Recensione su (500) giorni insieme

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(500) giorni insieme
Regia:

29 Dicembre 2012

Tom, laureato in architettura, lavora per una azienda che produce biglietti d’auguri, innamorato dell’amore, è alla ricerca della donna perfetta per la storia perfetta, Sole, neo assunta segretaria, invece non crede nell’amore ed è restia ad impegnarsi in un rapporto serio, ma i due si innamorano.

Non possiamo parlare di vera e propria commedia romantica, i ritmi e la cronologia di narrazione sono completamente diversi, i ruoli sono ribaltati, non è più la donna che ricerca l’amore, ma l’uomo, che vive sempre al limite tra realtà e la fantasia, sperando che la sua fantasia si trasformi ben presto in realtà.

Marc Webb, al suo primo lungometraggio, e regista di numerosi video musicali (e si vede) ci racconta non una storia d’amore, ma la contrapposizione tra l’idealizzazione di una storia e la realtà di essa, di come i personaggi si rapportano diversamente alle situazioni della vita e come essa alla fine ti sorprende quando meno te lo aspetti. In sintonia la coppia Joseph Gordon-Levitt e Zooey Deschanel, ormai legata ai ruoli della “stramba” che le riescono perfettamente.

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