coprotagonista goffo ed ironico ed i colori sono quelli accesi di Madrid e della Spagna che in Almodovar avevo già visto nei precedenti film.
Il regista che dirige l’attrice rapita (Veronica Abril) per certi versi mi ha ricordato il regista degli “Abbracci Spezzati” e forse di Almodovar ha un qualche cosa, perlomeno un maniacale rispetto per il proprio lavoro. ma forse mi sbaglio…

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