Recensione su Broken City

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Arrivate fino a metà e saprete il finale / 23 Maggio 2014 in Broken City

Già.
Si tratta di uno di quei film scontati.
Paradossale per un thriller, vero? Ma andiamo, dalla metà del film non succede assolutamente nulla!
Per carità, film carino, piacevole, alla fine ti tiene incollato: in fin dei conti lo scopo di intrattenere l’ha raggiunto (anche se adesso che ci ripenso ho il sospetto di aver continuato a vederlo solo nella speranza che ci fosse un twistpoint).

Non penso sia concepibile che in un film di questo genere il solito “investigatore privato” non scopra assolutamente nulla di nuovo nella seconda metà film.
(Tralasciando anche il fatto che: esiste qualcosa che abbiamo già visto così tante volte come l’investigatore privato che se ne va in giro svelando i segreti di New York?? Forse forse con questo clicè fa solo a gara il “tutti vissero felici e contenti” delle principesse Disney).

La sufficienza, quindi, è data solo perché è fatto abbastanza bene, con un cast di livello alto ma soprattutto in grado di alzare, con la recitazione, il livello di un film che non riesce proprio a decollare.
E sufficienza anche per uno dei pochi, veri, aspetti positivi che ho potuto notare: parla di politica, e lo fa senza avvalersi degli ormai classicissimi miti.
Sì, la storia della corruzione l’abbiamo già sentita, ma tutto il contorno della preparazione delle elezioni… dai è abbastanza affascinante e penso che sia stato sviluppato bene.
Per il resto… sì, guardatelo se proprio non avete nient’altro da vedere, ma c’è di meglio. E anche molto.

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