18 Febbraio 2013
Confronto antropologico e ideologico senza esclusioni di colpi, in una carneficina dell’obiettività che porta a dire tutto e il contrario di tutto. Polanski, teatrale e talvolta prolisso, alla fine decide per noi e ripristina prevedibilmente gli equilibri, orchestrando uno dei migliori cast a memoria di cinefilo.
Recensione da Oscar
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