Recensione su Via col vento

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Affresco americano / 3 Maggio 2020 in Via col vento

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Finalmente mi sono deciso a vederlo. Mi spaventava tantissimo visto la sua durata e fino all’altro ieri (l’ho diviso nei due intervalli) pensavo fosse esclusivamente una storia d’amore, invecchiata nel tempo e a rischio dormiveglia.
Invece la storia d’amore non è l’unica cornice, di sicuro quella con più rilievo ma in mezzo ci sono la guerra, la storia d’America, la famiglia e la drammaticità che ne fanno da contorno e occupano buona parte del film. In tutto questo ho trovato zero noia e mi sono ricreduto, grazie soprattutto alla fotografia e alla profondità dei personaggi che mi hanno catturato minuto per minuto.
Diverse scene mi hanno veramente colpito, soprattutto quella in cui Geraldo, tramortito dagli orrori della guerra, apre la porta di casa a sua figlia Rossella appena tornata da Atlanta con Melania e suo figlio: PURA POESIA. Pura poesia come lo sguardo impassibile e innocente di Melania mentre va incontro a quello indifferente di Rossella durante il compleanno di Ashley. E tanto altro!
Unica pecca ho trovato il finale (gli ultimi venti minuti circa) narrativamente troppo frettoloso e con tanti avvenimenti in sovraccarico, come se si avesse fretta di finire il film. Non avendo però letto il libro e calcolando già la lunga durata del film non ne faccio tanto caso. E poco importa, tutto il resto è sublime e domina questa mia piccola parentesi.

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